La nuova Seat Leon

Seat Leon, un pieno di tecnologia dalla Ateca per la best seller

di Mattia Eccheli
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BARCELLONA – Leon che si vende, non si cambia. La Seat più commercializzata del momento è stata rinnovata: “Ma non è una rivoluzione”, precisa Matthias Rabe, responsabile di Ricerca e Sviluppo e vice presidente del costruttore spagnolo guidato dall'italiano Luca de Meo. “È una storia che continua”, aggiunge, ma con tanta tecnologia in più mutuata per lo più della nuova Ateca (già 30.000 ordini). Ad esempio per l'assistenza alla guida o per la sicurezza e, inevitabilmente, anche per la connettività.

È una storia che continua (e una nuova comincia: nel 2019, anticipa Rabe, arriverà il primo di una serie di modelli elettrici) con un nuovo motore ed un allestimento inedito, almeno per il modello, visto che la proposta alto di gamma Xcellence aveva già debuttato sul primo suv spagnolo. Fino a qualche mese fa, Seat aveva trasferito sulla gamma le soluzioni adottate con successo su Leon, mentre adesso il nuovo punto di riferimento è Ateca. Almeno fino a quanto arriverà il suv compatto Arona, annunciato “intelligente”.

La quarta generazione di Leon ha una griglia più importante: è più grande di 40 millimetri e ne è stata rafforzata la personalità con una più spiccata tridimensionalità. Poi ci sono nuovi proiettori Full Led che illuminano il 50% in più degli altri. Le dimensioni sono rimaste invariate: la familiare misura 4,55 metri di lunghezza e la 5 porte 4,28 (la tre porte non è stata fatta vedere). L'abitacolo è stato migliorato con un “upgrade dei materiali”, oltre che con uno schermo da 8 pollici ed un quadro strumenti interamente digitale (probabilmente ispirato a quello di Audi), il cui debutto è previsto tuttavia solo per la fine del prossimo anno.

Il prezzo, fanno sapere da Barcellona, è fra le cose che non cambieranno: “Sarà sostanzialmente identico”, dice Lucasa Casanovas, il responsabile marketing di prodotto. Ma con equipaggiamenti più ricchi per almeno 300-500 euro con l'obiettivo di rendere la nuova Leon ancora più competitiva. Il modello sarà disponibile nelle consuete tre varianti di carrozzeria - 3 porte, 5 porte e ST, station wagon – e in cinque allestimenti (Reference, Style, FR, Xcellene e Cupra, che però arriverà più in là). Più silenziosa, anche grazie ad un nuovo parabrezza, Leon disporrà di tre nuove tinte esterne: il rosso Desire, il viola Boheme ed il blu Mistery.

La gamma di motori è vasta, come si conviene ad una macchina di volumi, ed include unità a benzina, a gasolio ed una versione a doppia alimentazione TGI a metano (1.4 litri da 110 cavalli). La novità è rappresentata dall'adozione della declinazione da 115 cavalli del turbodiesel da 1.6 litri, che completa l'offerta verso l'alto, visto che l'altra unità è da 90. Il TDI da 2.0 litri è disponibile anche a trazione integrale con 150 e con 184 cavalli. I benzina sono i TSI da 1.2 litri da 85 cavalli, da 1.0 litri da 115, da 1.4 da 125 e 150 e da 1.8 da 180. A Verona verrà poi deciso quali propulsori importare in Italia, dove la nuova Seat Leon debutterà nel gennaio del 2017, in contemporanea con tutti i mercati europei.

La potenziale dotazione tecnologica comprende Traffic Jam Assist, Lane Assist, Adaptive Cruise Control, riconoscimento dei segnali stradali e assistenza alla frenata di emergenza, solo per citarne alcuni. Connettività ed intrattenimento ruotano attorno al Seat Full Link, che assieme al MirrorLink consente di non abbandonare mai la realtà virtuale, ed al Media System Plus. Per assicurare che nessuna funzione venga persa, su Leon potrà venire installato sia la Connectiviy Box per la ricarica dello smartphone via wireless ed un amplificatore del segnale Gsm.
 

 

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Giovedì 20 Ottobre 2016 - Ultimo aggiornamento: 19:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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