Non deve stupire il fatto che a pensare e a realizzare il fuoristrada elettrico duro e puro Munro Mk1 sia stata una start-up scozzese. Questa azienda - come ribadisce il nome rubato all’alpinismo dove identific le montagne della Scozia oltre i 3.000 metri - conosce ben le difficoltà di mobilità off-road in quella regione, sia ad alta quota che nelle pianure e nelle colline, dove il fango riesce a mettere in difficoltà le più sofisticate 4x4 non professionali. Munro Mk1 è dunque il più accreditato erede in chiave elettrica di generazioni di Land Rover, così come l’Ineos Grenadier lo è nell’ambito di questi off-road tradizionali - cioè con telaio separato e ponti rigidi - ma nella fascia dei modelli con motori termici. In particolare la recente variante pick-up offre un’alternativa a emissioni zero rispetto ai pick-up da lavoro con motore Ice come Ford Ranger e Toyota Hilux.
La variante dell’ Mk1 top di gamma - con carrozzeria chiusa negli allestimenti Utility, Range o Performance oppure nel nuovo pick-up - è dotata di un motore elettrico singolo che invia 375 Cv e 516 Nm attraverso un cambio a due velocità con scatola di rinvio (con riduttore e differenziale bloccabile centrale). Ciò consente di scattare da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi Tutti i Munro Mk1 sono offerti anche con un motore meno potente che produce 295 Cv e che permette di accelerare da 0 a 100 in 7,6 secondi. La batteria top è da 75,2 kWh e può essere ricaricata con colonnine fino a 90 kW, consentendo di passare dal 15 all’80% in 36 minuti. Proposto con prezzi che partono dal corrispettivo di 58mila euro, il Munro Mk1 è appena stato presentato ma gli ordini - prevalentemente da società ed enti - hanno praticamente già assorbito due anni di lavoro nella factory scozzese.