CX-80, ammiraglia Mazda. Lo sport utility premium offre due motorizzazioni: un benzina plug-in ed un diesel mild hybrid
Mazda CX-80, com’è e come va il gigante buono giapponese tutto spazio, comfort ed efficienza
Mazda CX-80 in anteprima italiana al Salone di Torino. Design e tecnologia per l'ammiraglia a ruote alte
Ci sono muri che vengono giù e altri che resistono imperterriti al tempo che passa. Ci sono oggetti che vanno oltre la dimensione dei social perché quando sono stati concepiti non esistevano ancora. E funzionano per quello che sono davvero, per quello che offrono. E poi c’è lei, la Mazda MX-5, l’highlander lanciata l’anno della caduta del Muro di Berlino - appunto - che invece di scomparire come fanno tante vetture nell’impressionante arco di tempo di 35 anni, è ancora lì a battere record di vendite - è il roadster più venduto al mondo con 1,25 milioni di unità.... - ad emozionare, a generare passione.
Passione quella vera, quella per le auto, per la guida pura senza troppa tecnologia, solo quel che basta e rassicura, rigorosamente con il fantastico cambio manuale. Una passione capace di coinvolgere tutti, uomini, donne, giovani, meno giovani, in tutti e 5 i Continenti, magari anche grazie a quel tettino in tela che si apre e chiude con una mano sola in pochi secondi. Oppure per i due posti secchi, per la sua leggerezza da 1 tonnellata scarsa, per quel design ispirato al design Mazda, Jimba Jittai, con il baricentro basso che mette in contatto diretto il conducente, quasi parte della vettura, con l’asfalto. E non a caso la community mondiale e italiana degli appassionati di Mazda MX-5 è tra le più frequentate sul web: quasi 14,000 gli utenti del club tricolore, oltre 100.000 quello globale dei proprietari.
Il segreto? Rimanere sé stessa, ribadire il DNA di una vettura realizzata alla maniera degli artigiani made in Japan, pur nella sua dimensione industriale e non perdere mai la sua anima da viaggiatrice semplice, accessibile e dal divertimento assicurato. Questo nonostante l’inevitabile evoluzione, - con giudizio, per carità - sia negli ausili alla guida, per una sicurezza sempre più moderna, che con la versione tetto rigido, la RF. Così non c’è da meravigliarsi se per il 35° Anniversario del lancio della Miata, Mazda abbia voluto organizzare una sorta di prova celebrativa a Zara in Croazia. Dove ovviamente la regina delle roadster ha esibito tutta la sua puntuale maneggevolezza sia nella versione con il motore aspirato 1.5 da 132 cv (a listino da 32.500 euro) che con quella più potente dotata del 2.0 Skyactiv-G da 184 cv (da 37.350 euro) che arriva a 0-100 km/h in 6”5 e 219 km/h di velocità massima. A dire la verità, quest’ultima ancora più convincente per reattività e divertimento al volante. Ma purtroppo Mazda Italia proprio in Croazia ha annunciato che, a causa della normativa euro 6e, in futuro la versione 2.0 sarà disponibile solo in Inghilterra. Mentre la dotazione italiana sarà in vendita fino a esaurimento scorte nel 2024, per la gioia (?) dei collezionisti, soprattutto nell’allestimento top con freni Brembo, sedili Recaro e altre dotazioni come gli ammortizzatori Bilstein.
Gli aggiornamenti per la MX-5 35th Anniversario? Le frecce al Led, infotainment con schermo più grande e supporto wireless Apple Car Play. Quanto agli Adas, ecco la frenata autonoma e sempre nell’allestimento Homura, la nuova modalità di controllo dinamico Dsc-Track, integrata al differenziale con slittamento limitato asimmetrico. Dettagli importanti capaci di dare un’altra accelerata alla progressione di vendita della MX-5: nella prima generazione (1989-1997) 450.000 unità; nella 2ª e nella 3ª 290 e 230.000, nella 4ª sul mercato dal 2016 ha superato le 250.000. Dalle nostre parti, ne circolano 17.238. perché certi muri non cadono mai.