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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
L'Audi Quattro di Hannu Mikkola

Morto Hannu Mikkola, rallysta simbolo dei “finlandesi volanti”: vinse il Mondiale con l'Audi Quattro

di Giorgio Ursicino

Un altro lutto nel mondo del motorsport. All’età di 78 anni è salito in cielo il “finlandese volante”. Hannu Mikkola era ingegnere e, in un paese dove i rally sono lo sport nazionali e dove per molto mesi l’anno si viaggia al buio e sul ghiaccio, iniziò a correre in auto in età adulta, quando aveva oltre vent’anni. Allora, all’epoca eroica dei rally, per diventare un grande campione serviva un requisito: essere nato nella penisola scandinava. Per i primi anni del Mondiale, istituito nel 1973 come Costruttori ed affiancato dal 1979 anche dal titolo riservato ai Piloti, i ragazzi del grande Nord (e in particolare i finlandesi) vincevano più gare di tutti gli altri messi insieme. L’albo d’oro parla chiaro: Aaltonen, Toivonen padre e figlio, Makinen, Mikkola, Alen, Waldegard, Blonqvist, Salonen, Kankkunen, tutti campioni del mondo per i primi dieci anni con la sola parentesi del tedesco Walter Rohrl.

Mikkola ha iniziato a pennellare traiettorie prima che nascesse la serie iridata e poi ha messo in bacheca 18 rally mondiali, vincendo con navigatori e macchine che hanno fatto la storia, a tutte le latitudini. Hannu esordì nel 1963 come pilota privato nei rally nazionali, poi fu ingaggiato dalla casa di Goteborg Volvo. Nel ‘66 le prime vittorie mettendosi alle spalle Aaltonen (uno dei moschettieri del team Mini Cooper) e Makinen. Nel 1967 Cesare Fiorio gli affida una Fulvietta a Montecarlo: gran bella gara, ma nessun risultato. Nel 1968 passa alla Ford e, al volante della Escort, vince all’età di 26 anni il Mille Laghi, la prova iridata finlandese. Quella vittoria è stata la prima di una lunga serie, Hannu trionfò altre sei volte sui velocissimi sterrati e sui salti della corsa di casa.

Il suo primato è stato solo eguagliato, ma non battuto, negli anni Duemila dal connazionale Marcus Grönholm. Mikkola ha vinto dappertutto (Portogallo, Nuova Zelanda, Svezia, Argentina), ma i suoi amori furono le fangose foreste dell’autunno britannico dove si impose quattro volte al Rally Rac, l’Africa, dove dominò in Marocco, Costa d’Avorio e due volte al mitico Safari in Kenya. Adorava anche le maratone, fu primo alla Londra-Maxico City. Fu navigato dal Jean Todt, ex capo della Ferrari nell’era Schumacher e per tre mandati di fila presidente della Federazione Internazionale (FIA). Ha vinto, oltre che con la Volvo e la Ford, anche con la Peugeot, la Toyota, la Mercedes e l’Audi. Proprio con la casa dei Quattro Anelli il periodo più bello e i risultati migliori.

Hannu viene ingaggiato infatti nel 1980 dal leggendario ingegner Piech per sviluppare il progetto rivoluzionario della Quattro. Mikkola era stato due volto vice campione del mondo: nel 1979, per un solo punto dietro a Waldegard, e nel 1980 alle spalle di Rohrl. Nel 1981 ottiene la prima vittoria per l’Audi in Svezia. L’anno successivo è terzo in classifica generale preceduto dalla compagna di squadra e pilotessa più forte di tutti i tempi Michel Mouton che contese il titolo al solito Rohrl. Nel 1983, finalmente, arriva il meritato titolo. L’ultima vittoria è con l’Audi 200 quattro al Safari del 1987. Nel 1994, ha 42 anni, appese il casco al chiodo.

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Sabato 27 Febbraio 2021 - Ultimo aggiornamento: 04-03-2021 08:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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