LONDRA - È partita ufficialmente la campagna di annunci rivelatori destinati a svelare progressivamente i contenuti della Discovery Sport, che ha anche lo scopo di rendere sempre più viva l'attesa per questo nuova e interessante Land Rover che arriverà sul mercato nel corso del prossimo anno, con connotati stilistici e tecnici del tutto diversi rispetto a quelli dell'omonima vettura attualmente a listino.

Già l'aggiunta della qualifica Sport introduce un elemento di novità nella strategia di prodotto del marchio inglese votata a un'articolazione dell'offerta su tre linee ben distinte di cui il sub brand Range, che ha ampliato la gamma dapprima con la Sport e poi con la più compatta Evoque, ha fornito il primo esempio, creando la famiglia chiamata Luxury per indicare la fascia di mercato che deve presidiare.

La nuova Discovery è destinata a seguire lo stesso percorso, secondo le indicazioni tecnico-stilistiche fornite dal concept Discovery Vision, i cui contenuti innovativi se non addirittura futuristici sono stati svelati al mondo nel corso dell'ultimo Salone di New York. La Discovery Sport sarà quindi la capofamiglia di una nuova gamma, definita Leisure, pensata per il tempo libero e destinata a offrire la migliore sintesi tra le due anime del marchio: il fascino e il design delle Range con la concreta razionalità dell'immortale Defender.

Destinata anch'essa, con l'arrivo della prossima generazione, a proliferare dando vita alla gamma Dual Purpose, nome scelto per evidenziarne la capacità di affrontare con la consueta grinta ed efficacia gli impegni più estremi, sia per scelta sia per necessità di lavoro. Stando alle anticipazioni finora viste, la futura Defender resterà fedele al proprio Dna di regina dell'off-road puntando su soluzione estetiche e tecnologiche decisamente innovative.

Tornando al futuro più prossimo, e cioè alla Discovery Sport destinata a segnare l'inizio del nuovo corso, la conferma fornita dagli esemplari camuffati che hanno lasciato la fabbrica di Halewood per la fase finale delle prove di messa a punto riguarda l'architettura dell'abitacolo, che manterrà la configurazione a 7 posti, con la terza fila di sedili in opzione, pur con «un'impronta a terra più compatta di quella dei tradizionali Suv a 5 posti» assicura Gerry McGovern, direttore del Design e responsabile creativo di Land Rover.

Il designer britannico ha anche voluto sottolineare la versatilità delle sedute, che potrebbero ricalcare del tutto o in parte la grande varietà di configurazioni esibita dalla Discovery Vision che può passare dai tradizionale i posti a 6, ripiegando quello centrale della seconda fila. Oppure a 5 in due modi: ripiegando i sedili esterni della seconda fila oppure i due della terza per lasciare più spazio ai bagagli. Infine, la conformazione "limousine" a 4 posti prevede il ripiegamento dei sedili esterni della seconda fila, mentre quello centrale si trasforma in un tavolo e la Discovery diventa un autentico salotto su ruote.