GP Singapore, la Mercedes risorge, Verstappen vuole riaprire il Mondiale. Ferrari quarta forza
Verstappen per il Mondiale c’è, ma le Frecce risorgono. Oggi (ore 14, diretta Sky) a partire il pole position a Singapore sarà George Russell che ha dominato le qualifiche con una Mercedes tornata stellare. Le McLaren, dominatrici della stagione, deludono: Piastri è terzo sulla griglia staccato di quasi 4 decimi, Norris addirittura quinto. Fra le due papaya s’infila il nostro baby Antonelli, prontissimo ad approfittare dello stato di forma delle monoposto di Stoccarda. In Q3 sono arrivati sette piloti dei quattro top team e, come al solito, la Red Bull ha la sola vettura dell’immenso super Max. Le due Ferrari, ancora una volta, sono andate maluccio, con Lewis che chiude la terza fila e Charles, scurissimo in volto, che apre la quarta.
Hamilton, che nei giorni scorsi ha dovuto salutare il suo amato Roscoe, è davanti a Leclerc, ma questa non è una sorpresa: il britannico dopo l’estate ha resettato il suo approccio e, metabolizzato il fatto di avere fra le mano una Rossa incapace di emergere, ha cambiato passo ritrovando fiducia in se stesso. In più, su una pista dove l’olandese non ha ancora mai vinto, lui si presenta come il vero reuccio: 4 vittorie, 4 pole, 3 giri più veloci in gara, con 7 podi ed un bottino di punti secondo solo a quello di Sebastian Vettel. Il Cavallino si conferma quarta forza e diminuiscono le speranze di vincere almeno una gara prima del termine della stagione.
Meglio delle McLaren sembrano in questa fase sia la RB che, molto a sorpresa, le Mercedes. Maranello, infatti, dopo le delusioni della nuova sospensione posteriore e del fondo inedito, sembra aver fermato lo sviluppo, cosa che non hanno fatto i due team che hanno un bolide in prima fila nella città-stato. Dei bibitari si sapeva, avevano lanciato messaggi perentori già a Monza ed a Baku. La vera sorpresa nella calda serata estremo-orientale è stata la Stella tedesca che era attesa in difficoltà fra i muretti della baia. Per tutto l’anno le Mercedes non hanno mai graffiato con la sola eccezione del Canada dove c’era un freschetto niente male.
Le Freccie d’Argento sono sempre state in imbarazzo con le temperature elevate perché mandano le gomme fuori finestra. In questa occasione è apparso il contrario è molto del merito sembra sia della nuova ala anteriore che è tornata a flettere pur rimanendo all’interno delle verifiche più severe. Magie del carbonio e del sistema di lavorarlo. Con l’ala che flette, l’auto appare trasformata: precisissima in traiettoria, delicata con i pneumatici tanto da poter spingere nel finale del giro e, soprattutto, molto veloce in rettilineo. George, da parte sua, ha guidato alla Verstappen: ha frantumato il record della pista per ben due volte facendo i due giri più veloci in Q3 con un tempo quasi identico.
La Ferrari, che in Azerbaigian era stata scalzata dal secondo posto nella classifica Costruttori proprio dalla Mercedes, aspettava l’afa di Singapore per fare il controsorpasso, ma la manovra appare difficile con le due grige davanti alle due rosse sullo schieramento. «Se le cose non vanno c’è sempre un motivo. Io, però, non so più cosa dire - si è sfogato il monegasco - la vettura proprio non andava. La Mercedes doveva soffrire il caldo ed è in pole position, dobbiamo fare di più. Venerdì non abbiamo iniziato male, ma poi abbiamo dovuto fare delle modifiche...». Charles non lo dice, ma l’altezza da terra influenza molto queste monoposto ad effetto suolo e il fondo non si può consumare più di tanto. Stoccarda punta a rafforzare il secondo posto in classifica, mentre Max vuole la terza vittoria di fila per mettere ancora più pressione alla squadra arancione.

