Mazda 3 e CX-30: più brio e meno consumi con il nuovo motore e-Skyactiv G da 2,5 litri aspirato da 140 cv
CX-80, ammiraglia Mazda. Lo sport utility premium offre due motorizzazioni: un benzina plug-in ed un diesel mild hybrid
Mazda CX-80, com’è e come va il gigante buono giapponese tutto spazio, comfort ed efficienza
Il suv che mancava nella gamma Mazda si chiama CX-80 ed è la nuova ammiraglia del costruttore giapponese, proteso da tempo verso un posizionamento di immagine sempre più alto per un marchio che ha sempre percorso strade non scontate quali il motore rotativo, produrre una roadster come la MX-5 e perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione passando dal perfezionamento delle tecnologie esistenti prima che dall’elettrificazione. La nuova CX-80 risponde ancora una volta a tale filosofia con una lunghezza di 5 metri, una larghezza di 1 e 89 e un’altezza di 1 e 71. Basata sulla stessa piattaforma della CX-60, ne ricalca perfettamente le forme fino al montante centrale aggiungendo poi 25 cm che portano il passo a ben 3,12 metri permettendo di ricavare una portiera posteriore degna di una limousine, un abitacolo configurabile a 7 o 6 posti e un bagagliaio che va da 258 litri a 1.971 litri. Quando si viaggia invece con la sola seconda fila di sedili eretta, regolandone la posizione longitudinale per 12 cm e l’inclinazione, si ha disposizione una capacità da 566 a 687 litri.
Semplice, ma pratico il sistema che permette di accedere alla terza fila dove sta comodo con la testa (meno con le ginocchia) chi è alto fino a 1 metro e 70; intelligente quello che, osservando con una telecamera la corporatura del guidatore, adatta automaticamente la regolazione di sedile, specchietti, volante ed head-up display. La strumentazione poi può contare su un pannello da 12,3” e sul display centrale di pari dimensioni del sistema infotelematico che si collega wireless a qualsiasi smartphone e si comanda con la manopola sul tunnel oppure attraverso Alexa Built-in. Rimangono fisici i comandi sul volante e della climatizzazione tri-zona che ha bocchette in tutto l’abitacolo inoltre ogni occupante ha modo di appoggiare il proprio bicchiere e di caricare il proprio dispositivo. Chi siede davanti ha anche la piastra induzione e nel bagagliaio ci sono prese da 12 Volt e da 220 Volt. La CX-80 dunque non offre un ambiente futuristico, ma funzionale e ben realizzato. Le plastiche sono morbide, c’è il legno scuro o di acero, rivestimenti dei sedili in tessuto, pelle vinilica o Nappa e infine fregi in metallo con un tocco di artigianalità giapponese rappresentato dal tessuto che ricopre la plancia, ornato di cuciture “appese”.
La dotazione di sicurezza comprende i sistemi di assistenza che permettono la guida di livello 2 più altri dispositivi che rendono più serena la vita come i fari a matrice di led, l’allerta che ricorda di controllare i sedili posteriori ed il sistema di visione perimetrica. I tecnici giapponesi sono intervenuti sui vari software di controllo dell’autotelaio e sulle raffinate sospensioni (a doppio braccio oscillante anteriori e multi-link posteriore con bracci in alluminio) modificandone attacchi, geometrie e tarature per rendere il comportamento stradale della CX-80 più intuitivo da gestire migliorando allo stesso tempo il comfort. I propulsori sono gli stessi della CX-60, entrambi con cambio automatico a 8 rapporti e trazione integrale. La versione ibrida plug-in da 327 cv con motore 2.5 chiude lo 0-100 km/h in 6,8 s. e, grazie alla batteria da 17,8 kWh, percorre 61 km in elettrico. C’è poi quella con il diesel 6 cilindri in linea 3,3 litri da 249 cv mild hybrid che arriva in terza cifra da fermo in 8,4 s. e raggiunge i 219 km/h.
La prima va bene a chi utilizza la CX-80 anche in città dove la buona visibilità e il raggio di sterzata davvero ridotto favoriscono la maneggevolezza; la seconda è per chi fa lunghi viaggi e desidera comfort e bassi consumi, rivelatisi davvero eccellenti per un bestione di tali dimensioni e peso (21 quintali) tanto che il serbatoio da 74 litri permette un’autonomia di oltre 1.000 km. Ottimo lo sterzo, preciso e comunicativo, e quasi sportivo il motore grazie ad una coppia generosa (550 Nm a 1.500-2.400 giri/min) e ad un allungo che gli permette di superare i 5.000 giri/min con slancio sorprendente ed un sound davvero grintoso. La nuova Mazda CX-80 è disponibile in cinque allestimenti con prezzi che partono da 61.235 euro per la PHEV e di 62.870 euro per la diesel.