Il nuovo Suv sportivo SQ7 TDI con il quale debutta nella produzione di serie il compressore ad azionamento elettrico (EAV) e che monta il diesel più potente del mercato, un V8 TDI da 4.0 litri da 435 cavalli e dall’impressionante coppia di 900 Nm

Audi SQ7, lo sport utility con il rivoluzionario V8 Tdi ha il compressore elettrico

di Mattia Eccheli
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INGOLSTADT - «Il non plus ultra della tecnologia attuale: performance straordinarie abbinate a consumi ragionevoli e ad una generosa autonomia». Ecco come Rupert Stadler, numero uno di Audi, presenta le innovazioni con le quali è equipaggiato il nuovo Suv sportivo SQ7 TDI.

Un modello ad alte prestazioni con il quale debutta nella produzione di serie il compressore ad azionamento elettrico (EAV) e che monta il diesel più potente del mercato, un V8 TDI da 4.0 litri da 435 cavalli e dall’impressionante coppia di 900 Nm. Un messaggio chiaro: i Quattro Anelli credono ancora fermamente nel gasolio, ragione per la quale hanno scelto la presentazione del bilancio e non la passerella del Salone di Ginevra per esibire la poderosa SQ7.


«La soluzione tecnologica del compressore elettrico di SQ7 TDI è un’anteprima mondiale assoluta», chiarisce il nuovo responsabile dello sviluppo e membro del board di Audi Stefan Knirsch. Malgrado circa 2,3 tonnellate di peso (oltre 200 chilogrammi in più rispetto al modello da cui deriva) e 5,07 metri di lunghezza, il Suv tedesco che in Italia verrà commercializzato tra circa un mese (in luglio il lancio) è accreditato di un consumo di 7,4 litri per 100 chilometri con emissioni ci CO2 di 194 g/km, in pratica gli stessi valori di un motore a sei cilindri.

Il ricorso a materiali speciali permette ad Audi SQ7 TDI di essere ancora il Suv più leggero del suo segmento: «La carrozzeria è concepita secondo l’innovativa struttura multimateriale - spiega il costruttore - lamiere modellate a caldo ed estremamente resistenti costituiscono lo scheletro della cellula abitacolo mentre la superficie esterna è in alluminio».


Il turbodiesel da 4.0 litri è stato sviluppato ex novo e i due turbocompressori a gas di scarico lavorano in modo selettivo: grazie alla sovralimentazione multistadio quello che non strettamente necessario non viene inserito. L’EAV integra i due turbocompressori ai regimi inferiori garantendo più spinta in fase di partenza e accelerazione.


La sua adozione è il “de profundis” del cosiddetto effetto “turbo lag” perché in meno di 250 millisecondi mette a disposizione del motore l’energia della sovralimentazione necessaria. Audi SQ7 TDI scatta così da 0 a 100 in 4,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 250 km/h, ma solo perché interviene la limitazione elettronica.


L’adozione del rivoluzionario compressore ha richiesto un’altra novità assoluta e cioè una rete di bordo dedicata di 48 volt alimentata da una batteria agli ioni di litio con 470 watt/ora piazzata sotto il vano bagagli. Lo stesso sistema è collegato all’innovativa stabilizzazione antirollio attiva elettromeccanica (EAWS), un’altra anteprima. Oltre a ridurre il rollio, la tecnologia contribuisce a diminuire il sottosterzo permettendo velocità più sostenute in curva ed una ancora migliore tenuta di strada.


Oltre che sul peso in più, la batteria influisce un po’ anche sullo spazio con la perdita di un’ottantina di litri di volume. Si tratta di un sacrificio minino: perché si perde la sola capienza del sottovano e perché la capacità complessiva non è lontana dai duemila litri. Il prezzo italiano non è stato ancora ufficializzato, ma come riferimento può valere il listino tedesco che parte da 90.000 euro. Dell’equipaggiamento standard faranno parte sicuramente almeno 5 dei 24 sistemi di assistenza alla guida disponibili su SQ7 TDI: altre funzioni potrebbero diventarlo.


Sono di serie anche i proiettori a Led, i cerchi da 20 pollici, i paraurti dal profilo sportivo e i listelli alle portiere, le sospensioni pneumatiche adattive con taratura specifica S, il volante sportivo a tre razze con comandi multifunzione e paddle del cambio, impianto antifurto e serbatoio maggiorato da 85 litri. Per il momento, SQ7 è il nuovo ambasciatore di Audi il cui slogan è “all'avanguardia nella tecnica”. Ma a Ingolstadt puntano ad essere primi anche su altri fronti. Nel 2015 le vendite sono aumentate del 3,6% a quota 1,8 milioni di unità (nuovo record storico) con una crescita in 60 mercati. Con dicembre, sono saliti a 72 i mesi consecutivi di progressione. Il giro d'affari ha raggiunto i 58,42 miliardi di euro (+8,6%), anche se i profitti hanno subito un calo per effetto di alcune partite straordinarie (accantonamenti per il dieselgate e fluttuazioni valutarie). Il margine lordo è comunque schizzato del 21,4%, sfiorando gli 11,4 miliardi contro i quasi 9,4 dell'esercizio precedente.


Il ROS è sceso dal 9,6 all'8,3% (8,8% senza gli effetti straordinari), peraltro in linea con gli obiettivi aziendali che sono di non scendere sotto l'8%. Audi ha guadagnato anche con le proprie “operazioni” italiane.
A parte Italdesign, i cui servizi verranno offerti a livello planetario, Lamborghini e Ducati hanno raggiunto nuovi e storici risultati. La casa del Toro ha consegnato 3.245 auto (+28%) con un fatturato schizzato del 39% a 872 milioni di euro, mentre a Borgo Panigale sono state celebrate le quasi 55.00 unità vendute con entrate “non moto” attorno al 100 milioni di euro, circa il 14% dei 702 milioni di fatturato.
 


 

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Mercoledì 23 Marzo 2016 - Ultimo aggiornamento: 13:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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