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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
E-Prix all'Eur, Roma punta ad essere la capitale mondiale della mobilità sostenibile

E-Prix all'Eur, Roma punta ad essere la capitale mondiale della mobilità sostenibile

di Giorgio Ursicino

L’Eur si dà gli ultimi ritocchi, domani alle 16 scatterà il primo atto dell’E-Prix di Roma. Uno show che verrà bissato domenica alle 13 con “gara 2”, una doppietta magica che il Campionato delle monoposto elettriche, da quest’anno diventato Mondiale, riserva ai palcoscenici più prestigiosi. E non può esserci ambientazione migliore della primavera romana sul circuito salotto non lontano da dove, oltre duemila anni fa, splendeva una delle prime civiltà della storia. Per l’E-Prix della Capitale è la terza edizione. Dopo lo spettacolo del 2018 e 2019, l’anno scorso l’evento si è dovuto arrendere al lockdown conseguenza di una delle peggiori pandemie. Ma tutti i protagonisti di un impegno che ha una scadenza a lungo termine fremevano per tornare a sfrecciare sui vialoni di un tracciato considerato all’unanimità il «più bello del calendario».

E tutti, dall’amministrazione agli organizzatori, si sono dati da fare per mettere in piedi il circo quando il virus è ancora in circolazione e il pubblico sarà costretto a rimanere a casa. La pista è cambiata, è ancora più bella. Segue la tendenza in atto della Formula E di avvicinarsi di più ai tracciati tradizionali indispensabili per accogliere i bolidi della Gen3. Gioielli altamente prestazionali sempre più simili alle categorie termiche con batterie in grado di fare anche i pit stop. Le modifiche sono molte, la velocità e le emozioni aumenteranno. L’anello è stato allungato di oltre mezzo chilometro ed ora supera i tre. Le curve, invece, sono diminuite, da 21 a 19. Le monoposto ora sfrecceranno anche nei pressi del Colosseo Quadrato, per non avere dubbi che si corre a Caput Mundi.

Il tour approda in Italia dopo la doppia fermata in Arabia Saudita e tutti scalpitano per lasciare il segno. Impossibile individuare un favorito in un serie dove le vetture sono molto simili e i distacchi infinitesimali. Una corrida che vede al via ben 13 vincitori di un E-Prix su 24 piloti dello schieramento e, a differenza della Formula 1, ci sono almeno una decina di driver che partono con l’obiettivo di arrampicarsi sul gradino più alto del podio. Un occhio particolare bisognerà buttarlo sugli amici del giaguaro. La Jaguar si presenta a l’Eur in testa alla classifica e, guarda caso, i suoi piloti sono quelli che hanno dominato le due precedenti edizioni dalla gara ecologica romana: Sam Bird e Mitch Evans. In testa alla classifica Piloti c’è invece Nyck De Vries, il giovane pilota della Mercedes a batterie che ha dominato la prima gara di Diriyah.

In agguato la coppia della DS, Da Costa-Vergne, dominatrice delle ultime tre stagioni che porta all’esordio una nuova powertrain elettrica e i campioni della serie Di Grassi con l’Audi e Buemi con la Nissan, team guidato dall’italiano Tommaso Volpe. Ancora a caccia della prima vittoria zero emission il re di Le Mans Lotterer che guida una Porsche. La sindaca Virginia Raggi è orgogliosa, come al solito, della manifestazione e lo ha esternato alla presentazione. «Quando ci è stata proposta la Formula E abbiamo visto il futuro che atterrava. Una gara spettacolare, completamente elettrica, nel cuore di una città millenaria. Abbiamo raggiunto due milioni di corse in bici e monopattini elettrici. Stiamo allestendo piste dedicate, dando la possibilità ai cittadini di scegliere come muoversi.

Un evento come la Formula E mostra tutte le potenzialità di questa tecnologia. Abbiamo anche pensato alla realizzazione di un quartiere interamente sostenibile», ha concluso la prima cittadina parlando della possibilità di ospitare Expo 2030. L’inventore della FE Alejandro Agag ha mandato un messaggio di ottimismo: «Il mondo è fermo ed è un miracolo stare qui. Questa stagione è una corsa ad ostacoli. Non tutte le città fanno uno sforzo del genere, è una dimostrazione che la pandemia si può vincere e fare questa gara è un segno positivo».

Il numero uno del motorsport italiano, Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Aci e vicepresidente della Fia, ha concluso: «E come elettricità, E come emozione ma, soprattutto, E come evoluzione. La Formula E è una realtà viva e vitale, una realtà significativa nello sviluppo dell’automobilismo sportivo, del quale incarna l’evoluzione. Il futuro del motorsport passa dall’elettrico e anche quello delle nostre auto, visto che le gare da sempre rappresentano il più straordinario laboratorio di ricerca e innovazione. Grazie alla forte spinta evolutiva impressa dalla Formula E, un domani che è già il presente: sempre più eco-sostenibile, sempre più efficiente, sempre più sicuro».

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Venerdì 9 Aprile 2021 - Ultimo aggiornamento: 11-04-2021 15:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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2021-04-09 13:20:49
per decenni abbiamo resistito al progetto folle della formula 1 all'Eur, con la formula E ci sono riusciti. Un intero quadrante della città è bloccato dall'evento con punte di inquinamento da traffico che prima non si conoscevano, senza contare l'inquinantissimo generatore diesel per le batterie. Teniamo d'occhio le preziose aree del Luna park e dell'ex velodromo, dopo gli sfregi fatti al Palazzo della Civiltà Italiana. Per l'evento si poteva utilizzare il bellissimo e abbandonato autodromo di Vallelunga, peccato.