La nuova Hyundai Nexo

Hyundai Nexo, la 2^ generazione fa 700 km con un pieno di idrogeno. Esalta il design “Art of Steel”

di Nicola Desiderio
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La Hyundai Nexo di seconda generazione punta ad offrire oltre 700 km di autonomia fissando un nuovo riferimento per le automobili fuel cell a idrogeno che rappresentano una tecnologia utile anche per altre forme di mobilità, con uno stile innovativo e che, allo stesso tempo, guarda anche alla tradizione del marchio coreano.

La Nexo è stata presentata in occasione del Seoul Mobility Show e ha forme che ricordano, ancora una volta, la Pony disegnata da Giorgetto Giugiaro nel 1974 e dunque la ricollegano alla Ioniq 5. C’è poi un ulteriore sviluppo del tema del pixel, ora strutturato in quadrati di luce suddivisi in quattro, sia per i gruppi ottici anteriori sia per quelli posteriori. Anzi, i quattro pixel che da tempo si vedono sulle Hyundai elettriche, sulla nuova Nexo diventano quasi il brand visto che occupano la calandra lasciando alla tipica H nell’ellisse il posto sul cofano.

In realtà i pixel suddivisi in quattro sono ispirati al logo della HTWO – da leggersi H 2, ovvero la formula molecolare con la quale l’idrogeno si trova in natura – la divisione del gruppo Hyundai che si dedica allo sviluppo e alla commercializzazione degli stack di celle a combustibile per idrogeno. Va detto anche che il quadrato è la lettera M nell’hangul, l’alfabeto coreano. Dunque il linguaggio visivo utilizzato dalla nuova Nexo è estremamente coerente e coordinato puntando anche ad esprimere anche l’essenza del coreanismo.

Per le forme della carrozzeria invece si apprezza un generale arrotondamento frutto di una nuova filosofia stilistica definita Art of Steel. Leggermente cresciute le dimensioni con una lunghezza di 4,75 metri (+8 cm). Ulteriori novità sono il terzo finestrino posteriore, triangolare e nettamente separato dalla finestratura laterale e la linea spezzata del lunotto. Fatto di particolari lo studio aerodinamico, come gli specchietti retrovisori sostituiti dalle telecamere, anche se Hyundai non ha ancora fornito nessun dato in merito.

L’abitacolo segue i dettami delle ultime Hyundai con la strumentazione formata da due schermi da 12,3” riuniti sotto un’unica cornice e ricurvi per risultare avvolgenti. Ci sono anche l’head-up display e il sistema di bordo è provvisto di assistente AI. Crescono anche l’abitabilità e lo spazio per i bagagli, anche se l’unico dato è di 993 litri calcolati dal piano fino al tetto viaggiando in 5. Particolarmente ampie le portiere posteriori, dotate inoltre di un angolo di apertura generoso e di un profilo dritto anche superiormente così da agevolare l’accessibilità anche con la testa.

I sedili inoltre sono tutti ventilati e riscaldati, quelli anteriori sono anche a struttura sottile per dare più spazio alle ginocchia di chi siede dietro e dotati della funzione Premium Relaxation Seats, dunque alla bisogna si reclinano e hanno il supporto per sollevare le gambe. I materiali utilizzati sono altamente sostenibili tra cui la pelle trattata con procedure rispettose dell’ambiente, tessuti naturali come il lino e riciclati, plastiche bio e di recupero da altre automobili, vernici e schiume bio e altre componenti realizzate con PET riciclato.

Per la sicurezza ci sono 9 airbag e i dispositivi di assistenza alla guida più avanzati che migliorano inoltre il comfort e agevolano l’efficienza intervenendo sulla gestione dell’energia e sul suo recupero nelle fasi di decelerazione. L’accesso alla vettura può avvenire con 15 diversi smartphone e all’interno ci sono sia un sistema di monitoraggio con sensori radar in modo da rilevare la presenza di bambini o cani all’interno sia un sensore di impronta digitale che permette di avviare la vettura e di attivare i sistemi di pagamento che richiedono l’identificazione biometrica.

Tutto nuovo è il sistema di propulsione. Lo stack di cell a combustibile ha una potenza di 110 kW (+16%) ed è stato migliorato il funzionamento alle basse temperature grazie ad una speciale modalità anti-ghiaccio. La batteria da 2,64 kWh di capacità eroga fino a 80 kW, il doppio di prima portando la potenza totale del sistema a 190 kW, sovrabbondante per il motore, disposto anteriormente, che eroga 150 kW (+30 kW) fornendo prestazioni sensibilmente migliorate con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi invece dei 9,2 della precedente Nexo.

Nuovi anche i serbatoi per l’idrogeno da 54,2 litri l’uno per un totale di 162,6 litri e 6,69 kg di idrogeno utilizzabile per un’autonomia che supera i 700 km, meglio dunque dei 666 km dell’attuale Nexo. L’arrivo della nuova è invece previsto entro l’anno con la speranza che l’infrastruttura di rifornimento per l’idrogeno faccia finalmente passi in avanti significativi, soprattutto in Italia dove i piani finanziati dell’Unione Europea sono ancora praticamente al palo.

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venerdì 4 aprile 2025 - Ultimo aggiornamento: 17:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA