Hamilton si fotografa insieme a Rosberg

Hamilton-Rosberg, prove di pace in Barhain:
Mercedes, «Non ci sono ordini di scuderia»

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BAHRAIN - La questione è vincere contro una Ferrari agguerrita più che mai e ben oltre il previsto. Almeno a questo punto della stagione di F1, Mercedes mette la sordina a qualsiasi polemica. «Ero davvero contento dopo la vittoria in Cina e devo ringraziare il team per il fantastico lavoro che hanno fatto durante tutto il weekend», queste le parole di un Lewis Hamilton che guarda già oltre, al prossimo Gp del Bahrain in programma domenica.

«Rispetto ad altri circuiti, in Bahrain non ho ottenuto grandi risultati. L’anno scorso ho vinto per la prima volta e sicuramente è una di quelle che mi ricorderà dopo la grande battaglia con Nico», puntualizza il britannico. «È questo che mi piace delle corse ed è una sensazione speciale uscire vincitori da una battaglia del genere. Spero di ripetere la prestazione dell’anno scorso».

Un campionato lungo, arrivato alla vigilia solo del quarto di 19 gran premi. «È stato un buon inizio di campionato, ma la passata stagione ha mostrato che non ci si può mai sentire troppo sicuri e oggi a maggior ragione con la Ferrari che è proprio lì con noi».

Molto vicino ad Hamilton resterà comunque Rosberg, in una alchimia di rapporti tra i due compagni di squadra pronta ad esplodere ad ogni momento.«Lewis non ha chiesto di inserire una clausola per essere il numero uno della scuderia. Lui non l’avrebbe mai fatto – ha spiegato Toto Wolff. Il team principal della Mercedes– perché non è il nostro modo di ragionare. Credo, anzi, che apprezzi la maniera in cui stiamo gestendo la squadra ed entrambi i piloti, liberi di correre con le stesse possibilità». Tutto questo in condizioni normali, ma la rinascita della Ferrari può mettere pressioni anche alle migliori intenzioni.


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Giovedì 16 Aprile 2015 - Ultimo aggiornamento: 16:11