L'Audi Q RS e-tron durante i test nel deserto del Marocco

Audi, una sfida da favola: affrontare le insidie della Dakar con un fuoristrada a trazione solo elettrica

di Giorgio Ursicino
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Un’impresa alla Audi. Un’avventura come si deve. Chi vive almeno da mezzo secolo all’avanguardia della tecnica non riesce ad accontentarsi nemmeno delle sfide più appassionanti. Oltre a vincere, è abituato a lasciare un segno profondo nella storia dell’auto. Indelebile. Come quello firmato a Le Mans, dove tra poche ore scatterà la ottantanovesima edizione della mitica 24 Ore, o nei rally in cui la “quattro” scatenò uno tsunami che cambiò il volto della specialità. In tutte e due le occasioni c’era sempre una “miscela perfetta”. Un’alchimia dove lo spirito sportivo, la competitività e il coraggio di piloti-eroi si uniscono alla fantasia dei progettisti determinati a spingere in avanti tutta la mobilità. Per questo non è scoppiato l’amore vero fra l’azienda bavarese e la Formula E. I Quattro Anelli di Ingolstadt sono stati fra i primi a credere nell’elettrificazione e si sono impegnati nelle corse delle monoposto a batterie.

Man mano che passava il tempo, però, i vertici del marchio si sono resi conto che la divisione Motorsport non era “felice”. Sono arrivate vittorie a raffica e il brand ha conquistato anche il Campionato, ma gli uomini avevano il muso lungo. Il Dna Audi prevede le grandi scelte, di percorrere strade inedite. Di sperimentare per diventare migliori. Tutte attività in FE limitate per attrarre più concorrenti ed evitare di far lievitare i costi. Così, l’Audi ha salutato e ringraziato ed ha individuato una sfida diversa che ha così tante incognite da far venire la pelle d’oca. Ma solo così può aprire un’era, dipingere un’epopea, come quella delle gare di durata o del festival dei controsterzi, dove c’è stato un prima e un dopo la parentesi Audi durante la quale nulla è più rimasto come prima. Adesso ancora una volta, il foglio è bianco, si cerca di trionfare in una specialità sconosciuta ad Audi, dove la componente umana è fortissima e quella tecnica non vieta i salti nel vuoto.

Udite, udite, in Baviera hanno deciso di sfidare l’ignoto e di puntare a vincere la corsa più lunga e massacrante del mondo, tutta in fuoristrada, con un astronave al 100% a trazione elettrica. Se non avessero un coraggio infinito e una fiducia totale nei proprio mezzi, al team tremerebbero i polsi. Ma la mobilità elettrica non è pulita e “delicata”? Non ha tanti pregi, ma il tallone d’Achille dell’autonomia? Rovesciando i concetti base si fa la storia. Dopo aver ingaggiato il dream team dei sogni con i due “sessantenni” più vincenti e determinati dell’automobilismo mondiale, Audi ha messo il suo mostro con le ruote in terra illustrandone le caratteristiche tecniche. La realtà supera la fantasia: nessuno avrebbe mai immaginato a correre con un bolide del genere. Ma ormai il dato è tratto ed a gennaio assisteremo all’eroica impresa.

L’Audi sarà impegnata più che contro i rivali contro se stessa e se la belva funzionerà si apriranno nuovi orizzonti e la RS Q e-tron, o varrà vietata, o sarà l’apripista di un nuovo corso. Nel motorsport le capacità di Ingolstadt sono note e in molti credono nel risultato. RS Q e-tron ha mosso i primi passi al Competence Centre di Audi Motorsport che si trova a Neuburg an der Donau ma entro la fine dell’anno prenderà parte ad alcuni rally-raid per trovare la forma migliore. Il prototipo è senz’altro avveniristico, quanto di più innovativo schierato ai nastri di partenza. Due propulsori, uno per asse, trazione integrale con ruote gigantesche ed escursione delle sospensioni da far paura. Difficile immaginare dove una bestia del genere si trovi più a suo agio, sulle dune di sabbia finissima o sugli sterrati di roccia veloci.

La parte più rivoluzionaria e affascinante è la powertrain, completamente elettrica con range extender. Le due unità che assicurano la trazione derivano ognuna dal propulsore della FE07 che ha appena concluso il Mondiale. La potenza di ciascuna è di circa 340 cv per un totale di 680 cv. L’accumulare, realizzato in collaborazione di un fornitore specializzato, pesa 370 kg ed ha una capacità di 50 kWh. Viene costantemente rifornito attraverso un terzo motore elettrico della stessa provenienza utilizzato come generatore innescato da un 4 cilindri 2 litri turbo utilizzato dalle vetture del DTM. La RS Q e-tron può percorrere oltre 800 km senza rifornirsi e, oltre alla potenza generosa, garantisce i vantaggi delle motorizzazione elettrica nel fuoristrada. La coppia è immediatamente tutta disponibile per trarsi d’impaccio dalle situazioni più difficili e può essere modulata in modo precisissimo senza il rischio che il motore si spenga. L’efficienza della catena cinematica è mostruosa, superiore al 97%. Quello su cui i tecnici lavoreranno è la gestione dell’energia, un banco di prova impegnativo e affascinante.

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Giovedì 2 Dicembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 22-12-2021 15:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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