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IMOLA – Eppur si muove. La Ferrari F80 ha sfidato l’asfalto umido e scivoloso dell’Autodromo di Imola per deliziare il pubblico giunto numeroso ad assistere allo spettacolo delle Finali Mondiali Ferrari. Sul circuito in riva al Santerno, per la prima volta si è potuto ammirare la nuova hypercar del Cavallino Rampante in azione. È bastato attendere solamente qualche giorno dalla sua presentazione per vedere la nuova rossa sfrecciare nel suo habitat naturale. Incurante della pioggia, a domare i 1.200 CV ci ha pensato Raffaele De Simone, a capo dei collaudatori di Maranello, il quale ha dato dimostrazione dell’efficacia della vettura anche in condizioni di aderenza precaria.
Se la F80, nella sua classica colorazione rossa, ha fatto vibrare il cuore degli appassionati sulle tribune con il suono del suo motore V6, strettamente derivato dalla 499P che ha vinto le ultime edizioni della 24 Ore di Le Mans, a calamitare gli sguardi ci ha pensato anche l’hypercar Ferrari nella celebre colorazione Giallo Modena presente nel paddock. Quest’ultima tonalità ha permesso di assaporare appieno le forme della vettura realizzata dal Centro Stile Ferrari diretto da Flavio Manzoni.
Il design della F80 richiama un'estetica aggressiva e futuristica, con una linea aerodinamica e tagliente che non passa inosservata. La parte anteriore è caratterizzata da fari sottili e prese d'aria ampie, mentre il profilo laterale si sviluppa in modo sinuoso sottolineando il carattere sportivo dell'auto. La Ferrari è in grado di garantire la massima stabilità anche alle alte velocità, con un carico verticale di 1.050 kg a 250 km/h. La vettura integra un innovativo S-Duct e un profilo alare a tripla configurazione, che incanala l'aria sotto e attorno alla vettura, generando deportanza.
La parte posteriore è dotata di un'ala mobile che modifica l'angolo d'incidenza per ottimizzare il bilanciamento tra carico e resistenza aerodinamica. Le prese d'aria posteriori contribuiscono al raffreddamento del motore, mentre il fondo carenato è progettato con canali aerodinamici e deflettori creando una depressione sotto la vettura che aumenta, così, l'aderenza. Queste soluzioni assicurano alla F80 una stabilità e un controllo eccezionale in curva massimizzando la sicurezza anche nelle condizioni più impegnative.
Il cuore pulsante della Ferrari F80 è il V6 tre litri, abbinato a tre motori elettrici che agiscono sia sull’assale anteriore, sfruttando il sistema e-4WD, che al posteriore tramite la MGU-K. Questi quattro motori lavorano in sinergia per massimizzare le prestazioni sviluppando una potenza complessiva di 1.200 CV. Anche in questo caso, il travaso da quanto sviluppato in pista è evidente visto che il propulsore deriva dalla 499P LMH, mentre i motori elettrici sono realizzati sfruttando l’esperienza maturata in Formula 1. Questo sistema ibrido permette alla F80 di bruciare lo 0-100 km/h in meno di 2,2 secondi e di raggiungere agilmente i 350 km/h, mantenendo allo stesso tempo un consumo ridotto in situazioni di guida più tranquille. Inoltre, la tecnologia di recupero dell'energia cinetica (KERS) migliora ulteriormente l'efficienza oltre a ridurre le emissioni.
L’abitacolo “1+1” mette al centro il guidatore. Gli interni si ispirano direttamente alle monoposto di Formula 1 con i sedili integrati nella cellula del telaio, realizzati in fibra di carbonio e rivestiti in alcantara e pelle traforata questi garantiscono comfort e sostegno. Il volante multifunzione, ispirato dal mondo delle competizioni, include i principali comandi permettendo al pilota di gestire anche la configurazione aerodinamica della vettura. Le porte “a farfalla” facilitano l'ingresso e l'uscita, oltre ad esaltare il carattere futuristico dell'auto.
Il telaio della F80 è una struttura multimateriale avanzata, progettata per ridurre al minimo il peso e massimizzare la rigidità torsionale. La cellula abitativa e il tetto, realizzati interamente in fibra di carbonio, offrono una maggiore sicurezza e leggerezza, mentre i sottotelai anteriore e posteriore sono in profilati estrusi d'alluminio, collegati con viti di titanio per garantire robustezza senza aggiungere peso. Rispetto alla LaFerrari, questo telaio è più leggero del 5% e aumenta la rigidità torsionale e flessionale del 50%, migliorando le prestazioni complessive.
Grazie al sistema SSC (Side Slip Control) nella versione 9.0, la F80 è in grado di prevedere e regolare in tempo reale il comportamento dinamico dell'auto, mantenendo un equilibrio ottimale tra stabilità e prestazioni in curva. Questo sistema calcola l'angolo di assetto del veicolo e permette al conducente di gestire l'auto anche nelle manovre più estreme. La funzione di Boost Optimization identifica il circuito su cui si trova l'auto, regolando la potenza per ottimizzare l'accelerazione nei punti strategici della pista senza richiedere l'intervento del pilota. Le sospensioni attive, senza barre antirollio, permettono alla F80 di adattarsi a ogni singola ruota, mantenendo il contatto perfetto con il suolo anche su superfici irregolari e durante le curve più impegnative, offrendo un mix di comfort e precisione che rende l'auto adatta sia per la pista che per un uso su strada.
Degna erede della dinastia delle supercar di Maranello che parte dalla 288 GTO, per poi passare dalla F40, alla F50 e alla Enzo fino ad arrivare alla La Ferrari, la F80 è un gioiello di tecnologia e maestria artigianale. Il prezzo della nuova hypercar del Cavallino Rampante, pari a 3,6 milioni di Euro, non ha di certo scoraggiato i più facoltosi amanti del marchio. Tant’è vero che i 799 esemplari, che la Ferrari ha previsto di realizzare, sono stati già tutti acquistati.