• condividi il post
MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Max Verstappen con le Red Bull RB19 durante i test in Bahrain

Max Verstappen il re della F1: quattro moschettieri sono pronti a sfidarlo

di Giorgio Ursicino

Meno uno. Domani mattina nel Golfo si accenderanno i motori per le prove libere del GP del Bahrain e inizierà ufficialmente la stagione 2023 di F1. In appena 9 mesi ci sarà da correre in 23 location, saltando come grilli da un continente all’altro. Un’impresa ardua anche per fenomeni che vivono a 300 all’ora, viaggiano sul jet privato e giocano con i fusi orari come fossero palline. Il Circus ha toccato la sua popolarità massima, cavalcando immagini tv che ormai sono la perfezione e sfruttando magnificamente i social. Solo Roscoe, il simpatico bulldog di Hamilton (che può entrare senza pass nel paddock) ha quasi un milione di follower su Instagram. L’alba che precede l’apertura delle ostilità è sempre il momento più incerto. Questi furboni qui, se non ci sono punti in palio, difficile che scoprano le carte, facendo dire la verità al cronometro.

Sull’altra faccia della luna, però, quasi tutti i top team hanno strumenti sofisticati e procedure complesse per cercare di capire dove sono i rivali. Così le voci girano. Per carità, nessuna prova certa, ma quando tutti gli indizi vanno nelle stessa direzione qualcosa di vero c’è. E dai tre giorni di test a Sakhir è emerso un solo risultato. Il pilota da battere è Max Verstappen, la monoposto che sembra perfetta è la sua nuova Red Bull RB19. Non c’è 2 senza 3 e, se il buongiorno si vede dal mattino, è l’olandese volante il favorito per il titolo. Trovate un bookmaker che dia le quote al contrario. Max, ad appena 25 anni, ha già un curriculum imbarazzante alle spalle, dispone della vettura che pare la migliore ed ha un intero squadrone che lavora, e vive, solo per lui.

Ferrari e Mercedes devono avere un attacco a due punte. La Red Bull è l’unica con una prima guida perché Horner e Marko sono convinti che debba ancora nascere un pilota in grado, a parità di macchina, di fare più punti dell’olandesino alla fine della giostra. Se il re è uno, e punta con sicurezza e determinazione alla terza corona di fila, ci sono i quattro moschettieri che rifiutato di partire senza chance per il titolo. Un target che sono obbligati ad avere anche i loro team principal. Il tandem italo-tedesco è l’unico che può ambire ad affrontare gli austriaci a viso aperto. Tutti gli altri, pur in un percorso di crescita, puntano a qualche podio, sognando una vittoria di tappa (Apine, Aston Martin e McLaren). Quindi la battaglia di élite sarà riservata a 5 ragazzi (Verstappen, Hamilton, Leclerc, Sainz e Russell) con Perez che potrebbe mettersene alle spalle 4 se la sua auto è così spaziale come si dice, ma non può sperare di più avendo lo stop fra le mura del box.

Il bolide dei bibitari sembra perfetto, il giovane orange pare correre soprattutto contro se stesso. Non sbagliando mai nulla, essendo velocissimo e, incredibilmente, costante. Difficile giudicare i rivali quando hanno un materiale inferiore. Sono costretti a strafare per limitare il gap, finendo per sbagliare. È capitato a Lewis Hamilton lo scorso anno con una Stella appannata. Eppure è uno che ha vinto 7 mondiali, più di 100 GP ed è arrivato a punti per una cinquantina di volte consecutive (3 anni di gare...). Il duello che tutti sognano è quello che abbiamo intravisto lo scorso anno. Scoppiettante ed adrenalinico. Charles è un campione di cuore, oltre al punteggio guarda sempre lo spettacolo. Ama la lotta corpo a corpo e non si arrende mai. Neanche di fronte all’evidenza e questa può essere un’arma a doppio taglio. Mentre Imola si prepara a festeggiare il GP dei settant’anni, la F1 ha siglato un accordo lungo 3 lustri con il calcio, in particolare con club londinese del Tottenham Hotspur. Sotto la curva delle stadio della squadra di Conte sorgerà una pista di kart per avvicinare e scoprire i giovani talenti.

  • condividi l'articolo
Giovedì 2 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 03-03-2023 14:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA