Alla 84^ edizione della famosa gara francese sarà ancora battaglia Audi-Porsche-Toyota per la vittoria finale mentre tra le GTE a tenere banco sarà il ritorno della Ford. Dopo 50 anni l obiettivo è lo stesso: battere la Ferrari

Le Mans 2016, alla 24 ore saliranno a 60 i partenti: Audi e Toyota contro Porsche

di Nicola Desiderio
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LE MANS - Sarà una 24 ore di Le Mans affollata e combattuta. La 84^ edizione della corsa più bella e difficile al mondo vedrà infatti ben 60 auto alla partenza dando ancora vita a una competizione che negli ultimi ha riacquistato interesse dal punto di vista del pubblico e delle case costruttrici restituendone anche all’intero WEC (World Endurance Championship).

La gara del giorno più lungo. L’annuncio è stato dato dall’ACO – l’Automobile Club del l’Ouest, che si occupa dell’organizzazione della gara – che già aveva fatto sapere tempo fa che i partecipanti ammessi sarebbero passati da 56 a 58, ma nessuno si aspettava che si sarebbe arrivati alla cifra tonda. Per fortuna la Le Mans ha piuttosto problemi di abbondanza, tra tutti quelli che chiedono di partecipare, e saranno adeguati sia i box sia l’organizzazione per la gara che quest’anno avrà luogo il 18 giugno, ovvero nella domenica più vicina al Solstizio d’Estate, quella con il maggior tempo di luce, e che darà il suo responso alle ore 15 del giorno dopo.

Quattro categorie più una a parte. Saranno ancora una volta 4 le categorie ammesse in gara (due per prototipi e due per le vetture derivate dalla serie), in attesa della quinta attesa per il prossimo anno, la LMP3 mentre il famoso box 56, quello riservato alle auto fuori regolamento, sarà occupato dalla Oak Racing e dalla la SRT 41, un’auto che permetterà al pilota Frédéric Sausset, privo dal 2012 di tutti e quattro gli arti per una grave setticemia, di partecipare alla gara, sperimentando così tecnologie che potrebbero rivelarsi utili per tutti i disabili. Ancora una volta dunque la gara francese sarà un importante laboratorio per tutte le tecnologie trasferibili alle auto di serie.

Audi e Toyota contro Porsche. La categoria regina della LMP1 (Le Mans Prototype 1) vedrà quest’anno 9 partenti e, per la prima volta, l’Audi avrà solo 2 auto al via, al pari della cugina Porsche che ha vinto la scorsa edizione portando a 17 il numero totale dei trionfi. Non ci sarà la Nissan, che ha deciso per il momento di sospendere il proprio programma sportivo nelle corse di durata, mentre ci sarà ancora una volta la Toyota, a caccia della sua prima vittoria con la nuova TS-050 che, proprio come la 919 Hybrid, avrà motore V4 turbo al posto del V8 aspirato e la batteria agli ioni di litio al posto dei supercondensatori. Anche l’Audi, pur mantenendosi fedele al diesel, manderà in pensione l’accumulatore a volano elettromeccanico e si concentrerà su una tecnologia che ha già precise ricadute sulla produzione di serie. Saranno invece spinte da sistemi di propulsione tradizionali le due svizzere Rebellion e l’austriaca Bycolles.

Nissan padrona della LMP2. Se ha dato forfait nella LMP1, la Nissan invece dilagherà nella LMP2: sono infatti ben 19 su 22 le monoposto motorizzate dal V8 giapponese lasciando le briciole all’inglese Judd e all’Honda, presente su una sola vettura. Al contrario di quanto accade nella LMP1, dove tutte le squadre ufficiali adottano coperture Michelin, la Dunlop la farà da padrona gommando 20 vetture sulle 22 totali mentre tra i telai, sarà derby tra Ligier (8), fresca vincitrice della 24 Ore di Daytona, e Oreca (7) anche se quest’ultima potrà vantarsi di montare tutti e tre i motori. BR01, Alpine e Gibson avranno in griglia 2 vetture ciascuna mentre le Morgan ne avrà solo una. Tra i motivi di interesse c’è anche la partecipazione dell’ex portiere della nazionale di calcio francese Fabien Barthez, presente con un team che porta il suo nome e per la seconda volta come pilota dopo il debutto nel 2014 nella GTE Am.

Il ritorno della battaglia Ferrari-Ford. E saranno proprio le due categorie GTE – Pro per i team che hanno almeno un pilota professionista e Am per quelli amatoriali – che vedranno 14 auto partecipanti ciascuna e il ritorno in grande stile di Ford. La casa di Deaborn torna 50 anni dopo il primo dei suoi 4 successi consecutivi con ben quattro GT, una supercar ispirata nello spirito alle GT40 che dominarono tra il 1966 e il 1969. Stavolta in palio non c’è la vittoria assoluta, ma l’obiettivo rimane lo stesso: battere le Ferrari che a Le Mans correrà con le nuove 488, due gestite sempre gestite dalla AF Corse e che vedono come piloti di punta Davide Rigon e Giammaria “Gimmi” Bruni. Il tre volte vincitore nella GTE quest’anno non farà squadra con Giancarlo Fisichella (2 vittorie) cui è stata invece affidata la terza Rossa dell’americana Risi Competizione.

L’americana sfidante e quella da battere. Per entrambe l’auto da battere è la Chevrolet Corvette C7.R, vincitrice lo scorso anno così e che ha ribadito la propria competitività vincendo la 24 Ore di Daytona. Agguerritissime come sempre le Aston Martin ufficiali (2) e le Porsche, sia con le due auto della Porsche Motorsport sia con quella del team di Patrick Dempsey, l’attore che lo scorso anno è salito sul secondo gradino nella GTE Am. In quest’ultima categoria la casa tedesca avrà 4 portabandiera, contro i 5 della Ferrari – ma qui con la 458 – i 3 dell’Aston Martin e i due della Corvette, tra cui una C6-ZR1. In caso di forfait c’è una panchina di 10 vetture (6 LMP2 e 4 GTE Am). Il Grand Marshal della 84^ edizione della 24 Ore di Le Mans, sarà Alex Wurz, vincitore della corsa nel 1996 con la Porsche e nel 2009 con la Peugeot.
 

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Giovedì 11 Febbraio 2016 - Ultimo aggiornamento: 10-04-2016 04:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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