
Audi Q5, la terza generazione nel segno della tecnologia e dell’efficienza grazie al mild hybrid

Q5, il Suv scende in pista. Audi svela nel Tempio della velocità di Monza la 3^ generazione

Audi SQ5, il SUV dei Quattro Anelli che dà spettacolo sulla sopraelevata di Monza

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Audi Q5 Sportback, un balzo in avanti in tecnologia e versatilità per il Suv coupé di Ingolstadt
MONZA – Ricomincio da tre, recitava un celebre film di Massimo Troisi. Ebbene anche in Audi ricominciano dalla terza generazione della Q5 per proseguire l’enorme successo riscontrato fin dal suo lancio avvenuto nel 2008. Il SUV di segmento D è diventata, ben presto, la vettura più venduta della Casa di Ingolstadt. Ad oggi ne sono stati venduti più di 2,7 milioni di esemplari in tutto il mondo e le premesse per continuare questa striscia vincente ci sono tutte.
Totalmente rinnovata, la Q5 è il primo SUV ad adottare la nuova piattaforma modulare termica PPC, che ha fatto il suo debutto lo scorso anno con la A5. Questa porta con sé tutto il meglio della tecnologia elettrica travasandola su un pianale realizzato appositamente per i propulsori a combustione interna. Complice il nuovo telaio, la Q5 è ora impercettibilmente più grande rispetto la precedente versione e un filo più bassa.
Lungo 4,72 metri, largo 1,9 e alto 1,65 metri, il D-SUV Audi ha ora uno stile più sportivo e muscoloso. Sul frontale spiccano i fari LED affilati e sottili, a richiamare quanto visto sulla A5, mentre al centro spicca la calandra singleframe, più rialzata rispetto le generazioni precedenti per darle più dinamicità, e dotata di una griglia tridimensionale a nido d’ape. Paraurti e prese d’aria hanno ora un taglio sportivo che le donano più grinta.
Anche la vista laterale non tradisce l’animo racing della Q5. Sbalzi ridotti e un passo lungo slanciano la vettura, inoltre la linea di cintura ascendente e il tetto che scende verso la coda alleggeriscono il tutto. Non mancano i cerchi in lega che vanno da 18 fino a 21 pollici per la SQ5. Infine al posteriore troviamo un piccolo spoiler a coprire il lunotto, leggermente inclinato, l’estrattore e soprattutto la fascia luminosa che raccorda i gruppi ottici dotata di tecnologia Oled in grado di avvisare, in caso di pericolo, i veicoli in avvicinamento con animazioni luminose specifiche.
La qualità costruttiva la si percepisce non appena si sale a bordo. Altamente tecnologico, a dominare la scena è il palcoscenico digitale Audi che percorre, senza soluzione di continuità, tutta la plancia. Innanzitutto chi guida può fare affidamento sul cruscotto digitale da 11,9” supportato, oltretutto, anche dall’head-up display. Al centro spicca lo schermo curvo touch screen da 14,5” per l’infotainment che, attraverso l’intelligenza artificiale, può dar vita a una vera e propria interazione uomo-macchina. Infine, opzionalmente, c’è la possibilità di avere un terzo display touch da 10,9” davanti al passeggero anteriore.
Oltre alla connettività wireless con gli smartphone, non mancano le prese USB e la piastra a induzione per caricare i cellulari. Materiale e assemblaggio sono ben curati, come da tradizione della Casa dei Quattro Anelli, inoltre il passo di 2,82 metri consente di avere tanto spazio a bordo sia per chi siede davanti che, soprattutto, per chi si accomoda sul divano posteriore. Non per ultimo il bagagliaio che offre una capacità di carico che varia da 520 fino ad arrivare a 1.437 litri con i sedili posteriori completamente reclinati.
Non solo esteriormente, la Q5 presenta novità anche sotto il cofano. Tutte e tre le motorizzazioni presenti al lancio sono dotate del sistema MHEV Plus, un mild hybrid da 48 Volt supportato da una batteria da 1,7 kWh che, erogando fino a 24 Cv e 230 Nm di coppia, supportano il propulsore migliorandone l’efficienza e riducendo i consumi fino al 15%. Inoltre tale sistema consente di far muovere in solo elettrico la vettura nelle manovre di parcheggio e nel traffico.
Al lancio la Q5 è disponibile con tre motorizzazioni, tutte abbinate alla trasmissione a doppia frizione S tronic a 7 rapporti. Alla base troviamo il 2.0 TFSI da 204 Cv, disponibile sia a trazione anteriore che integrale. Si passa al diesel 2.0 TDI da 204 Cv, fino ad arrivare al vertice della gamma con la SQ5 spinta dal V6 3.0 TFSI da 367 Cv, entrambi dotati della sola trazione integrale Quattro Ultra. Successivamente, nel corso dell’anno, arriveranno anche la versione 2.0 TFSI e plug-in, in grado di garantire fino a 80 km di autonomia in solo elettrico, e la più potente versione diesel spinta dal V6 3.0 TDI.
Per la prova su strada, lungo le colline brianzole, optiamo per il quattro cilindri 2.0 TDI da 204 Cv e 400 Nm di coppia. Docile e progressivo, il diesel consente una buona risposta grazie al supporto del motore elettrico. Proprio quest’ultimo, in fase di decelerazione, recupera energia sfruttando la frenata elettroidraulica. Lo sterzo progressivo, con servoassistenza e demoltiplicazione variabile, consente di avere il giusto feeling tra le curve. Inoltre la scocca a elevata resistenza torsionale e gli ammortizzatori a doppio stadio, optional le sospensioni pneumatiche adattive, riducono al minimo il rollio della vettura.
Ancora una volta Audi è riuscita a realizzare un’auto che riesce a coniugare il piacere di guida con un ottimo livello di efficienza. Basti pensare che al termine della nostra prova, effettuata su un percorso misto alternando tratti urbani, extraurbani e una sgambata in tangenziale, siamo riusciti a registrare un consumo di 7,3 litri per percorrere 100 km. Già disponibile nei concessionari Audi, la Q5 è offerta da 63.250 Euro, mentre per la SQ5 si parte da 90.250 Euro.