Sicuramente è un’auto molto speciale. Per svariati motivi. Un brand che si alimenta di innovazione come Audi la considera l’anello di congiunzione fra il prima e il dopo. Fra la nuova e le vecchia mobilità. La e-tron, infatti, è stato il modello d’esordio di Ingolstadt fra i gioielli “zero emission” e lo ha fatto con un certo anticipo rispetto ai costruttori tradizionali che si trovarono tutti di fronte all’Everest di dover ripensare completamente se stessi in poco più di un decennio. Il Suv arrivò sul mercato nel 2018, ma già l’anno precedente mostrò le sue innovative doti facendosi provare in allestimento pre serie camuffato nel lontano deserto della Namibia. In più, la e-tron sfoggiava una chicca che la rende ancora oggi quasi unica: ha una piattaforma che produce la versione con tre propulsori elettrici in grado di fornire un “torque vectoring” completamente ad elettroni.
Un modo di affrontare la strada con un’angolazione tutta nuova, sconosciuta ai vecchi modelli termici che, avendo una sola power unit, utilizzavano l’elettronica per controllare marchingegni meccanici. Ora, dopo più di quattro anni, arriva il nuovo modello dal Suv capostipite ed i Quattro Anelli intervengono in profondità. Per prima cosa viene dato un nome al veicolo così da inserirlo meglio all’interno della gamma a batterie, solo e-tron non poteva più bastare. La seconda generazione è senza dubbio un Suv, quindi Q, e il numero 8 come dimensionamento visto che è lungo qualche centimetro meno di 5 metri (4.195 mm). Per il resto la Q8 e-tron migliora in modo sensibile in tutti i campi, con percentuali che in alcuni casi si avvicinano al 50% rispetto al precedente modello. La vettura bavarese è più sportiva, efficiente e vanta un’autonomia decisamente superiore. L’offerta del modello, invece, ricalca il precedente listino che è stato particolarmente apprezzato.
La Q8 e-tron è disponibile in due tipologie di carrozzeria (Suv e Sportback), con tre livelli di potenza (340, 408 e 503 cavalli) e due batterie di diversa densità (95 e 114 kWh con potenza di ricarica fino a 170 kW). Si parte dalla Q8 50 e-tron che costa 80 mila euro (2.300 euro in più per la Sportback) per passare ai 90 mila della Q8 55 e-tron (stessa differenza per la coupé). Tutte le versioni hanno il doppio motore, uno per asse, quindi dispongono della versione “quattro” immancabile per la Casa. La 50, la prima, offre 340 cavalli, ed un accumulatore da 95 kWh, ben di più dei 71 kWh della precedente. Aumenta anche la potenza di ricarica, passata alle colonnine HPC da 120 a 150 kW. La 55, invece, di kWh ne ha 114, 19 in più del vecchio modello. In questo caso la potenza di ricarica aumenta di 20 kW, passando da 150 a 170 kWh.
Per la Q8 50 l’autonomia sfiora i 500 chilometri, mentre la 55 supera addirittura i 600 nella varante Sportback più aerodinamica (la distanza percorsa con un pieno sale di quasi 150 km). La 50 e la 55 hanno la velocità massima autolimitata a 200 km/h. Della versione S, quella con tre power unit non si conosce ancora il prezzo visto che arriverà in primavera, ma la velocità è limitata a 210 km/h, ma la spinta garantita un’accelerazione molto più esuberante, grazie al motore anteriore da 169 cavalli ed ai due posteriori indipendenti da 133 cv ciascuno per un totale di 503. Questa variante ha un comportamento stradale talmente raffinato che ha lanciato ai tecnici dell’Audi la sfida di adeguare in alto anche le altre variabili che incidono sul comportamento dinamico.
Miglioramenti di sostanza dei quali usufruisce anche il resto della gamma. Affinamenti sostanziali hanno ricevuto sia lo sterzo che le sospensioni. Quelle della Q8 e-tron sono elettroniche pneumatiche adattative e consentono una variazione dell’assetto di 76 mm nelle varie condizioni di marcia. La taratura più sofisticata del rollio e beccheggio insieme ad una messa a punto diversa degli ammortizzatori è coadiuvata da un Esc a quattro stadi. Tutto ciò insieme ad uno sterzo con una servoassistenza e una demoltiplicazione variabile più diretta rispetto al passato.
Progressi non indifferenti dal punto di vista aerodinamico: il cx scende da 0,26 a 0,24 sulla Sportback e da 0,28 a 0,27 sulla Suv. Tutto un altro mondo il viaggio notturno grazie ai proiettori Audi LED Digital Matrix evoluti. Molto più semplice provarli che illustrare i vantaggio rispetto ai gruppi ottici di qualche anno fa, quando il fascio di luce veniva cambiato da una manovra manuale. In sintesi la visibilità è sempre massima, qualsiasi siano le condizioni ambientali e di traffico e l’auto riesce ad anticipare le manovre di chi si trova al volante.