La nuova Nissan Micra

La nuova Micra, rivoluzione Nissan: tecnologie al top e contenuti premium

di Giampiero Bottino
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DUBROVNIK - Nissan Micra, atto quinto. Va in scena la rivoluzione. È questa la strada scelta dal costruttore giapponese per riscrivere le regole del segmento B, esattamente come fece a suo tempo la seconda generazione dell'omonima antenata, quella incoronata in Europa Auto dell'Anno 1993 – prima vettura nipponica a conquistare l'ambito riconoscimento – per la capacità di dimostrare con i fatti che un'utilitaria non doveva per forza esse spartana e tecnologicamente povera.
 

 

Venticinque anni e due generazioni dopo, Micra riscopre la sua vena rivoluzionaria compiendo una virata di 180 gradi che taglia drasticamente i ponti – per filosofia di progetto e posizionamento di mercato – con il passato. La rassicurante city car dalle linee tondeggianti si è trasformata in un'aggressiva berlina che affida al look filante e aggressivo il compito di evidenziare una propensione alla sportività sconosciuta alle sue antenate.

Tutto è cambiato, dalle dimensioni (rispetto alla Micra IV è diventata più lunga di 174 mm, più larga di 78 e più bassa di 55) al target di riferimento, chiaramente costituito da un pubblico giovane e non più prevalentemente femminile come quello coltivato finora, dai contenuti tecnologici in larga parte inediti nel segmento alla configurazione dell'abitacolo, ampio, spazioso e accuratamente rifinito, anche se la scelta della sportività ha comportato qualche piccolo compromesso sul piano del comfort, in particolare per quanto riguarda le sospensioni piuttosto rigide e l'accessibilità ai posti posteriori, che il tetto spiovente non agevola almeno per i passeggeri di alta statura.

La gamma motori di ultima generazione, studiata per sposare sobrietà e dinamismo, si compone di due unità 3 cilindri a benzina, il turbo 0.9 da 90 cv e l'aspirato 1.0 da 73 cv, ai quali per la prima volta si affianca un turbodiesel, il dCi da 90 cv, con il quale finalmente la Micra – come ricorda Bruno Mattucci, amministratore delegato di Nissan Italia – può finalmente puntare anche su quel 36% di clienti del segmento B che nel nostro Paese preferiscono l'alimentazione a gasolio.

Tutti i propulsori sono accoppiati a un cambio manuale a 5 rapporti, ma nel prosieguo del ciclo di vita è previsto anche l'arrivo di una trasmissione automatica. Nel corso delle prova su strada, per la quale erano disponibili solo i motori dal 90 cv. In entrambi i casi, abbiamo apprezzato la validità dell'assetto, l'agilità a l'impeccabile tenuta di strada, con il turbodiesel in vantaggio per elasticità e sobrietà, mentre quanto a prestazioni pure è parso più convincente il turbo a benzina, tra l'altro immune dalle vibrazioni che spesso costituiscono uno dei punti deboli del frazionamento a 3 cilindri.

Il copioso elenco degli equipaggiamenti tecnologici disponibili di serie o in opzione a seconda dei livelli di allestimento sembra caduto paro paro dai segmenti superiori. L'allarme per il cambio involontario di corsia, per esempio, è dotato della funzione di correzione automatica della rotta, mentre la frenata d'emergenza intelligente viene implementata – se è presente il Safety Pack – con il sistema di riconoscimento dei pedoni. Il riconoscimento dei segnali stradali, il monitoraggio dell'angolo cieco, la gestione automatica degli abbaglianti e la telecamera panoramica con vista dell'auto a 360° disegnano un panorama di tutto rispetto.

Tra le funzioni di connettività offerte dall'evoluto sistema NissanConnect (di serie sugli allestimenti Tekna e N-Connecta) ed enfatizzate dalla possibilità di integrare nell'auto il proprio iPhone grazie ad Apple CarPlay di serie e al display touch-screen da 7 pollici al centro della plancia, spicca una novità assoluta, protagonista di un progetto pilota già in corso a Parigi. Se avrà successo, potrà essere esportato in altre metropoli riscrivendo le regole sull'uso stesso dell'auto.

È un concetto rivoluzionario, un'esperienza di guida al 100% digitale: il Nissan Intelligent Get & Go sostituisce all'idea della proprietà individuale quella del possesso condiviso. La vettura viene utilizzata, in base alle specifiche necessità, dai componenti di un gruppo omogeneo (fino a 5 persone) costituito attraverso la combinazione di profili online e la geolocalizzazione che condividono il costo totale di un leasing a lungo termine della Nuova Micra.

In consegna dal mese di marzo, la nuova Micra si presenta in Italia con gli allestimenti Visia, Visia+, Acenta, N-Connecta e Tekna e con un listino compreso tra 12.600 e 19.800 euro. Prezzi che possono aumentare in misura anche rilevante sfruttando i vari pack disponibili (Safety, Comfort, Tech e Premium), sia le svariate possibilità di personalizzazione interna ed esterna affidate anch'esse a numerosi pacchetti, piuttosto che al sofisticato impianto audio premium Bose Personal in grado di ricreare a bordo l'ambiente sonoro più confacente ai gusti dei viaggiatori. Per la nuova (e ambiziosa) Micra l'obiettivo di vendita indicato da Mattucci è di 20.000 unità nell'anno fiscale 2017 che, secondo la consuetudine giapponese, inizia il 1° aprile per concludersi il 31 marzo 2018. «Anche perché – precisa il numero uno di Nissan Italia – la fabbrica non me ne dà di più».

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Lunedì 23 Gennaio 2017 - Ultimo aggiornamento: 03-02-2017 10:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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