Lewis Hamilton

Hamilton, mister "6.000 euro a chilometro"
«Nico o Seb? Il mio peggior rivale sono io»

di Claudio Russo
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MONTECARLO Uno dei suoi crucci, è quello di non avere mai conquistato la pole position nel GP di Monaco, dove per altro ha già gareggiato otto volte. Avendo corso dal 2007, anno del suo debutto in Formula 1, già in 27 circuiti, alla sua collana di perle nel giro veloce, mancano anche Suzuka, Magny Cours, Istanbul, New Dehli, Zeltweg e Austin. Carenza alla quale vuole porre rimedio. Oggi, quando si scatenerà sulle strade del Principato.
Lewis ha appena rinnovato il contratto. Un ingaggio da favola. Si parla di 37 milioni di euro l'anno. Per tre stagioni, fino al 2018, sono 111 in tutto. Il prolungarsi della trattativa è legato alle richieste del pilota: ha ottenuto, oltre allo “stipendio” di tenersi anche i soldi dei suoi sponsor personali. La Mercedes ha come fornitore ufficiale per i caschi la Schubert tedesca, mentre Hamilton per conto suo è passato dalla giapponese Arai all'americana Bell. Ovviamente dietro il pagamento di una bella cifra.

Hamilton, a questo punto lei è diventato il personaggio più pagato della storia...
«Ho gestito da solo il rinnovo del contratto. Mi sono divertito, ho imparato molto».

C'è voluto tempo...
«Avevamo iniziato a parlare a febbraio. Non c'era fretta».

E' stata una questione di soldi?
«Un contratto è complicato. Circa 80 pagine. Ho dovuto studiare».

C'è chi ha fatto i conti: 6.000 chilometri l'anno, circa, al costo di poco più di 6.000 euro al chilometro...
«Considerando da dove vengo, cioè da una famiglia che non aveva mezzi, ho fatto un bel salto in avanti. Da bambino, seduto su un divano, guardavo le corse in tv e sognavo. Dalla finestra da casa non c'era una bella vista. Adesso vivo qui a Montecarlo, vado sul terrazzo e penso ogni giorno a tutto quello che ho fatto. Però devo ammettere che non mi comprerei più un jet da 20 milioni di dollari. Lo avevo preso. Mi permetteva di risparmiare tempo. E anche di fare più sesso con la mia fidanzata Nicole Scherzinger. Ci siamo lasciati. Adesso sono single. Non mi dispiace. Sono campione e circondato da uno stuolo di belle ragazze».

Capelli con la cresta e una marea di gioielli. Vistose collane d'oro, brillanti e perle, orecchini e anello con pavé di diamanti, braccialetti ai due polsi. Un look da jet-society...
«È perché sono a mio agio nel mondo dello spettacolo».

Dopo diversi viaggi a Hollywood, ieri, nel giorno di riposo, è stato al Festival del cinema a Cannes. Non si rischia di perdere la concentrazione?
«No, scarico la tensione. È un periodo in cui mi sento tranquillo».

Non teme i nemici? Il compagno di squadra Rosberg, Vettel che insegue con una Ferrari che è migliorata molto rispetto allo scorso anno...
«Ho rispetto per tutti. Nico è molto veloce, soprattutto in qualificazione. E qui conta moltissimo. Sebastian ha vinto quattro titoli, non lo scopriamo adesso. Come pericolo li vedo sullo stesso piano. Ma il peggior nemico potrei essere io stesso. Sono un avversario che combatte sempre, cercando di dare tutto. Quando ne sono capace, non ho paura di nessuno».

Oggi, dunque, a caccia della pole position...
«È importante, perché oltre a metterti in condizione di stare davanti a tutti, in un circuito nel quale è difficile sorpassare, ti dà tanta fiducia, anche per quanto riguarda il feeling con la macchina. È come affrontare la più sconvolgente delle montagne russe, ci sono dei momenti di terrore. Non puoi sbagliare nulla, neanche di un centimetro. Ma è per questo che l'adoro. E ci provo».

Viste le prove di giovedì non dovrebbero esserci dubbi. Salvo sorpresissime, la Mercedes resta favorita nella sfida per la pole con un discreto margine di vantaggio. La Ferrari dovrà difendersi dai rivali che la inseguono (Williams per esempio). La Tv: ore 11 prove libere diretta Sky Sport F1 e RaiSport1, ore 14 qualificazioni diretta Sky Sport F1 e Rai2.

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Sabato 23 Maggio 2015 - Ultimo aggiornamento: 06-04-2016 11:42