Opel Mokka

​Opel Mokka, sguardo più sofisticato, intelligenza artificiale e ampia scelta di propulsioni

di Nicola Desiderio
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La Opel Mokka di attuale generazione si rinnova con l’abituale restyling di metà vita di una generazione che, in verità, ha già 5 anni alle spalle visto che fu presentata nel 2020 e ha riscontrato comunque un buon successo, anche in virtù dell’ampia scelta di propulsioni proposta.

E questa caratteristica rimane arricchita da altre come il frontale rivisto seguendo quanto visto sui modelli più recenti, dunque calandra e il Fulmine in nero lucido, la nuova firma luminosa Vizor e fari a matrice di Led ancora più sofisticati. Spariscono le cromature e anche paraurti e cerchi sono stati ridisegnati ottenendo anche una maggiore scorrevolezza aerodinamica senza toccare minimamente le dimensioni. Parliamo infatti di un Suv lungo 4,15 metri, largo 1,79 e altro 1,53. Identiche anche le quote interne con un bagagliaio che va da 350 a 1.105 litri.

Le modifiche di maggiore rilievo riguardano proprio l’abitacolo e in particolare la plancia dove troviamo un numero inferiore di pulsanti, ma non tanto da cedere alle mode attuali del digitale ad ogni costo. La strumentazione è composta da due schermi da 10” pollici con quello centrale rivolto verso il guidatore e il nuovo sistema infotelematico Snapdragon Cockpit Platform di Qualcomm Technologies, più potente, con grafica organizzata per widget e connesso così da essere aggiornabile e avere le mappe per la navigazione in tempo reale.

Altre novità di spicco sono la connessione wireless con dispositivi di qualsiasi tipo, il wi-fi, l’integrazione con ChatGPT e una retrocamera posteriore a 180 gradi che permette una visuale migliore in retromarcia. Il design generale punto in ogni caso alla semplificazione e il volante, con corona rivestita di materiale vegano (ovvero finta pelle) schiacciata sulla parte superiore e inferiore, permette di avere una migliore visibilità e anche la sensazione di avere tra le mani un mezzo più sportivo. Diverse anche le tonalità utilizzate per i pannelli e i materiali di rivestimento con l’obiettivo di dare un’immagine più fresca, ma senza ostentare colori troppo vivaci.

Numerose le opzioni, ma riunite in tre pacchetti (Comfort Pack, Tech Pack Edition, Tech Pack GS) i quali comprendono voci che permettono di completare la vettura per sicurezza, comfort e funzionalità. Si possono anche avere il tetto e anche il cofano a contrasto. In ogni caso, la dotazione di sicurezza può comprendere la frenata automatica d’emergenza, il cruise contro adattivo con stop&go (non per le versioni con cambio manuale), assistenza al mantenimento attivo della corsia e sensore per l’angolo cieco. Sull’elettrica si può avere anche la pompa di calore che dovrebbe migliorare l’efficienza del sistema e dunque l’autonomia effettiva in presenza di climi freddi o caldi.

Sotto il cofano ci sono un 3 cilindri 1.2 turbo da 130 cv con cambio manuale a 6 rapporti e automatico a 8 marce con il quale la Mokka raggiunge 208 km/h e accelera da 0-100 km/h in 8,9 secondi. C’è poi un’unità di pari cilindrata e frazionamento ibridizzata a 48 Volt con cambio automatico doppia frizione a 8 rapporti dalla potenza totale di 136 cv (209 km/h, 0-100 km/h in 8,2 s.) e infine l’elettrico da 115 kW (150 km/h autolimitati, 0-100 km/h in 9 secondi) con batteria da 54 kWh di capacità e ricaricabile a 7 kW in corrente alternata (11 kW opzionale) e a 100 kW in continua per un’autonomia di 403 km.

Dunque spariscono le versioni da 100 cv e la elettrica da 100 kW. Abbiamo comunque guidato le versioni elettrificate, quelle che riceveranno comunque l’attenzione maggiore. La mild-hybrid ha un 3 cilindri che si sente solo po' a bassa velocità o in accelerazione, ma l’accoppiata con l’elettrico da 21 kW e con il cambio doppia frizione funziona, come su altre vetture del gruppo Stellantis che sfruttano lo stesso sistema. L’elasticità e la naturale propensione ad una guida rilassata sono le sue caratteristiche migliori. Non ci pare invece proprio appropriato il sound artificiale che interviene quando si inserisce la modalità di guida Sport. Passa la voglia di utilizzarla.

Apprezzabili invece la silenziosità e la compostezza dell’assetto, anche se lo sterzo non è dotato di sensibilità esemplare e l’ingresso dei sistemi di controllo della trazione e della stabilità appare prudenziale e piuttosto perentorio. L’elettrica è silenziosa, pronta all’acceleratore senza eccessi e permette una guida ancora più fluida e rilassata, ma fa sentire i circa 250 kg di peso in più con un assetto necessariamente più rigido e un’inerzia maggiore che si trasforma in una minore reattività e in una maggiore propensioni ad allargare le curve. In questi frangenti, dà un po’ fastidio alla visuale il montante sinistro, e sulla linea dello sguardo quando si imposta la traiettoria.

La rinnovata Opel Mokka parte da 26.200 euro per la versione in purezza, l’ibrida a 48 Volt parte invece da 29.700 euro e la elettrica da 36.700 euro. Due gli allestimenti (Edition e GS) con la libertà di poter scegliere quale forma di propulsione fa al caso proprio.

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giovedì 20 febbraio 2025 - Ultimo aggiornamento: 17:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA