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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Il giro della pole dall'abitacolo della Ferrari di Sainz

Sainz parte in testa a Spa. Ma il vero protagonista è uno spaziale Verstappen

di Giorgio Ursicino

Missione compiuta, sarà Carlos con la Ferrari a partire davanti a tutti nel Gran Premio del Belgio. I riflettori, però, sono tutti per il campione del mondo sceso in pista col bazooka per fare terra bruciata ed ipotecare definitivamente il secondo titolo di fila. Doveva essere una gara in difesa per aver deciso di “smarcare” la quarta power unit stagionale accettando la penalizzazione di partire in fondo allo schieramento. In diversi, però, hanno pensato di fare la stessa mossa in modo da avere le cartucce migliori per affrontare, dopo la pausa estiva, il terribile trittico di fila Spa-Zandvoort-Monza senza rifiatare. Visto che in questo weekend Max non corre, ma vola, è stato chiamante lui il più rapido in pista e scatterà quindi in ottava fila, quindicesima posizione, appena davanti al suo rivale Charles Leclerc.

Quasi metà della rimonta è fatta, ma impressiona lo stesso sentire i commenti dei colleghi appena scesi dalle macchine. Loro, che stavano in pista, sono rimasti più stupiti degli osservatori e non hanno dubbi, tanto che quasi tutti hanno dichiarato: «Il favorito? Non c’è dubbio, è Max. Questo GP del Belgio del Belgio è suo. Con la sua Red Bull sembra di un’altra categoria...». La cartina al tornasole è il punto di vista del Principino, uno che non si impaurisce neanche davanti al diavolo, un autentico sostenitore delle teoria del “bicchiere mezzo pieno”: «La macchina va bene, abbiamo lavorato per la gara, ma sono preoccupato. Non so dove Max ha trovato tutto quel margine, non c’è mai stato un distacco del genere dall’inizio dell’anno. La vedo dura...».

L’autorità e le performance dell’olandese hanno tolto luce al vero autore dalla pole, lo spagnolo di Maranello che scatterà per le seconda volta in carriera in testa. Sainz ha lavorato bene, ha sfruttato al meglio l’aiuto che gli ha “offerto” il compagno di squadra tirandolo nel giro buono. Il ragazzo di Madrid ha segnato il secondo tempo dietro all’extraterrestre, ma a 7 decimi, vincendo la personale battaglia con Sergio Perez con il quale si sarebbe dovuto giocare la vittoria oggi. Entrambi, però, non appaiono felici, col fantasma di superMax che si materializza. In Red Bull non hanno osato di chiedere al fenomeno di dare una mano a Checo che ha dovuto farsi strada da solo e forse ha lasciato qualche decimo per strada.

Il furbo boss Horner ha subito l’interpretazione pronta: «Non l’abbiamo ritenuta un opzione, su questa pista è difficile da attuare. E poi non è importante perché a Spa non c’è una grossa differenza fra la prima e la seconda direzione...». Chris dice così perché in Belgio, subito dopo la prima curva, c’è il discesone e poi il lungo rettilineo del Kemmel che ingloba la “S”, con tanto di saliscendi, più spettacolare del mondiale da fare in pieno. Proprio dove i “bravi” compagni si tirano. Uscendo incollato all’alettone di chi precede dalla “La Source”, si viene risucchiati nella “Eau Rouge-Raidillon” e il sorpasso alla staccata di “Les Combes” è quasi scontato. Specialmente se ci sono 10 km/h di vantaggio in velocità massima come ha la Red Bull sulla Ferrari.

In seconda fila scatteranno i due “senatori”, con Fernando davanti a Lewis, poi il giovane Russell. Al di là del duello fra le “seconde guide” dei due top team, occhio alla Mercedes e, sopratutto, a Hamilton. Le Frecce d’Argento, si sa, vanno molto meglio in gara che nelle qualifiche e Sua Maestà è uno dei Re di Spa. Quando sente odore di vittoria il baronetto inglese si trasforma tornando ad essere un killer spietato. Eccellente la prova di Albon che è riuscito ad entrare nelle top ten con la non velocissima Williams e oggi scatterà in terza fila. Tutti, però, guarderanno negli specchietti perché è annunciato il Frecciarossa Verstappen.

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Domenica 28 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 16:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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