• condividi il post
MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Il pilota della Ferrari Lewis Hamilton

Ferrari, l'atmosfera si surriscalda: Lewis e Charles vedono le cose in maniera opposta

di Giorgio Ursicino

Con un breve comunicato la Ferrari ha preso atto, non ha protestato per la punizione inflitta e si è scusata per quanto accaduto: «Non c’era intenzione di ottenere alcun vantaggio. Impareremo da quanto accaduto oggi e ci assicureremo di non commettere di nuovo gli stessi errori». Siamo solo alla seconda gara e, ancora non c’è nulla in palio, ma l’atmosfera nel garage rosso è già abbastanza calda. L’impressione è che Hamilton e Leclerc, che apparentemente, quando non hanno la tuta, vanno d’amore e d’accordo, possano andare in rotta di collisione. Un duello interno difficile da evitare se la Ferrari diventerà competitiva e in palio ci saranno le vittorie.

Le posizioni di entrambi portano alle scintille e Frédéric Vasseur avrà il suo bel da fare per placare gli animi. Charles nel team si sente a casa, conosce tutti come fosse in famiglia. Sono sei anni che dà il cuore e, a 27 anni, ritiene sia arrivato il suo momento. Discorso sacrosanto che cozza con la manovra fatta dal team principal che gli ha piazzato in traiettoria un autentico monumento. Lewis è il pilota più vincente di tutti i tempi: 7 Mondiali, più di 100 GP vinti ed oltre 100 pole conquistate. Ed è approdato a Maranello per allungare la sfilza. Il suo ragionamento è chiaro e condivisibile: se volevano una seconda guida non venivano certo a cercare me...

A suo favore gioca il fatto che è stato per tre anni con Russell senza mai creare alcuna polemica. Charles, invece, è più caldo e, più di qualche volta, si è infiammato con Vettel e Sainz, i suoi precedenti compagni. Ieri i due hanno corso quasi tutto il tempo nei paraggi, ma sembravano essere su due pianeti diversi. Il monegasco, come fa spesso quando l’adrenalina non è ancora sfumata, ha dato una lettura un po’ al limite: «Un vero peccato il contatto con Lewis. Certo, nessuno ha colpa, ma ho buttato una gara che si poteva vincere...». Con tutta la comprensione, non ci ha creduto nessuno e sono in molti a pensare che la perdita di un elemento regolamentare abbia più agevolato che penalizzato il principino.

Di questo parere deve essere pure Hamilton che, quando parla, pesa fino all’ultima parola. Una Ferrari non danneggiata l’aveva lui e perché non ha vinto trovandosi dalle parti di Leclerc? L’esperto inglese non nomina il compagno, ma risponde per le rime, facendo capire che lui è stato cercato per dare un qualcosa in più alla squadra ed è questo che vuole fare. Per Lewis la possibile vittoria di Charles è una mezza baggianata visto che la buona SF-25 della Sprint è diventata inguidabile dopo le modifiche apportate il sabato pomeriggio. «Perché non avevo il ritmo della Sprint? Per cercare di migliorare abbiamo peggiorato la situazione. Non c’era più equilibrio. Abbiamo introdotto alcune variazioni testate da Charles in Bahrein che io non avevo mai provato e non hanno minimamente funzionato. Non le voglio più vedere...».

La squalifica a fine gara potrebbe essere una conferma. Auguri a chi deve farli lavorare insieme... Fred dà la sua interpretazione, sempre molto pacata: «Peccato per Charles, certo che si poteva far meglio. Se corri l’intera gara con mezza ala anteriore qualche penalizzazione c’è. Comunque siamo indietro e dobbiamo lavorare per recuperare. Lewis non è andato bene come sabato ed abbiamo pensato di fare due soste senza conoscere il comportamento delle gomme dure. Abbiamo pensato solo a noi stessi, senza preoccuparci se gli avversari reagivano alla nostra mossa».

  • condividi l'articolo
lunedì 24 marzo 2025 - Ultimo aggiornamento: 25-03-2025 10:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA