Il Volkswagen Multivan

Multivan di Volkswagen, l’icona dello spazio. L’evoluzione del Bulli: un carico di tecnologia per viaggiare in totale comfort

di Mattia Eccheli
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MONACO DI BAVIERA Prima elettrificato, poi elettrico. L’evoluzione del popolare Bulli, l’icona del segmento dei multivan, è quella che traghetterà il modello di Volkswagen con motori convenzionali nell’era di quelli a zero emissioni. È esteticamente più convincente e tecnologicamente più avanzato. Prima dell’avvento del suo probabile successore a batteria, l’Id. Buzz, il T7 di nuova generazione offre un’aerodinamica migliorata grazie a una cesellatura sull’altezza, scesa di 5 centimetri. Non pochi, soprattutto per chi, in particolare nei paesi dell’Europa meridionale, intende lasciarlo anche nei parcheggi sotterranei, meglio custodi. E non pochi nemmeno pensando al coefficiente di penetrazione, sceso a 0,30 e “certificato” come il migliore della classe dal costruttore malgrado un aumento della larghezza di 37 millimetri.

«È la quadratura del cerchio», sentenzia Albert Kirzinger, responsabile del design, che fatica a trattenere la gioia per l’assegnazione del prestigioso Red Dot, addirittura del “Best of the Best”. Anche tralasciando linee e livrea (rigorosamente bicolor e con un’ampia superficie vetrata), che sono una questione di gusto personale, il Multivan di Volkswagen offre più di tutto. Ad esempio fino a 29 sistemi di assistenza alla guida, incluse le funzioni dell’Iq.Drive Travel Assist che consentono una crociera ad andature fino ai 210 orari in modalità di guida semi automatica. Offerto come veicolo commerciale e anche da diporto, il Bulli che arriva a fine anno sarà a listino in due lunghezze: 497 e 517 centimetri.

Il T6, con il quale l’erede non condivide alcun componente, era più corto di 70 millimetri nella prima declinazione e più lungo di 130 nella seconda. Indipendentemente dalle proporzioni, il passo del T7 è sempre di 3,124 metri. La diversa impostazione del Bulli ha condotto a un contenimento delle emissioni nell’ordine dei 25 g/Co2 per chilometro, pari a circa un litro ogni cento. La maggiore sostenibilità ambientale del multivan è legata anche alle motorizzazioni, non solo convenzionali. Per la prima volta il veicolo – sviluppato sulla piattaforma Mqb del gruppo – verrà commercializzato anche in versione plug-in con una percorrenza in elettrico che supera i 50 chilometri, un’autonomia che rende il T7 ancora più flessibile su strada. La modularità degli interni è basata non soltanto su un pianale completamente piatto, ma anche su una capacità di carico tra i 469 e i 4.000 litri. L’opzione eHybrid, che sarà disponibile fin dal lancio, ha 218 cavalli di potenza frutto dell’accoppiamento del “solito” millequattro turbo benzina da 150 e dell’unità elettrica da 116.

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Lunedì 27 Dicembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 28-12-2021 11:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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