
296, una Ferrari Speciale. Tolti i veli della versione più prestazionale della “piccola” del Cavallino: 880 cv, da 0 a 100 in 2,7"

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La missione è scandita dal nome: 296 Speciale. Non è soltanto una berlinetta da sogno, è la Ferrari nata «per esaltare clienti a loro volta speciali», come sintetizza il responsabile commerciale del Cavallino Enrico Galliera: «Sono quelli che hanno già nostre macchine in garage e ora possono permettersi l'evoluzione emozionale di un modello di per sé ultra-prestazionale come l'attuale 296 in versione GTB o Challenge». La nuova berlinetta entra di slancio nella mitica galleria di versioni esclusive dopo Challenge Stradale, 430 Scuderia, 458 Speciale e 488 Pista promettendo di offrire il top in termini di divertimento alla guida. «Rappresenta il nuovo vertice delle emozioni al volante - ribadisce il responsabile tecnico Gianmaria Fulgenzi - ed è dedicata a chi vuole sentirsi straordinario alla guida di una macchina dalle prestazioni uniche per il massimo divertimento in città, nei tornanti più impegnativi e naturalmente anche in pista».
«La 296 Speciale – prosegue - estremizza le doti di agilità e prontezza della 296 GTB sfruttando al massimo l’architettura ibrida plug-in formata dal motore V6 biturbo e dal motore elettrico centrale-posteriore, da un passo corto e da controlli dinamici innovativi». Il propulsore eroga una potenza complessiva di 880 cv, 50 in più della 296 GTB (record per una Ferrari a trazione posteriore). «Ma non sono solo i cavalli a scatenare le farfalle nello stomaco. Noi abbiamo attinto all'esperienza nelle competizioni: il motore termico, ispirandosi alla 296 Challenge, ha bielle in titanio, pistoni rinforzati e albero motore alleggerito. Il sistema di controllo della detonazione è di derivazione Formula 1». Tutti questi elementi, uniti a un sistema di controllo della detonazione tipo racing, spingono il V6 a 700 cv, 37 in più rispetto alla vettura da cui deriva.
Il motore elettrico – con batteria da 7,45 kWh - eroga 180 cv con 135 km/h di picco e nella modalità extraboost, per un tragitto limitato come un giro di pista al Mugello, sfrutta al meglio i 13 cv aggiuntivi che sviluppa. Inoltre introduce un'inedita logica per la trasmissione DCT a otto rapporti con ridotti tempi di cambiata. In full-electric si possono percorrere 25 km. La dinamica di guida – assicurano a Maranello – è impareggiabile. La 296 Speciale genera un carico verticale di 435 kg a 250 km/h, il 20% in più rispetto alla 296 GTB, grazie a soluzioni mutuate dalla Challenge come l’aero damper sul cofano anteriore e le derive verticali sul paraurti posteriore che integrano side wings (ali laterali) capaci di lavorare in sinergia con lo spoiler attivo posteriore per generare carico verticale aggiuntivo. Lo spoiler introduce anche la posizione Medium Downforce per migliorare la stabilità alle alte velocità.
Il peso è stato ridotto di 60 kg rispetto alla 296 GTB con l'impiego di fibra di carbonio e leghe di titanio e così il rapporto peso/potenza arriva a 1,60 kg/cv, primato assoluto per le berlinette Ferrari a trazione posteriore. Migliorata anche l'accelerazione laterale, aumentata del 4%. La velocità massima è limitata a 350 km/h e l'accelerazione da 0 a 100 km/h è davvero impressionante: 2,7 secondi. La nuova Ferrari introduce inoltre una sensazione di predittività e intuitività che la rendono unica nel suo genere. Per esaltare le doti dinamiche nella guida al limite è stato compiuto un grande lavoro su controlli elettronici, sospensioni e sugli pneumatici Pilot Sport Cup2 appositamente sviluppati con Michelin. La 296 Speciale adotta l’ultima versione del controllore Abs Evo che migliora precisione e ripetibilità della frenata. La taratura di molle e ammortizzatori è stata rivista (la vettura è più bassa di 5 mm rispetto alla 296 GTB) consentendo una riduzione del 13% del gradiente di rollio in curva. Naturalmente l'aerodinamica, sempre più sofisticata, è un elemento essenziale a supporto delle prestazioni. «Rispetto alla 296 GTB – spiega il capo del Centro Stile, Flavio Manzoni – siamo intervenuti anche con modifiche importanti nel design funzionale del frontale e del posteriore. E abbiamo totalmente ridisegnato anche gli interni, compreso il pannello porta che integra in un'unica soluzione tutti gli elementi, per ridurre al massimo i pesi».
Parallelamente alla berlinetta coupé che ha debuttato nell'inedito color verde Nurburgring, è stata presentata dal Cavallino la 296 Speciale Aperta, variante con il tettuccio retrattile in livrea Rosso Dino. Costano rispettivamente 407.000 e 462.000 euro, prime consegne all'inizio del prossimo anno. La variante spider pesa 50 kg in più (1.460 kg) e si “scopre” in 14 secondi fino a una velocità di 45 km/h, ma ha prestazioni analoghe alla versione chiusa. Anche il sound, come per ogni Ferrari, diventa elemento di seduzione. La “sinfonia” della 296 Speciale raccoglie ed evolve l’iconica timbrica della GTB mentre nuovi convogliatori sonori grazie a raffinate simulazioni di acustica 3D perfezionano il suono anche per diffondere nell'abitacolo le note prelevate dal cuore del V6.