• condividi il post
MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
La BMW iX3 elettrica

Bmw iX3, libertà di scelta: il nuovo Sav premium disponibile con motore elettrico, plug-in, mild hybrid, benzina e diesel

di Giorgio Ursicino

Power of Choice, la scelta vincente. Al massimo fra una quindicina d’anni, non potremo più scegliere il propulsore delle nostre auto. A quell’epoca avrà definitivamente vinto il migliore e sarà, senza ombra di dubbio, quello elettrico. Difficile che possa andare diversamente. Emissioni zero, rumore nullo e performance inarrivabili, disponibili sempre in tempo reale. In più, sarà quasi dimenticata la manutenzione. Sia che preferiremo l’alimentazione a batterie o quella a idrogeno, sempre un motore ad induzione sarà e le vecchie unità a combustione andranno definitivamente in pensione, ripudiate prima dalla svolta energetica e poi dalla società “carbon free”. Per uno scenario del genere, però, bisogna ancora aspettare. Serve che il cambiamento maturi.

L’autonomia sta crescendo a ritmi vertiginosi, il tempo di ricarica diminuisce altrettanto rapidamente. Ed anche i costi delle batterie sono in caduta libera: presto le vetture ecologiche costeranno meno di quelle con il vecchio tubo di scarico. Però c’è un problema: il rifornimento. Le colonnine, ammettiamolo, sono ancora scarse. Chi ha fretta si può trovare meglio con il classico carburante ad idrocarburi che, con un rapido pit stop di pochi minuti, offre oltre mille chilometri di percorrenza. Senza cavi e senza prese. Bmw ha sposato con entusiasmo la svolta energetica. Forse ci pensava già nel 1972 quando alle Olimpiadi casalinghe di Monaco sfrecciavano due 1602 zero emission. Che la casa dell’Elica faccia sul serio in campo ambientale, lo confermano i dati di vendita: lo scorso anno in Europa le consegne delle vetture altamente elettrificate del brand bavarese hanno navigato a doppia cifra sul totale, almeno una volta e mezza la media del mercato.

Una performance che ha garantito la leadership assoluta in questa speciale graduatoria. Ma la filosofia del marchio non prevede solo l’innovazione assoluta, è importante anche soddisfare le esigenze di ognuno degli oltre due milioni di clienti che ogni anno scelgono il mondo premium Bmw. E la mobilità a batterie non può essere ancora adatta a tutti. Ecco l’approccio “Power of Choice”: ad ognuno il cuore che ritiene più adatto, tutti all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Elettrico sì, ma anche plug-in, mild hybrid, benzina e diesel, almeno fino a quando le circostanze lo consentiranno. Questa visione attualissima trova la sua massima interpretazione nella nuova X3 lanciata in piena pandemia.

Presto l’azienda inizierà le vendite anche di modelli esclusivamente elettrici, come la i4 e la iX (quasi certamente proposte anche nella sportivissima versione M). Il nuovo Suv (ops, Sav come dicono a Monaco), invece, si può avere con tutte le motorizzazioni. La storia di successi della famiglia X è un’espressione di come intenda la globalità il Gruppo bavarese. Sapete qual’è il principale esportatore di auto dagli Stati Uniti? La General Motors, la Ford o forse la Jeep. Niente affatto. Nel 2020, per la settima volta consecutiva, è stata la Bmw che, dall’impianto di Spartanburg in Sud Carolina, ha spedito fuori dal paese verso 125 mercati 218.820 Serie X per un valore che ha sfiorato i 9 miliardi di dollari.

Un quarto (23,3%) è salpato dal porto di Charleston verso la Via della Seta. L’impianto, dove lavorano 11 mila dipendenti per una capacità produttiva di 450 mila esemplari l’anno, tutti con fatturato elevato, nel secondo semestre dell’anno funestato dal virus ha stabilito il record sfornando 218 mila unità. Escluso le “piccole” X1 e X2, tutte le X nascono in Usa (nel 2020 sono state quasi 50 mila le sole plug-in). Quest’anno, però, potrebbero essere un po’ meno. Integrando la nuova X3 nel network industriale globale, è stato deciso di produrre la nuova iX3 a batterie in esclusiva nello stabilimento di Shenyang in Cina, gestito in collaborazione con la Brilliance. Se si esclude la pionieristica i3 (2013) ancora considerata un punto di riferimento, la iX3 è la prima Bmw elettrica di una lunga serie che presto vedrà la i4, la iX, la Serie 5, l’ammiraglia Serie 7 e la “piccola” X1.

La Bmw introduce la tecnologia eDrive di quinta generazione che, anche grazie ad un elettronica molto sofisticata, consente di massimizzare l’efficienza. Il motore è privo di magneti in modo da non utilizzare le terre rare. La densità di potenza di questo propulsore è il 30% superiore a quella degli altri motori del gruppo Bmw e raggiunge un’efficienza del 93% contro meno del 40% dei motori termici. Il consumo nel ciclo Wltp è di 19,5-18,5 kWh/100km con emissioni di CO2 uguali a 0, la potenza è di 210 kW (286 cv), la coppia di 400 Nm, l’accelerazione 0-100 in 6,8”, la velocità autolimitata a 180 km/h.

La batteria ha 188 celle con eccellente densità gravimetrica (20% in più delle precedenti), la capacità dell’accumulatore è di 80 kW che consente di percorrere 459 km (sempre secondo il più severe standard Wltp). La batteria a 400 V è ricaricabile a 11 kW in corrente alternata, sia monofase che trifase. In corrente continua, invece, nei punti di ricarica rapida, si può arrivare a 150 kW che consentono di arrivare da 0 a l’80% della piena capacità in soli 34 minuti e di rifornire 100 km di percorrenza (Wltp) in soli 10 minuti.

  • condividi l'articolo
Mercoledì 10 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 15-03-2021 18:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti