
Aston Martin, una DBX 707 dedicata alla F1. L'ultima evoluzione del Suv da 700 cv ricorda la medical car del circus
di Sergio Troise
ANTEPRIME
PER MARCA

WEC: esordio difficile per Aston Martin nella 1812 km del Qatar, la Valkyrie è ancora acerba ma bisogna reagire

Aston Martin, il personale ridotto del 5% e un 2025 in salita per ridurre le perdite e aumentare le vendite

Aston Martin svela nuova AMR25 di Alonso e Stroll. Presentazione segna l'inizio dell'era Newey
Nel mondo dell'auto ci sono marchi che hanno scritto la storia, distinguendosi per lo stile, la tecnologia, il fascino, i successi in pista e sul mercato. E si sono guadagnati una fama e un prestigio talmente forti da poter resistere a tutto, anche a cambi di proprietà, di strategie e di investimenti non sempre premiati dai fatti. Tra queste ce ne sono due davvero ineguagliabili, capaci di resistere anche agli insuccessi in F1, ovvero sulla più importante platea internazionale. Una è l'italiana Ferrari, l'altra è l'inglese Aston Martin. È certo che a Gaydon e a Maranello si lavora sodo anche sul fronte della produzione di supercar stradali, e si continuano a raccogliere ordini milionari, anche in ambiti insospettabili, come quello dei Suv ad alte prestazioni. E dunque non c'è da stupirsi se a fronte delle delusioni in pista (dopo 13 Gran Premi i piloti Aston Martin Alonso e Stroll sono 9° e 10° con 45 e 24 punti), viene lanciata ora, con orgoglio, l'esclusiva DBX707 AMR24, edizione speciale del Suv extralusso più potente al mondo, chiaramente ispirato alla presenza in F1. L'auto si presenta infatti con un look da corsa che richiama le monoposto e, in particolare, la Medical Car ufficiale presente in tutti i gran premi. Progettata nel modernissimo AMR Technology Campus di Silverstone e costruita unica tra le Aston Martin - a St. Athan, in Galles - l'auto è frutto di un artigianato senza compromessi.
Venerdì 30 Agosto 2024 - Ultimo aggiornamento: 08:09
| © RIPRODUZIONE RISERVATA