la Citroën C5 Aircross di seconda generazione

Citroen, il filone Aircross cresce. La seconda generazione della C5 nasce sulla piattaforma Stla Medium di Stellantis

di Nicola Desiderio
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PARIGI - Obiettivo famiglie per la nuova Citroën C5 Aircross di seconda generazione, il suv al quale la casa francese si affida per giocare le proprie carte in un segmento che offre il migliore bilancio tra volumi e profitti e che, grazie soprattutto alla spinta delle nuove C3 e C3 Aircross, può permettere al Double Chevron di prendersi il tanto agognato 5% del mercato, obiettivo più vicino per l’Italia, dove è al 4%, che in Europa dove invece staziona al 3%. La nuova C5 Aircross è la prima Citroën basata sulla piattaforma Stla Medium (la stessa delle Peugeot 3008 e 5008 e della Opel Grandland) e nello stile ricalca praticamente del tutto l’omonimo concept presentato solo l’ottobre scorso al Salone di Parigi. La francese mantiene la stessa altezza (1,66 metri), ma crescono le altre dimensioni: è infatti lunga 4,65 metri (+15 cm) e larga ben 1,9 metri (+6 cm) dunque ci vuole un box più grande.

Lo stile è originale, ma non sempre armonico, mentre lo studio aerodinamico è evidente dalla forma del tetto e dei paraurti posteriori, dalla carenatura delle ruote e persino dai gruppi ottici posteriori che fanno da alette. I tecnici francesi dichiarano un Scx (superficie frontale per coefficiente di resistenza) sceso da 0,84 a 0,75, dunque un miglioramento di nota. Il passo cresciuto a 2,78 metri (+6 cm) permette di avere maggiore spazio all’interno: chi siede dietro ha 51 mm in più per le ginocchia e 68 mm per la testa, inoltre il divanetto è ben conformato e dimensionato e ha lo schienale regolabile tra 21 e 33 gradi che, alla bisogna, è abbattibile 40/20/40 così che il bagagliaio da 565 dm3 può essere ampliato fino a 1668 dm3. Di contro, non è più scorrevole come quello del modello attuale. Grande attenzione anche per chi siede davanti, con i sedili Advanced Comfort dotati di una speciale imbottitura, ventilazione, riscaldamento e massaggio. Il guidatore ha di fronte una plancia con il bordo superiore rettilineo e un’interfaccia completamente digitale completata dall’head-up display.

Il sistema infotelematico ha lo schermo centrale verticale da 13” ad alta definizione, la navigazione online e permette di configurare 16 widget per pagina, collegarsi wireless con dispositivi Android e iOs con due smartphone contemporaneamente inoltre è dotato di ChatGPT. Sulla consolle centrale a ponte ci sono la piastra a induzione, due prese USB-C (presenti anche dietro) e il bracciolo apribile, sotto c’è spazio in abbondanza per bicchieri ed altri tipi di oggetti. Per la prima volta su una Citroën, si può scegliere tra 8 colori diversi per l’illuminazione ambiente e c’è anche il tetto panoramico apribile dotato di tendina elettrica. Buona la sensazione offerta dai materiali scelti per l’abitacolo con un occhio di riguardo per l’ambiente. La pelle infatti è artificiale e trattata con procedimenti che riducono il ricorso al cromo e 47 kg di plastica utilizzata sono riciclati o di origine bio come, ad esempio, quella per la plancia e i pannelli porta, al 20% derivata da tralci di vite della Borgogna.

Ben 160 kg del metallo impiegato per la scocca è riciclato e lo stabilimento di Rennes, dove la C5 è costruita, ora impiega il 60% in meno di energia rispetto al 2021. La dotazione dei sistemi di assistenza alla guida è completa e, grazie anche a radar che monitorano fino a 75 metri gli angoli ciechi, comprende anche il cambio di corsia semiautomatico. Tecnicamente da segnalare le sospensioni dotate di ammortizzatori con tampone idraulico, per migliorare l’assorbimento, e la presenza di tre propulsioni elettrificate. La prima è ibrida a 48 Volt composta da un 3 cilindri 1.2 da 136 cv, un elettrico da 21 kW inserito nel cambio doppia frizione a 6 rapporti e una batteria da 0,9 kWh. Il sistema, già presente su molti altri modelli del gruppo Stellantis, eroga complessivamente 145 cv e permette di marciare in elettrico fino al 50% del tempo in città.

C’è poi la ibrida plug-in con il 4 cilindri 1.6 da 150 cv accoppiato con un elettrico da 92 kW inserito nel cambio doppia frizione a 7 rapporti e collegato ad una batteria da 21 kWh ricaricabile a 3,7 kW (7,4 kW opzionale). In questo caso la potenza del sistema è di 195 cv con la possibilità di marciare a emissioni zero per 86 km. Infine ci sono due versioni elettriche: una da 157 kW con batteria da 73 kWh per 520 km di autonomia e una da 170 kW con accumulatore da 97 kWh per 680 km di autonomia. Per entrambe il caricatore è da 160 kW in corrente continua è da 11 kW in alternata con la possibilità, in futuro, di avere quello da 22 kW con la funzionalità V2L che permette di alimentare dispositivi esterni. Quanto costerà? Il listino non è ancora pronto, ma si sa che la nuova Citroën C5 Aircross arriverà nella seconda metà dell’anno.

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giovedì 8 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 09:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA