La Citroen Ami

Ami, l'elettrica da città firmata Citroën. Creatività stilistica e tecnica per il rivoluzionario quadriciclo

di Giampiero Bottino
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MILANO - Forse parlare di rivoluzione può sembrare eccessivo, ma certamente la Ami 100% Electric dice a chiare lettere che Citroën non ha perso la strada della creatività stilistica e tecnica su cui ha costruito buona parte della propria storia. Un coraggio di osare che spinge anche a esplorare territori sconosciuti, comè è il caso di questa originale new entry.

Infatti la nuova Ami, che deve il nome a una famiglia di vetture nata nel 1961 e rimasta sulla breccia per un ventennio, non è un'automobile, anche se in fase di progettazione e costruzione ha beneficiato – in termini di qualità, comfort, guidabilità e sicurezza – di tutte le risorse che le aziende del settore sono solite riservare ai prodotti «normali».

Basta un'occhiata per capire che ci troviamo di fronte a qualcosa di diverso, un oggetto di mobilità – come amano definirlo in Citroën – che si può guidare a 14 anni con la patente Am, quella richiesta per i ciclomotori. Un quadriciclo leggero che grazie alla propulsione a batteria diventa un cittadino esemplare, silenzioso, pulito e coerente con la strategia di un brand che vuole essere protagonista a 360 gradi della mobilità del futuro.

Lungo 2,14 metri (33 cm in meno della smart fortwo), questo veicolo pensato per la micromobilità dell'ultimo miglio esibisce uno stile originale dalla silhouette perfettamente simmetrica. Non è un'illusione ottica, ma il frutto di una precisa scelta mirata a semplificare (e rendere meno costoso) lo stampaggio della carrozzeria: la sezione anteriore e quella posteriore sono identiche, e a fornire l'indizio più immediato del senso di marcia provvedono il colore dei proiettori – quelli posteriori sono ovviamente rossi – e la posizione del volante. Stesso discorso per le portiere: un'identità totale che ha imposto di invertire l'incernieramento, con la conseguenza che quella sul lato del passeggero si apre controvento.

Accogliente, ampio e luminoso è l'abitacolo nel quale i due occupanti prendono posto sui sedili leggermente sfalsati. All'interno i segnali di un progetto intelligente ed essenziale risultano ancora più evidenti, a cominciare sempre dalle portiere che si chiudono tirando una fettuccia colorata, mentre per urscire dal veicolo si deve tirare uno dei laccetti che spuntano alle estremità della plancia. Pochi comandi, un quadro strumenti di dimensioni extra small, niente display a centro plancia – per sostituirlo basta fissare lo smartphone nell'apposito supporto – e niente aria condizionata, lusso ritenuto supefluo per tragitti urbani prevalentemente brevi. Copiosa la presenza di vani e alloggiamenti disseminati intelligentemente nell'abitacolo.

Dal punto di vista dinamico, la Ami 100% Electric si è fatta apprezzare per la silenziosità di marcia, la posizione di guida comoda e rialzata, la maneggevolezza (il raggio di sterzata è di soli 7 metri) figlia delle dimensioni e la brillantezza «elettrica» in accelerazione, seppur nel quadro di prestazioni – 45 km orari la velocità massima assicurata dal motore da 8 cv – adeguate a una vettura destinata a circolare solo in città, magari alla guida di un adolescente inesperto. Per ricaricare la batteria da 5,5 kWh che garantisce fino a 75 km di autonomia bastano 3 ore si collegamento a una qualunque presa domestica da 220V, senza interferire con le normali esigenze «elettriche» di una casa. 

Un oggetto di mobilità che si presenta come divertente, sicuro, sostenibile e accessibile. Su quest'ultima dote si concentra l'offerta commerciale che ne fissa il prezzo base a 5.430 euro (compresi gli incentivi statali 2020), anche se il listino ufficiale – con le numerose possibilità di personalizzazione previste – verrà comunicato solo in vista della campagna ordini che parte a novembre, con avvio delle consegne nel gennaio 2021. 

Per rendere Ami ancora più accessibile è previsto il noleggio con durata compresa tra un mese e 4 anni. La formula tipo, che sembra attinta dal mondo degli smartphone, prevede 3 anni di affitto con 35 rate mensili da 19,99 euro ciascuna, oltre a un primo canone, comprensivo degli incentivi statali 2020, di 1.990 euro che scende a 1.260 a fronte della rottamazione di un veicolo di categoria «L» ante Euro 3. 

Una strada completamente nuova da esplorare, un approccio altrettanto innovativo che consente ai clienti di configurare dal divano di casa la propria Ami, gestendo online l'intera pratica di noleggio o acquisto e scegliendo anche se ritirarla personalmente in concessionaria o farsela consegnare a domicilio dai selezionati partner Citroën. In questo caso, l'operazione è accompagnata da un briefing di mezz'ora per illustrare caratteristiche e funzionamento del veicolo.

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Domenica 24 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 25-01-2021 19:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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