Il nuovo Nissan Qashqai svelato a Londra in anteprima mondiale

Nissan Qashqai, arriva l'erede al trono:
nuovo modello per il re dei Suv compatti

di Giampiero Bottino
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LONDRA - Si alza il velo sulla nuova generazione del Qashqai. Ed è davvero tutto nuovo, il «padre di tutti i crossover» lanciato da Nissan nel 2007 con un successo superiore a ogni più rosea aspettativa: nuovo il look interno ed esterno, nuovi ed evoluti i contenuti tecnologici, nuova la piattaforma CMF (Common modular family) che si presenta alla prova del mercato dopo l'anteprima celebrata al Salone di Francoforte con la concept car che anticipava la futura X-TRail e che entro il 2020 costituirà la base di 11 modelli Renault e 34 Nissan.

L'evento. La scelta della capitale britannica come sede della presentazione statica non è stata certo casuale, perché il nuovo Qashqai esibisce sì un badge giapponese, ma la carta d'identità è britannica. Lo stile è firmato da Nissan Design Europe con sede a Londra, a mettere a punto i contenuti tecnologici è stato il Nissan Technical Centre Europe di Cranfield (in collaborazione con quelli di Barcellona e di Atsugi in Giappone), la produzione continua a essere localizzata a Sunderland, la fabbrica di auto più grande del Regno Unito con capacità annua di 500.000 vetture (oltre a Qashqai, vi nascono anche la Juke, la Note e l'elettrica Leaf). Questo impianto, ripetutamente giudicato il più produttivo al mondo, dal 1986 ha sfornato più di 10 milioni di veicoli, tra cui i 2 milioni di Qashqai che ne testimoniano il clamoroso successo globale.

La filosofia. Un modello fondamentale, chiamato al compito davvero impegnativo di sostituire una leggenda senza farla rimpiangere. A spiegare le linee guida del progetto è intervenuto lo stesso numero uno dell'Alleanza Renault-Nissan Carlos Ghosn: realizzare una vettura che, pur rimanendo inconfondibilmente Qashqai (squadra che vince non si tocca, o almeno non si stravolge), offrisse consistenti miglioramenti sotto tutti gli aspetti, facendo tesoro di osservazioni e suggerimenti che acquistano particolare valore data la vastità della platea di clienti da cui provengono.

Evoluzione. Se per valutare le numerose e interessanti innovazioni che influiscono sul comportamento alla guida bisognerà attendere la presentazione dinamica di gennaio (avvio delle vendite a fine febbraio), possiamo dire che al primo impatto il nuovo Qashqai ci ha dato l'impressione di avallare le promesse di Ghosn: il salto di qualità è evidente. Manca la carica rivoluzionaria della prima generazione, capace di ridisegnare il segmento C imponendo il crossover come alternativa alle più convenzionali berline (rispetto alla «solitudine» iniziale, l'apripista Nissan deve ora confrontarsi con 15 concorrenti), ma emerge una marcata propensione verso contenuti tecnici e qualitativi premium su cui Qashqai, offerto solo a 5 posti dando l'addio alla versione «+2», punta per restare non solo il leader, ma anche il benchmark della categoria.

Lo stile. Basta un'occhiata per percepire il cambiamento: pur nella sostanziale continuità, l'aspetto è diventato più originale e aggressivo. Il disegno della mascherina, le nervature sul cofano, i gruppi ottici vivacizzati dalla losanga delle luci diurne a Led concorrono a definire la personalità del frontale, mentre l'eccellente equilibrio delle proporzioni - fondamentale per soddisfare i gusti della clientela italiana - e le linee filanti rendono più piacevole e sportivo l'aspetto della vettura, che è più lunga (di 5 cm) e più larga (di 2), ma più bassa di 1 cm rispetto alla generazione precedente.

L'interno. Dal punto di vista estetico, la vera rivoluzione si concentra nell'abitacolo, lontano anni luce dal quello spartano e ispirato al mondo Suv della generazione attuale. L'impressione è oggi quella di trovarsi a bordo di un'elegante berlina, ma con i vantaggi tipicamente da crossover della posizione di guida rialzata, dello spazio generoso anche per testa e gambe, del bagagliaio che nella configurazione di partenza ha guadagnato 20 litri, arrivando a quota 430. I sintomi più evidenti del miglioramento si ritrovano nella qualità dei materiali, nell'attenzione ai dettagli, nella cura delle finiture, nella ricchezza della strumentazione vivacizzata dai due display a colori, quello da 7 pollici a centro plancia che consente di gestire le funzioni del nuovo sistema Nissan Connect e quello informativo da 5 pollici inserito nel cruscotto, tra i due classici strumenti principali circolari, e capace di proprorre a rotazione 12 grafici che danno conto di altrettanti funzionalità della vetture.

La tecnologia. Le numerose soluzioni di serie o in opzione spaziano nell'intero range di tecnologie destinate a ritrovarsi sulle future auto a guida automatica, prospettiva al limite della fantascienza alla cui applicazione pratica Nissan crede fermamente. Si tratta di dispositivi in gran parte già conosciuti, ma che non è consueto trovare tutti insieme tra le dotazioni (di serie o opzionali) di un'auto del segmento C. La telecamera perimetrale con visione a 360 gradi è stata nell'occasione arricchita con la funzione di rilevazione e allerta di oggetti in movimento, mentre l'elenco completo spazia dal sistema anti-collisione a scansione radar al rilevamento della stanchezza del conducente, dalla lettura dei segnali stradali al controllo dell'angolo cieco, dal monitoraggio del mantenimento della corsia di marcia agli abbaglianti a gestione automatica, dal sistema di parcheggio automatico al sofisticato controllo del telaio messo a punto sfruttando le esperienze maturate nello sviluppa della supercar sportiva GT-R.

La propulsione. La gamma sarà composta da 4 motori, equamente distribuiti tra benzina e diesel e tutti di ultima generazione. I benzina, entrambi turbo DIG-T, sono l'1.2 da 115 cv sviluppato appositamente per il nuovo Qashqai e l'1.6 da 150 cv, il più potente del lotto che sarà disponibile nel corso dell'estate 2014. Tra i turbodiesel dCi figurano l'1.5 da 110 cv, campione di efficienza con 99 g/km di CO2, e l'evoluto 1.6 da 130 cv, l'unico disponibile in abbinamento con la trazione integrale All-Mode 4x4 i che rappresenta una fetta marginale (il 13% in Italia) delle vendite Qashqai. Nella versione a due ruote motrici, questo propulsore può essere abbinato al nuovo cambio automatico XTronic che a bassi regimi si comporta come un classico variazione continua, mentre quando la guida si fa più sportiva promette sensazione e fluidità degne di un doppia frizione.

L'offerta. Dato il tempo mancante alla commercializzazione, è troppo presto per parlare di prezzi e per definire quali, tra le tante tecnologie disponibili, faranno parte della dotazione di serie dei vari livelli di allestimento. Bernard Loire, amministratore delegato di Nissan Italia, si dice comunque intenzionato a mantenere il posizionamento del Qashqai attuale, limitando al minimo gli eventuali ritocchi dovuti agli equipaggiamenti più ricchi e al miglioramento generale della vettura.

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Sabato 9 Novembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 09-12-2013 04:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA