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Svelato a Maranello l'ultimo gioiello del Cavallino: si chiama F80 e appartiene all'élite esclusiva delle Supercar Ferrari. Erede di icone come GTO, F40, Enzo e LaFerrari che è stata anche la prima ibrida. Come e più delle altre, l'ultima arrivata è una vetrina tecnologica dedicata a clienti molto speciali che dal 1984 si contendono questi modelli iconici destinati a scrivere l'evoluzione della storia, vetture figlie dell'innovazione legata al naturale transfer di esperienze dalla Formula 1.
Teatro non casuale del debutto, l'E-Building che ospita le linee su cui verranno assemblati i 799 esemplari (edizione limitata, prime consegne dopo l'estate 2025) della F80. E' un padiglione innovativo nel cuore della "cittadella" del Cavallino, predisposto per costruire qualsiasi modello di Ferrari, all'insegna della versatilità. Qui nascerà – l'anno prossimo - anche la prima full-electric di Maranello.
Intanto ecco questa incredibile F80 che costa in Italia 3,6 milioni di euro, ha 1200 cavalli, raggiunge i 350 km l'ora e vola in 2,15 secondi da 0 a 100 km/h. E' frutto di quattro anni di lavoro, si guida come una Formula 1 (il sedile del passeggero è leggermente arretrato e l'intero cockpit è un guscio orientato al pilota, quasi sdraiato) ma è utilizzabile anche su strada.
"Una monoposto per due – spiega il responsabile marketing Enrico Galliera – che ha conquistato anche Charles Leclerc: finalmente un sedile sportivo comodo, mi ha detto dopo averla provata. L'obiettivo era proprio concepire una vettura estrema ma versatile, per questo abbiamo scelto il motore di origine racing che oggi offre il meglio delle performance, il V6 turbo da 3 litri con un sistema ibrido evoluto a 800 Volt per potenze specifiche mai raggiunte prima". Il motore a combustione offre 900 cv e un valore di potenza specifica record di 300 cv/litro, ai quali vanno aggiunti i 300 cv erogati dal supporto del motore elettrico.
Molti componenti sono figli della 499P che ha dominato le ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans. Quello della F80 è il primo motore elettrico interamente progettato, testato e prodotto dalla Ferrari a Maranello per massimizzare le prestazioni e ridurre il peso. La sistemazione dei due motori elettrici, posizionati in corrispondenza degli assali anteriore e posteriore, deriva direttamente dall’esperienza racing. L'e-Manettino prevede tre configurazioni di guida, Hybrid, Performance e Qualify, ma non c'è la modalità eDrive già vista su SF90 Stradale e 296 GTB perché in questo caso non si può viaggiare a emissioni zero.
La F80 (lunga 4,84 metri, larga 2,06 e alta 1,13) non passa inosservata. "E' come un'astronave, un progetto ipertecnologico senza citazioni nostalgiche e con un approccio futurista di rottura", enfatizza il responsabile del Centro Stile, Flavio Manzoni. Il linguaggio stilistico è figlio delle nuova era e concede appena una citazione alla 12Cilindri nel frontale con i proiettori orizzontali "nascosti". Per il resto, linee tese e componenti funzionali come i sei sfoghi d'aria sulla "dorsale" con muscoli poderosi ai lati. E, come sottolineato da Manzoni, sono evidentii i richiami a motivi mutuati dall’industria aerospaziale: "Design sofisticato ma senza eccessi, anche la bellezza rappresenta una performance".
"Con la F80 abbiamo raggiunto l'eccellenza assoluta – conferma il responsabile tecnico Gianmaria Fulgenzi - per una vettura con motore a combustione interna e tecnologia ibrida di ultima generazione. Abbiamo portato il motopropulsore a un livello inimitabile. L’architettura è finalizzata alla massima performance, a partire dal telaio in fibra di carbonio, e sul fronte dell'aerodinamica, mai così estrema per una vettura omologata, siamo andati davvero oltre i limiti. Le nuove sospensioni attive garantiscono prestazioni ottimali anche in pista".
L'ala mobile è dotata di un sistema elettronico che ne gestisce il sollevamento e la regolazione dinamica dell’incidenza con cui è possibile modulare carico verticale e resistenza. L'aerodinamica è ottimizzata anche dall’estrattore posteriore, dal fondo che non è piatto ma lavorato, dal triplano che ottimizza i flussi d'aria anteriori con l’S-Duct (canale di collegamento col telaio) per gestire il carico verticale fino a generare un valore record di 1050 kg a 250 km/h. L’assale anteriore elettrico permette inoltre di avere quattro ruote motrici per sfruttare al meglio coppia e potenza, nuovi pure i freni con tecnologia derivata dalle competizioni per bloccare la vettura in soli 28 metri dai 100 km l'ora e in 98 dai 200.