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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Sebastian Ogier festeggiato dalla squadra Toyota campione del mondo dopo il Rally di Monza

Ogier, il cannibale buono: vince l'ottavo Mondiale Rally e anticipa Hamilton

di Giorgio Ursicino

È l’erede del “cannibale” e non poteva che essere molto vorace anche lui. Sebastian Loeb è una leggenda del motorsport, il pilota più titolato in assoluto avendo vinto nove titoli mondiali rally consecutivi, tutti al volante della Citroen. Ieri, “l’altro Sebastian”, come lo chiamavano agli esordi nella stessa squadra francese, ha messo a segno un’impresa eroica anche lui. Ogier, insieme al fidato navigatore Julien Ingrassia, ha dominato il Rally di Monza ultima prova del Campionato mettendo in bacheca l’ottavo Titolo Mondiale, solo uno in meno del connazionale. Almeno per ora. Una pagina di storia si chiude in ogni caso poiché quella di ieri nell’autodromo del Parco è stata l’ultima esibizione di una coppia invincibile che ha dominato 54 dei 168 rally disputati con 91 podi, più di uno su due. Julien, in ogni caso, ha annunciato da tempo che non risalirà più in macchina tanto che Ogier sarà navigato in futuro da Benjamin Veillas.

Non è detto, però, che il pilota di Gap, che fra pochi giorni compirà 38 anni, abbia come obiettivo quello di eguagliare Loeb perché disputerà solo alcune gare con il team che gli ha consentito di vincere negli ultimi due anni. Sebastian sarà al volante della nuova Yaris ibrida delle squadra Toyota che quest’anno ha dominato la scena con il britannico Evans compagno e rivale a contendere al francese fino all’ultimo i successi di tappa e l’iride. Con una coppia del genere la casa giapponese ha conquistato anche il titolo Costruttori che mancava da Nagoya da tre anni. L’esordio della nuova vettura sarà a gennaio a Montecarlo dove tutti si dovranno impegnare per contrastare il Re e padrone di casa. Sebastien, infatti, oltre ad essere nato nella regione alpina dove si disputano le prove più mitiche del rally dei rally, ha conquistato già otto volte il Monte, come i Mondiali vinti. Ogier, in realtà, ha vinto dappertutto, quest’anno si è imposto anche al Safari in Kenia, un’altra corsa che profuma di leggenda. Il bottino di Seb può essere paragonato a quello dell’altro Seb perché il percorso è più entusiasmante.

Loeb era il vate di una squadra invincibile, una gemma incastonata in un mosaico perfetto. Ogier, invece, non ha avuto questa opportunità ed è stato costretto ha trovare più volte la sua strada. Ha conquistato il titolo con tre squadre diverse ed è solo il secondo pilota che è stato in grado di farlo. L’unico rammarico è che non è riuscito a vincere con la Citroen, la squadra di casa dove aveva esordito. Nel 2019 l’unico buco che non gli ha consentito di fare filotto come Loeb è stato proprio con i parigini. Ogier ha vinto quattro volte di fila con la Volkswagen Polo, poi due con la Ford Fiesta e due, gli ultimi, con la Toyota Yaris. Seb correrà i rally part-time perché sogna di disputare la 24 Ore di Le Mans e la Toyota gli ha già fatto provare l’hypercar che ha dominato la scorsa edizione della maratona francese.

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Martedì 23 Novembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 24-11-2021 09:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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