La nuova Porsche 911 Carrera GT2 RS

Porsche 911 GT2 RS, la Carrera stradale più potente mai realizzata

di Nicola Desiderio
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GOODWOOD - Il numero è sempre quello, ma i numeri sotto il cofano no: non si erano mai visti. È la nuova Porsche 911 GT2 RS, presentata in occasione del Festival of Speed a Goodwood, nel Regno Unito, e che, con 700 cavalli, è la 911 più potente mai prodotta, per di più rigorosamente a trazione posteriore.

Le turbine variabili della Turbo. Sviluppata con il contributo di Walter Rohrl e di Mark Webber, che appaiono nel video di presentazione della vettura girato al Paul Ricard, la 911 GT2 RS ha lo stesso motore della Turbo S da 580 cv, ma modificato per trovare altri 120 cv. I veterinari di Zuffenhausen – che di Cavalline e cavalli se ne intendono – hanno rivisto il 6 cilindri boxer da 3,8 litri a iniezione diretta e doppio turbocompressore con turbina a geometria variabile, un’esclusiva per i motori a benzina che Porsche centellina solo sulla già citata Turbo, e sul 4 cilindri 2.5 da 350 cv delle 718 Cayman e Boxster in versione S.
 

Scarico di titanio. Proprio l’impianto di aspirazione è stato il primo paziente adottando turbocompressore più grandi, in grado di sviluppare una sovrappressione maggiore, e intercooler di dimensioni maggiori ai quali è stato applicato un sistema di raffreddamento supplementare che provvede a nebulizzare acqua sulla superfice radiante in caso di temperature di funzionamento particolarmente elevate. Anche il cambio PDK doppia frizione a 7 rapporti è stato modificato così come lo scarico, adottandone uno in titanio sviluppato specificatamente, capace di produrre un sound intenso e di diminuire il peso di 7 kg.

La potenza della leggerezza. A questo proposito, la GT2 RS pesa 1.470 kg a serbatoio pieno che, a conti fatti, vuol dire un rapporto peso/potenza di 2,1 kg/cv. Per raggiungere questo risultato, il tetto è in magnesio mentre i passaruota anteriori, le prese di raffreddamento nei passaruota, la parte superiore degli specchi retrovisori esterni, le aperture di ventilazione laterali posteriori e gli elementi della parte posteriore sono in materiale sintetico rinforzato con fibra di carbonio così come il cofano anteriore e molte parti dell’abitacolo che è unvero trionfo di Alcantara rosso e pelle nera. Per gli incontentabili, c’è anche il pacchetto Weissach – dove c’è il centro di ricerca e sviluppo di Porsche – che riduce il peso di altri 30 kg grazie al carbonio utilizzato a vista per il tetto, percorsi da una fascia in tinta con il resto della carrozzeria, gli stabilizzatori e i tiranti di collegamento tra scocca e sospensioni, oltre ai cerchi in magnesio.
 

 

La corsa alle corse. A questo proposito è stato messo a punto un assetto specifico con pneumatici “monstre” (anteriori 265/35 ZR20 e posteriori 325/30 ZR21) del tipo UHP (Ultra High Performance) montati su cerchi in magnesio a bloccaggio monodado, votati all’utilizzo prevalentemente pistaiolo e dotato di ammortizzatori a controllo elettronico e un’aerodinamica votata all’aderenza come dimostrano le grandi prese d’aria anteriori e posteriori dietro il lunotto, i grossi sfoghi sui passaruota anteriori e il grande alettone posteriore che assomiglia a quello delle 911 che corrono nei vari campionati GT. Ovviamente, l’impianto frenante è il meglio del meglio e ha i dischi carboceramici. Il risultato è un’auto dotata di 700 cv e una coppia di 750 Nm, capace di raggiungere 340 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in soli 2,8 secondi, una prestazione sbalorditiva per un’auto con trazione a sole due ruote motrici.

Amica del cronometro. Ma non sono solo queste le chicche della Porsche 911 più potente della storia e senza dubbio quella più vicina alle versioni da corsa. Con il pacchetto Chrono, il sistema infotelematico PCM ha l’indicatore delle performance, la capacità di visualizzare il cronometro sulla strumentazione e di prendere i tempi sul giro passandoli poi all’app per lo smartphone. Per chi acquista la GT2 RS c’è anche un cronografo da polso messo a punto da Porsche Design in collaborazione con Porsche Motorsport per 3 anni. Ha la cassa in titanio, il quadrante in fibra di carbonio con la grafica della strumentazione della vettura, calibro 01.200, la certificazione C.O.S.C. e la funzione flyback grazie alla quale con un solo pulsante si avvia il cronometro, si ferma e si azzera. Altre particolarità sono il rotore di carica in tungsteno che riproduce i cerchi ruota. L’orologio, così come l’orologio, vengono prodotti su misura per il cliente e consegnati insieme.

I numeri che ancora mancano. Manca ancora qualche numero. Il prezzo, prima di tutto: la 911 Porsche GT2 RS costa 293.732 euro. Roba da ricchi, oltre che da veri piloti. L’altro è il tempo che questo mostro riuscirà a strappare sul vecchio Nurburgring. Nel mirino ci sono il 7’12”7 stabilito dalla 911 GT3 lo scorso 4 maggio che, giusto per ricordarlo, ha 200 cv in meno ed un assetto meno estremo. La precedente GT2 RS 997 aveva fatto segnare 7’18” con 80 cv in meno. L’obiettivo minimo potrebbe essere il 7’08”7 stabilito dalla Nissan GT-R Nismo, dopo di ché si entrerebbe nel regno esclusivo delle “under seven” dove solo due Porsche sostano: la 956 Gruppo C da corsa di Stefan Bellof che detiene il record assoluto con 6’11’13 e la stradale 918 Spyder tempo (6’57”).

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Domenica 2 Luglio 2017 - Ultimo aggiornamento: 19-09-2017 18:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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