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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino

Turismo in Qatar: che cosa l'Italia potrebbe copiare

Noi abbiamo le spiagge. Il Colosseo. Il Vaticano. Venezia. Firenze. La costiera amalfitana. I templi di Agrigento. A Doha hanno un cantiere a cielo aperto. Eppure...Eppure comincia a diventare una meta turistica, nonostante il mare non sia quello delle Maldive e nonostante le critiche avanzate dall'amica (fino a un certo punto) Gran Bretagna. Il britannico Guardian ha rivelato le dure condizioni di lavoro cui sono sottoposti gli immigrati che stanno costruendo la nuova Doha. Vi sono un sacco di immigrati, infatti: cingalesi, filippini, africani, indonesiani ma c'è anche una numerosa comunità di manager e professionisti occidentali, il che rende Doha più interessante e internazionale di tante nostre città: essendo il Qatar un posto dove tutti sperano di fare affari, calano qui dalla Norvegia e dall'Italia, dall'Australia e dalla Gran Bretagna e, come in tutto il Medio Oriente, ovviamente anche dal vicino Libano. Nei giorni di festa, poi, arriva l'ondata saudita. Uomini e soprattutto giovani donne che in Qatar possono sentirsi più liberi almeno nel week end. In questa Pasqua, gli expat si ritrovano sulle spiagge di un paio di hotel a cinque stelle: sono manager, o piloti ex Alitalia passati a Qatar Airways, o ingegneri delle imprese di costruzioni, settore che qui non conosce crisi perchè tutto è praticamente un cantiere. Gli expat hanno famiglie, mogli, mariti, molti bambini e i lussuosi hotel nei quali convergono nei giorni di festa organizzano un accurato servizio di accoglienza per le decine di piccoli ospiti. Non uno scivolo e un'altalena: veri giochi, baby sitter, spazi dedicati. Una roba seria. Assicurarsi le famiglie con bambini consente all'hotel di raddoppiare (come minimo) i consumi della giornata. Garantire ai genitori che i figli si divertano, significa vederli tornare. Fornire un servizio accurato, consente infine che anche gli ospiti senza bambini non siano disturbati dai numerosi (ma ben organizzati) infanti. Il relax per famiglie è uno degli aspetti su cui sta puntando il turismo qatarino. Ma non è il solo. La chiave di quello che promette di essere un successo è il lusso accessibile. Puoi affittare l'ultimo modello di una berlina tedesca con autista a 100 euro al giorno. Cenare al ristorante siriano del souk con venti dollari a persona (alcol escluso: nel souk gli alcolici non sono ammessi), fare una sessione di yoga di buon livello o imparare a ballare la danza del ventre senza spendere una fortuna. A differenza di altri Paesi vicini, qui anche il turista che voglia visitare un museo o ascoltare jazz al massimo livello trova un'offerta di sicuro interesse. Il sole è una garanzia e una settimana a cinque stelle costa meno di un week end lungo in un hotel italiano di medio livello. Capito perchè il nostro turismo deve darsi una svegliata? A Pasqua gli italiani andavano in riviera, in costiera, aprivano le case al mare, insomma, e inauguravano la stagione alberghiera. Oggi con sei ore di aereo e la certezza di non trovare pioggia, stanno sperimentando mete che prima non erano nemmeno sul radar. Anche per il turismo tra poco avremo un competitor in più.

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Martedì 22 Aprile 2014 - Ultimo aggiornamento: 12:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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5 di 5 commenti presenti
2014-04-22 17:37:00
Cara sig.ra Latella io esco pazzo!! forse non c'entra niente,anzi sicuramente non c'entra niente con il suo servizio ma evidentemente o lei si rivolge ai "non italiani" quindi....al resto del mondo oppure la crisi in Italia non esiste. E' di oggi la notizia che c'e' oltre un milione di italiani SENZA reddito, chi si puo' piu' permettere vacanze da sogno?? Forse quel 10% dei ricchi che detengono grande parte del P.I.L. Detto questo (per dovere di cronaca).....fantastichiamo, perche' la gente ama questi posti che per quanto belli e nuovi non hanno nulla a che vedere con Taormina, Positano, Venezia (tanto per un rapido giro da sud a nord) ? L'attrazione sara' vedere la case sulla spiaggia a forma di palma come a Dubai? I casino' dove si puo' giocare? Ma dove sono i musei dov'e' la storia, o semplicemente le bellezze naturali? Su una cosa ha perfettamente ragione: in Italia i prezzi sono ALLUCINANTI e per questo stiamo perdendo i turisti stranieri e quelli ...italiani , i tour operator credono che le stupende bellezze italiane giustifichino......lo spennamento. Sveglia!!!! la gente non ha piu' l'anello al naso
2014-04-22 20:46:00
Purtroppo il turismo in Italia paga la mancanza di una programmazione politica nazionale,la frammentarietà ed i troppi localismi,una scarsa collaborazione tra il settore pubblico e quello privato,una debole presenza di investitori stranieri; appare costoso,disorganizzato ed elitario.Se non si riconverte presto,la concorrenza del Quatar si farà sempre più dura... La forte dipendenza economica dalle risorse non rinnovabili ha spinto il governo del Qatar a ricercare nuove fonti di guadagno e d’investimento, ed il modello inaugurato negli anni ’90 relativo alla diversificazione delle entrate sembra funzionare,così il Paese si sta distinguendo in campi sempre più alternativi, come le infrastrutture,il turismo e il finanziario. L’emirato - un sistema ancora molto centralizzato,nel quale la distinzione tra Emirato e Stato non è ancora del tutto chiara - dovrà affrontare numerose sfide,però i cittadini del Qatar CREDONO nel loro potenziale di sviluppo sostenuto da un’istruzione universitaria sempre più valida - grazie all’apertura di campus universitari americani e inglesi - e da uno slancio imprenditoriale senza precedenti. Speriamo che l'Italia riacquisti presto fiducia in se stessa e sappia valorizzare e riorganizzare la sua punta di diamante, il turismo, per non svilire il proprio immenso patrimonio culturale e naturale. Ben venga, nel frattempo, il protocollo d'intesa siglato dai due Paesi nel marzo 2010 per la cooperazione proprio nel settore del turismo.
2014-04-23 17:54:00
Per Dott.ssa Latella. Grazie per l'accoglienza. Per me è un vero piacere offrire un piccolissimo contributo alla conoscenza. Con stima, Laura Margherita. Risposta:
2014-04-24 02:47:00
Ho lavorato una vita in tale settore, in un periodo in cui le infrastrutture e un personale qualificato facevano del nostro turismo uno dei migliori d'Europa. Tempi in cui giungevano famiglie ricche che dimoravano e lasciavano denaro. Ma non si era risvegliato il turismo di massa all'estero, la scoperta di altri paesi dove anche i nostri antichi clienti cominciarono a dirigersi, con servizi migliori e a miglior prezzo.Io ricevetti un contratto per lavorare all'estero, fuori dalle restrizioni che erano iniziate nel nostro paese, la lotta dei sindacati che contribuivano a impoverire, vidi un mondo che mi ridette forza per il mio adorato lavoro. Sono tornata dopo 20 anni, e muovendomi nel vecchio ambiente, prima cosa che mi colpì fu il sudiciume,il personale ridotto a minimo, gli hotel in pieno abbandono Quando io mi ci recavo le recepcion brulicavano di segretari e personale ovunqueTrova ora un triste ragazzo che porge posta e chiavi, cucine chiuse,servizio di bar o in camera neanche a parlarne. Lei sa che un hotel con cui avevo servizi era stato dato agli immigrati e del lusso non rimanevano che resti tutto odorava a carni fritte! Parlo di un hotel di 350 suite,3 lussuosi saloni, galleria e bar, sala e cucina-economato in funzione e tutto ciò che questo comporta,non ditte di pulizie Sappia che l'alloggio è il biglietto da visita,io American Express ti mando gente se non ci sono gruppi da bolgia, voglio servizi! La mobilità ha fagogitato tutto,da dove ricomincia,con ilQuatar?
2014-04-24 17:30:00
Infatti il nostro denaro sta andando, di un modo e mille altri fuori del paese. Non so il Quatar,ma un hotel in USA costa sui 250$ al dì a pp.non c'è grande differenza con gli italiani. Forse nell'abbandono è subentrato il servizio breakfast, o meglio dire che è sempre esistito come nei conventi dei frati, un pane,burro,marmellata caffè o cappuccino,guai ai due insieme o una spremuta, andavano nel extra, mentre gli stranieri erano abituati in altra forma, seppure non ingozzandosi fino all'ora di cena come usano dall'est.Ma noi avevamo già servizi di baby sitter,di portieri compiacenti che sapevano viziare i clienti con ciò che necessitavano,barman che parlavano lingue e di una finezza cui non ci si poteva prendere confidenza tanta era la loro regalità, governanti esecutive perfette padrone di casa e via dicendo.Gli arabi hanno imparato l'hoteleria da noi, giungevano a frotte con il nugolo di mogli e di signorile ambi avevano nulla Restare a bocca aperta davanti ai loro portoni d'oro e farli arricchire ancora di più consegnando ciò che abbiamo di più prezioso,ossia il turismo,mi pare continuo spogliare il paese perché senza denaro non c'è concorrenza e il denaro lo porta il lavoro e se questo manca? Si salvano i piccoli hotel con accomodamenti- pasti,l'hotel lusso se vuole sopravvivere deve ospitare gruppi.Ecco i motivi conduduttori del degrado A cosa serve un ministro se non conosce di detto oggetto la fragilità e si può rompere senza rimedio con conseguenze prevedibili? Risposta: