La Mercedes SLS AMG Final Edition

Mercedes SLS AMG Final Edition
350 esemplari per chiudere i giochi

di Nicola Desiderio
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TOKYO - Il canto del cigno anzi del gabbiano. La Mercedes SLS AMG si prepara infatti alla pensione con la versione GT Final Edition presentata in contemporanea ai Saloni di Los Angeles e Tokyo, una serie speciale di 350 esemplari che accompagnerà il modello di punta della maison di Affalterbach fino ai titoli di coda previsti per il prossimo anno.

Sulle ali della storia. In verità la Final Edition riguarderà anche la variante Roadster che, come è noto, non è dotata delle esclusive portiere che si sollevano verso l’alto e che hanno fatto passare alla storia le Mercedes SL degli anni ’50 diventando quasi un marchio di fabbrica di un marchio che di certo non ha bisogno di puntelli per vivere di luce propria. In realtà la SLS dei nostri giorni è molto meno Mercedes di qualsiasi altra Mercedes, nel senso che è la prima auto con la Stella sviluppata dalla AMG, da quello cioè che è il satellite della sportività e delle alte prestazioni per tutti i modelli di Stoccarda. Per coupé e roadster rimangono tuttavia fisse le caratteristiche di base: 2 posti secchi, scocca in alluminio, motore V8 di 6,2 litri posizionato sotto il chilometrico cofano dietro l’assale anteriore e cambio doppia frizione a 7 rapporti in blocco con il differenziale posteriore per avere una distribuzione delle masse da vera sportiva.

Un carbonio tutto da vedere. Il motore è assemblato interamente a mano da un unico addetto nella fabbrica di Affalterbach e ha una potenza di 591 cv a 6.800 giri/min con una coppia di 650 Nm a 4.750 giri/min e pur tuttavia non è la versione più potente della gamma rappresentato invece dalla Electric Drive i cui 4 motori elettrici riescono a sprigionare ben 751 cv e 1.000 Nm complessivi mentre tra le “convenzionali” è la Black Series da 631 cv ad avere i muscoli più sviluppati. Ma la Final Series ha altro per farsi ricordare, a cominciare dall’uso della fibra di carbonio “nuda” che ha un immediato riscontro nel look della vettura. Del leggero composito sono infatti fatti il cofano motore con la presa d’aria centrale, il labbro inferiore dello spoiler anteriore e l’alettoncino posteriore fisso. Tutto concorre ovviamente a migliorare la deportanza della vettura, anche la presa sul cofano che viene così trasformato in un’ala rovesciata, capace di dissipare meglio il calore, ridurre la resistenza aerodinamica e contemporaneamente schiacciare meglio verso il suolo la sportiva tedesca, proprio come sulla Black Series e la GT3 da corsa.

Frecce con un po’ d’argento. E a proposito di nero, altre dosi sono fornite dai cerchi fucinati in lega con razze incrociate con tornitura a specchio che montano, a richiesta senza sovraprezzo, pneumatici Dunlop Sport Maxx Race definiti Cup perché sviluppati espressamente per assicurare alla SLS AMG Final Edition un comportamento gratificante anche in pista. Davanti la misura è di 265/35 R19 e dietro di 295/30 R20. Spiccano le pinze freni rosse, a richiesta con dischi carboceramici. In nero anche le prese laterali e gli elementi trasversali con finitura lucida della grembialatura posteriore. Carbonio anche per gli interni, in particolare per il rivestimento del tunnel centrale dove si trova la targhetta che indica la numerazione progressiva da 1 a 350 mentre per i sedili c’è la pelle Exclusive del catalogo Designo con cucitura a rombi in argento, la stessa tinta delle cinture di sicurezza e che si ritrova sia sui bordini in pelle dei tappetini sia sulla tacca alle ore 12 sulla corona del volante rivestito in Alcantara e la razza inferiore in nero lucido. A richiesta di possono avere in carbonio anche i gusci dei retrovisori, le soglie di ingresso e il rivestimento degli schienali.

Andare forte, ma non solo. Da ipersportiva le prestazioni. La Mercedes SLS AMG GT Final Edition raggiunge 320 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi mentre ce ne vogliono 11,2 per toccare i 200 km/h da fermo, grazie anche al programma Race Start che velocizza l’azione del cambio. Anche il comportamento dell’assetto può essere regolato agendo sugli ammortizzatori a controllo elettronico permettendo così al pilota di fare della vettura una perfetta compagna per andare a passeggio o viaggiare fino a trasformarla in un emozionante giocattolo sui percorsi più guidati. E se il fantastico rombo AMG emesso dal V8 non vi basta, c’è anche il sistema audio Bang&Olufsen. Ancora da decidere il prezzo, ma visto che si tratta di un’edizione numerata, sarà ancora più esclusivo dei 217.402 euro necessari per la versione GT Coupé, ma meno dei 261.241 euro della Black Series. Ma a questi livelli, non sono questi spiccioli da costituire un problema.

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Martedì 26 Novembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 15-12-2013 09:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA