Una bellissima auto d'epoca

Roma mette al bando le auto d’epoca, la protesta dell'Asi contro un provvedimento unico

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Addìo alle auto d’epoca nella Capitale: con una apposita ordinanza del Sindaco Gualtieri, Roma ha messo al bando per sempre le auto d’epoca, con divieto assoluto di circolare in tutto il Comune. Una sentenza che di fatto non ha raccolto l’appello dell’Asi - ’Automotoclub Storico Italiano – che riunisce oltre 150.000 soci – e gli appelli al presidente Mattarella, ad introdurre una deroga di tutela come quelle già attuate in Piemonte, Lombardia e nei Comuni di Milano, Torino e Genova. Da qui l’ultimo tentativo dell’Asi, dei registri Nazionali Alfa Romeo, FIAT e Lancia e di tutti gli enti certificatori di veicoli storici previsti dall’Art. 60 del Codice della strada, che hanno scritto una lettera aperta al Sindaco Gualtieri, alla Giunta, ai consiglieri di Roma capitale per richiamare l’attenzione alla tutela del motorismo storico che è un asset importantissimo di sviluppo del paese, con una richiesta di deroga alla circolazione serale e nei giorni festivi.

Va evidenziato che attualmente l’off-limits di Roma riguarda la nuova fascia verde della capitale che si estende quasi fino al raccordo anulare, la più grande d’Europa e non fa distinzione fra le rare auto storiche, certificate a norma di legge, e le normali vetture vecchie, anche se le auto d’epoca certificate a Roma sono appena 9.945 su un totale di oltre 4 milioni di veicoli, ed hanno una incidenza dello 0,25% sul totale ed annualmente percorrono lo 0,014% dei chilometri percorsi dai veicoli d’uso quotidiano. Dal 28 febbraio scorso, dunque, le vetture storiche sono classificate come ‘rottami’, al pari degli autoveicoli benzina fino a Euro 2 o a gasolio fino a Euro 3. Senza alcuna considerazione per le auto che hanno fatto la dolce vita di via Veneto o i piccoli e amatissimi “cinquini”.

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Martedì 7 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 18:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA