Audi, nuova pagina tutta elettrica. Ingolstadt lancia le prime vetture sulla piattaforma “nativa” realizzata con Porsche
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Audi punta all’elettrificazione massiccia e, oltre all’elettrico puro, mette in campo un’ampia gamma di ibridi plug-in. A6 (berlina e Avant), A7 Sportback, A8, Q5 e Q7 sono i modelli con la denominazione “TFSI e” che, oltre al motore a scoppio, hanno anche batteria e spina per abbattere i consumi e le emissioni in modo sostanziale e guardando ai diversi utilizzi che tali modelli incarnano.
La Q5, ad esempio, è offerta in due versioni: una da 299 cv e l’altra da 367 cv e alla base c’è sempre il 2 litri con cambio doppia frizione a 7 rapporti e trazione integrale permanente dotato di disinnesto automatico delle ruote posteriori. Stesso motore anche per le A6 e l’A7 Sportback che però lo hanno disposto longitudinalmente e l’A6 solo in versione da 367 cv e con una coppia motrice che raggiunge i 500 Nm. Differente anche per la batteria che per la Q5 ha celle prismatiche e per la A6 e A7 che le hanno a sacchetto.
Per tutte e tre la batteria agli ioni di litio a 385 Volt è composta da 104 celle ripartite in 8 moduli, ha una capacità di 14,1 kWh e si ricarica a 7,4 kW che vuol dire un tempo di rifornimento di 2,5 ore con colonnine e wallbox di pari potenza, 6 ore utilizzando la normale presa domestica. Il sistema di raffreddamento è integrato con quello del propulsore, dell’elettronica di potenza e della climatizzazione dell’abitacolo. La Q5 ha consumo minimo di 2,1 litri/100 km pari a 49 g/km di CO2, la A6 parte invece da 1,4 Litri/100 km pari a 31 g/km di CO2 e la A7 da 1,5 litri/100 km e 33 g/km.
La A8 è dotata di un sistema da ben 449 cv e 700 Nm grazie all’integrazione tra il V6 3 litri e il motore elettrico posizionato all’interno del cambio automatico a 8 rapporti con convertitore di coppia. In questo caso la trazione integrale segue la vecchia scuola Audi ovvero di tipo meccanico con differenziale centrale autobloccante Torsen. La Q7 plug-in hybrid sfrutta lo stesso sistema, ma con una batteria leggermente più grande (14,3 kWh) ed è disponibile in due livelli di potenza: 381 cv o 456 cv.
Tutte le “TFSI e” hanno tre programmi di marcia: EV ovvero elettrico, Auto per il funzionamento ibrido automatico, e Hold per conservare l’energia della batteria nei trasferimenti extraurbani in modo da poterla utilizzare all’interno delle città. Presente anche la gestione predittiva dell’energia che, interagendo con i dai di navigazione, del traffico e della segnaletica, permette di minimizzare i consumi di energia e massimizzarne il recupero. Le A8 e Q7 recuperano in rilascio fino a 25 kW, le altre 35 kW.
Il grado di intensità si rovescia in frenata. Per i modelli a 6 cilindri la decelerazione massima entro la quale il recupero dell’energia agisce è di 0,4 G pari ad una potenza frenante di 80 kW, per quelli a 4 cilindri si arriva 0,3 G, dopodiché il rallentamento è affidato unicamente al sistema frenante elettroidraulico. L’autonomia in elettrico arriva a 58 km mentre per la ricarica c’è il sistema di pagamento unificato Audi E-Tron Charging Service che comprende 137mila stazioni in 25 paesi europei.
La Q5 “TFSI e” parte da 57.500 euro, la A6 da 63.300 euro, a Q7 da 76.200 euro, la A7 Sportback da 76.500 euro e la A8 da 108.850 euro che è disponibile anche nella variante con passo allungato. Il poker di ibridi plug-in Audi è destinato presto a crescere con l’arrivo della Q8, della Q3 e della A3 che è l’antesignana della versioni ricaricabili per il marchio dei Quattro Anelli.
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