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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Charles Leclerc nella sua Ferrari in Canada

Ferrari, in Canada con l'incubo penalizzazioni per sostituire i pezzi: Leclerc partirà 10 posizioni dietro

di Giorgio Ursicino

Dall’Azerbaigian direttamente in Canada, la F1 non riprende fiato. Dopo tre anni, il Circus riapproda a Montreal deve sul circuito dedicato all’idolo locale Gilles Villeneuve ci sarà un passaggio importante per la stagione 2022. La Red Bull ha preso il largo nella classifica Costruttori, piazzando entrambi i suoi ragazzi al vertice della graduatoria Piloti. Il campione del Mondo olandese, con la quinta vittoria in otto gare, ha confermato di avere in pugno la situazione e di poter disporre della monoposto più performante. A Maranello, dopo le scintille di Baku, è sceso il silenzio con i vertici della Scuderia che avranno dato ordine di abbassare i toni continuando a lavorare. In settimana c’è stato il Capital Market Day del Cavallino e Presidente e Ceo hanno parlato anche di motorsport dando delle rasoiate.

«Per la Ferrari le corse sono imprescindibili, un asset che fa parte del Dna», ha dichiarato Elkann. «I ragazzi hanno fatto un grande lavoro, siamo tornati competitivi e torneremo a vincere con assiduità», ha aggiunto Vigna. Della serie, non è il momento di fare polemiche. Specialmente se inutili. Mentre il team è sbarcato in Nord America, da Maranello sono arrivati i primi riscontri sulla power unit andata in fumo domenica scorsa. Sembra che le analisi procedano bene nonostante il fatto che Charles non abbia spento il motore. Gli ingegneri guidati da Enrico Gualtieri hanno individuato che le cause della rottura potrebbero essere “indirette”, cioè il danno alla testata del V6 potrebbe derivare dal turbo e dalla MUG-H saltati a Barcellona appiedando una prima volta Leclerc.

In ogni caso, potendo contare su un’unità termica nuova (la terza stagionale), non dovrebbero esserci problemi di affidabilità. C’è invece la mannaia penalizzazione. Avendo il Principino usato già i tre turbo a disposizione, c’è il rischio che scattino le 10 posizioni di penalità sullo schieramento e svanisca il sogno di vittoria prima ancora che si spenga il semaforo. Che sono poi scattate per la sostituzione della centralina. Un trionfo che sarebbe salutare per rialzare il morale e le quotazioni della Scuderia. Intanto la Federazione ha deciso di intervenire tempestivamente sulle lamentele di alcuni piloti per il “porpoising” visto che la sicurezza è un totem sacro. Il rimedio approntato per l’occasione non è un cambio regolamentare. Queste monoposto, su cui i team hanno studiato ed investito molto, sono parecchio complesse e basano tutto il loro funzionamento sull’effetto Venturi del fondo al quale non si può rinunciare.

Gli interventi saranno penalizzanti: chi saltella troppo dovrà alzare la vettura da terra peggiorando le performance della vettura. C’è il rischio concreto che chi si è lamentato venga ulteriormente penalizzato, ampliando il gap fra i protagonisti e i comprimari. Abbiamo visto che la Ferrari va forte, però il saltellamento e superiore al bolide disegnato da Newey. D’altra parte, una mossa di qualche tipo era necessaria per non rivedere più la scena di Baku del Re Nero che non riusciva a tirarsi fuori dalla Stella perché queste diaboliche scatole che tritano i loro campioni.

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Sabato 18 Giugno 2022 - Ultimo aggiornamento: 19-06-2022 11:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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