Il marchio premium del gruppo Psa affida al suo modello di punta il compito di ufficializzare la conquistata indipendenza: addio a ogni riferimento al «Double chevron», eleganza, tecnologia e un'inedita Performance ad alte prestazioni.

Nuove DS3 berlina e cabrio, profumo di premium alla francese

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

VERONA - Il cordone ombelicale è stato definitivamente tagliato. Con l'arrivo della DS 3 di nuova generazione, il neonato marchio premium del gruppo Psa taglia ogni legame visibile con la Citroën, di cui sino all'anno scorso era una costola, per raggiungere anche visivamente la piena autonomia con l'autorevole avallo del suo modello più gettonato, come testimoniano le 390.000 DS 3 vendute nel mondo dal 2010 (23.000 in Italia, su un totale di 38.000 DS consegnate finora nel nostro Paese).

Esteriormente spicca la mancanza di qualsiasi riferimento al “Double chevron”, condita da un'attenzione ai dettagli e da scelte stilistiche che, pur senza alterare la fisionomia estetica della vettura, evidenziano un'attenzione ai dettagli in linea con il nuovo posizionamento del brand. È il passo conclusiva di una progressiva escalation scandita dall'arrivo della Cabrio nel 2013, seguita l'anno successivo dalla Led Vision che abbina i Led ai fari allo xenon e nel 2015 dall'evoluto cambio automatico a 6 rapporti EAT 6.

Abbinata al motore a benzina 1.2 Pure Tech da 110 cv a 3 cilindri è uno dei pezzi forti della rinnovata gamma DS 3. Nel tortuoso tracciato affrontato al volante della Cabrio, dotata di tetto che si apre elettricamente anche in movimento fino alla velocità di 120 km orari, questa trasmissione si è fatta apprezzare per la rapidità e la fluidità nei passaggi di marcia, sia in modalità automatica sia quando ci si affida alla gestione sequenziale utilizzando la leva sul tunnel centrale.

Dal punto di vista motoristico, la famiglia dei 3 cilindri Pure Tech 1.2 è rappresentata anche dal modello d'ingresso da 82 cv e dalla versione da 130 cv abbinata al cambio meccanico a 6 marce al debutto nel cofano della DS 3. Quest'ultimo, provato con la berlina, ha offerto prestazioni brillanti e una piacevolezza di guida paragonabile a quella dei diesel. Merito della generosa coppia di 230 Nm – cresciuta del 44% rispetto al precedente Vti da 120 cv – disponibile già a 1.750 giri. Apprezzabile l'assenza di vibrazioni, tipico punto debole dei 3 cilindri, la cui presenza è testimoniata solo da una leggera, e tutt'altro che sgradevole, rumorosità.

Un brand premium, però, deve soddisfare anche le aspettative di chi ama le emozioni forti. A questi clienti la nuova DS 3 si rivolge non solo con il già noto 1.6 Thp da 165 cv, ma gli affianca addirittura un modello inedito. Nel cofano della DS 3 Performance (da 27.150 euro la berlina, da 30.400 la cabrio) scalpitano infatti i 208 cv erogati dallo stesso turbo nella declinazione più potente. Quanto basta per garantire l'agognata dose di adrenalina, grazie al contributo di componenti specifici come il cambio sportivo a sei marce, l'assetto ribassato di 15 mm, le carreggiate allargate, il sistema frenante dedicato con dischi di grande diametro e pinze specifiche.

All'altra estremità della scala delle prestazioni, ma in vetta alla graduatoria delle preferenze (i motori a gasolio valgono il 54% delle vendite DS 3 in Italia) troviamo i turbodiesel BlueHDi da 75, 100 e 120 cv, ai quali si aggiunge il PureTech 3 cilindri da 82 cv. Anche in questa fascia debutta un'etichetta inedita, quella di Drive Efficiency che identifica le versioni più sobrie e rispettose dell'ambiente del benzina da 82 cv e del turbodiesel da 100, le cui emissioni di CO2 sendono rispettivamente a 99 e 79 g/km.

Dal punto di vista estetico, salta subito all'occhio l'elegante logo DS stilizzato che campeggia al centro del bordo superiore della calandra esagonale. La DS 3 tiene a battesimo il nuovo “volto” del marchio, nel quale le classiche DS Wings raddoppiano: le ali cromate ora si protendono sia verso l'alto sia verso il basso, raccordano la cornice della calandra con i gruppi ottici e con i fendinebbia a Led. All'interno lo stile ricercato, largamente ispirato ai canoni della moda francese, trova l'espressione più evidente nell'uso della nappa che riveste i sedili con l'esclusiva lavorazione che ricorda il cinturino di un orologio di lusso e costituisce orma un classico dello stile DS.

Al centro della plancia, il display touch screen da 7 pollici è il simbolo degli elevati contenuti tecnologici da un lato e dalla tendenza, comune a tutti i marchi del gruppo Psa, a liberare la plancia dal maggior numero possibile di pulsanti e interruttori trasferendo allo schermo la gestione – manuale o tramite comandi vocali – delle relative funzioni. La funzione di connettività Mirror Screen, compatibile sia con Apple CarPlay sia con MirrorLink per i cellulari a standard Android, consente di integrare nella vettura, utilizzandone le funzioni, gli smartphone più diffusi.

Il sistema di frenata automatica Active City Brake, che consente di scongiurare i tamponamenti fino alla velocità di 30 km orari, la telecamera di retromarcia e l'assistenza al parcheggio anteriore e posteriore sono solo alcune delle dotazioni hi-tech della nuova DS 3 disponibile in Italia nei livelli di allestimento Chic, So Chic e sport Chic (oltre alla versione Black Special della Performance) con un listino che parte da 16.400 euro per la cabrio e da 19.900 euro nel caso della Cabrio, che secondo DS Italia rappresenterà il 3% delle vendite del modello.
 

  • condividi l'articolo
Mercoledì 1 Giugno 2016 - Ultimo aggiornamento: 17:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti