MILANO - La Maserati ha cominciato a sollevare il velo sulla nuova Quattroporte. E ha scelto la strategia del «contagocce», rivelando qualche nuovo dettaglio con una cadenza periodica che ci accompagnerà fino al debutto ufficiale, previsto in gennaio al prossimo Salone di Detroit, quando finalmente potremo conoscere l'attesa ammiraglia del Tridente nella sua interezza.

Il look. Per quanto si può dedurre dalla diffusione delle prime immagine l'aspetto della nuova Quattroporte, pur essendo diventato più morbido e moderno, come dimostano la fiancata sinuosa e la linea di cintura più alta che ne accentua la sensazione di sportività, s'inserisce nel solco della continuità, mantenendo i connotati di raffinata eleganza del modello attuale griffato Pininfarina. «Abbiamo voluto - dice Lorenzo Ramaciotti, direttore del design Maserati - mantenere alcuni richiami al forte carattere della precedente vettura come la calandra, le tre uscite d’aria sul parafango, il montante triangolare, introducendo nuovi elementi stilistici e funzionali». Per il resto, le scarne informazioni parlano di una vettura diventata più lunga (di 5 mm) e più larga (di 15) rispetto al modello che deve sostituire. Il volume del bagagliaio è aumentato di 107 litri, raggiungendo quindi quota 557.

La meccanica. Anche qui le informazioni sono davvero poche, e solo le immagini ufficiali lasciano trapelare qualche indizio, come la sigla V8 che appare in un fotogramma a cofano aperto e la sigla 530 HP che si nota fuggevolmente e che potrebbe indicare un nuovo livello di potenza, ben superiore ai 450 cv che costituito il top della generazione attuale, cioè la versione Sport GT-S. Anche qui, almeno per ora, ci si deve affidare alle dichiarazioni dei manager, nella fattispecie Paolo Martinelli, direttore della Divisione Motopropulsori della casa modenese, il quale ricorda che «gli innovativi motori della nuova Quattroporte sono stati progettati e sviluppati dagli ingegneri di Maserati e Ferrari, e saranno prodotti nello stabilimento Ferrari di Maranello». Il fatto che nelle anticipazioni si parli anche di «nuove cilindrate e nuove architetture» ha poi dato la stura a numerose ipotesi tutte da verificare: dalla possibilità di schierare anche propulsori diesel all'idea di un 12 cilindri, magari ereditato assieme alla trazione integrale dalla Ferrari FF, che potrebbe essere la scelta più gradita dalla ricca clientela cinese. Quanto queste voci siano attendibili, lo scopriremo solo vivendo.

Le ambizioni. Quel che è certo è che la nuova Quattroporte segna l'inizio di una nuova e ambiziosa stagione nella storia quasi centenaria del Tridente. La Maserati, rientra nel novero dei quattro marchi globali (gli altri sono Alfa Romeo, Jeep e il nuovo brand costituito dalla 500 e dai suoi derivati) su cui si basa la strategia 2012-2014 appena annunciata da Sergio Marchionne. Non è quindi un caso che Harald Wester, Ceo del Tridente, affermi che «la Maserati si trova oggi dinanzi a una crescita industriale e strategica che non ha precedenti e che ci porterà a produrre 50.000 vetture all’anno nel 2015, dando alla Maserati una dimensione veramente mondiale con due nuovi siti produttivi in due diversi continenti e un cuore saldamente ancorato a Modena.
Una crescita basata su tre nuovi modelli e due nuovi segmenti di mercato».

Il futuro. Proprio la nuova Quattroporte - il primo dei tre nuovi modelli - terrà a battesimo le linee produttive della fabbrica ex-Bertone di Grugliasco, in attesa di essere affiancata, nella seconda metà del 2013, dalla Ghibli, l'attesissima piccola destinata a segnare il debutto del Tridente nel segmento E delle berline di rappresentanza come Audi A6, BMW Serie 5 e Mercedes Clesse E. Nuovo impianto e nuovo segmento, ma a partire dal 2014 (quando il marchio festeggerà il primo secolo di vita), per un'altra rivoluzione: la Levante, il nome scelto per il primo Suv della storia Maserati che ha già lanciato il guanto di sfida ai diretti concorrenti, a partire ovviamente dalla Porsche Cayenne.