Subaru, il sesto capitolo della Forester alza ancora l'asticella. Dinamica di guida evoluta e maggiore silenziosità di marcia
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Per Subaru aggiornare un suo modello, soprattutto se è di grande di successo come è la Forester, è sempre un'operazione certosina. Questo perché occorre superare livelli di funzionalità e prestazioni che sono già elevati. E perché - com'è insito nel Dna di questo brand, forse unico nel panorama mondiale - ogni auto deve rimanere sempre e comunque una Subaru con tutte le prerogative legate alla trazione integrale simmetrica permanente e al motore a cilindri contrapposti, il 'boxer'. Forte di oltre 5 milioni di unità vendute in tutto il mondo negli ultimi 27 anni, cioè dal lancio avvenuto nel 1997, Forester si affaccia dunque nel combattuto segmento dei C suv conservando - come sottolinea l'azienda - la «capacità di andare ovunque e in qualsiasi momento» usufruendo di una riprogettazione che offre «un pacchetto più maturo, sofisticato e raffinato». In particolare - come è stato possibile verificare su un'articolata pista on-road e off-road alle porte di Berlino - la Subaru Global Platform (SGP) di Forester è stata ulteriormente ottimizzata tramite l'adozione di una struttura interna che comprende il telaio e una utilizzazione più ampia, nelle fasi di assemblaggio, di adesivo strutturale.
Se a questo si aggiunge la maggiore rigidità dei punti di fissaggio delle sospensioni e una rigidità torsionale del telaio aumentata del 10% rispetto al modello precedente, Forester 2025 mette a disposizione del pilota un corpo vettura più rigido e più leggero, qualità che si traducono - su tutti i fondi e in tutte le condizioni - in una migliore dinamica di guida. Si percepisce anche la presenza di uno sterzo che lavora davvero meglio, in quanto beneficia di una servoassistenza elettrica a doppio pignone di nuova generazione e della messa a punto ottimizzata dell'EPS. Il risultato (enfatizzato anche dalla nuova gommatura) è quello di una sensazione di sterzata diretta e naturale senza ritardi di risposta, ma anche di una tendenza al sottosterzo praticamente assente. Nei passaggi fuoristrada, compresi quelli più impegnativi, si apprezza la presenza di serie della modalità X-Mode a doppia funzione che comprende l'assistenza del motore anche in retromarcia, e l'Hill Descent Control che massimizza il controllo e la trazione su superfici scivolose o pendenze ripide. Questo 'pacchetto' di regolazioni del funzionamento in off-road offre flessibilità totale in una gamma ancora più ampia di guida su percorsi 'difficili', questo anche grazie all'altezza libera da terra (leader della categoria) di 220 mm.
Se invece si guida su strade asfaltate che permettono di chiedere al motore e-Boxer mild-hybrid a iniezione diretta la grinta di cui è capace - 150 Cv e 194 Nm di coppia massima - si apprezza nella nuova generazione di Forester il lavoro fatto per ridurre la rumorosità di funzionamento - in primis del cambio Lineartronic - e quella di rotolamento. Il salto di qualità dello sterzo, la silenziosità in abitacolo e, quando serve, la nuova migliorata sensibilità del pedale del freno rendono Forester una compagna di viaggio ideale, con piacevoli sorprese al momento di fare il pieno. Se si resta infatti nelle velocità 'Codice' il sistema mild-hybrid mette a frutto tutta la sua capacità non solo di assistere il Boxer, riducendo il carico sul motore termico, ma anche di assicurare (è il caso della partenza da fermo) anche una marcia 100% elettrica. Ciò si traduce in un consumo inferiore dell'11% rispetto alla vecchia motorizzazione benzina, naturalmente fuori dalla città e su strada asfaltata.