Una modella in sella alla Suzuki

Eicma 2014, due ruote che fanno sognare:
al salone di Milano trionfano le super moto

di Lorenzo Baroni
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MILANO - Una fiera che corre veloce quella proposta da Eicma 2014, che sposta in avanti i suoi riferimenti, che tenta il superamento dei propri limiti come sfida non solo a se stessa ma a tutto ciò che quel mondo rappresenta. Una fiera che vuole sottolineare come la passione motociclistica vada ben oltre un periodo di crisi, con le aziende motociclistiche che appaiono pronte a gettare il proprio cuore ben oltre l’ostacolo e guardare finalmente avanti, tutto questo per una ripresa del settore che appare ormai inevitabile e con un mercato in lenta ma evidente risalita.


Segnali forti quelli di Eicma 2014 che mostra senza timori tutta la sua eccellenza nella tecnica e nel design da sempre cavalli di battaglia di questo mondo a due ruote, in grado di produrre moto capaci di coinvolgere i sogni e la fantasia del centauro di ogni età. Giunta alla boa dei suoi 100 anni (nata nel lontano 1914) l’esposizione mondiale del motociclismo per quest’anno ha deciso di dar fondo a tutta la potenza dei suoi motori per correre lontano e così lasciarsi alle spalle le difficoltà di un mercato pesantemente segnato dalla crisi.

E forse per mostrare al mondo i propri muscoli vediamo aumentare la potenza di tutte le moto sportive presentate dalla Case, una sorta di up date prestazionale generalizzato che tocca tanto le supersportive quanto le sport tourer stradali. Un vero salto generazionale collettivo quello avvenuto nel mondo delle moto e andato in scena durante Eicma 2014 ponendo la moto sportiva al centro dell’attenzione generale e confermandola come autentica regine di questo salone.

Si parte da Aprilia che reinterpreta la sua RSV4 1.000 neo campione del mondo Superbike proponendo due nuove versioni la RR e la RF rispettivamente Replica e Factory con la seconda più raffinata e dotata di sospensioni pronto gara, entrambe accreditate di ben 201 CV (16 in più rispetto al modello precedente) e corredate da sistemi elettronici e di controllo della trazione estremamente avanzati. La lunga lista delle supersportive prosegue con la Yamaha R1, un modello che ha fatto la storia di questo segmento e che si presenta totalmente rivoluzionata al cancelletto del 2015.

Completamente ridisegnata dall’estetica al telaio, dalle sovrastrutture al motore accreditato di ben 200 per un peso complessivo a secco di soli 179 Kg. Anche i sistemi elettronici di controllo della trazione e della frenata sembrano voler ridefinire i parametri della categoria per una moto destinata a fare a lungo parlare di se. Altra anteprima assoluto il mostro sportivo sfornato da Kawasaki con la potentissima Ninja H2 accreditata di 200 cv nella versione stradale e di ben 300 cv nella sua versione da pista denominata H2R.

Un progetto rivoluzionario quello di Kawasaki che sfida le convenzioni con il suo propulsore 4 cilindri dotato di turbo compressore ad azionamento meccanico. Parlando di Supersportive non poteva certo mancare Ducati che rivede la sua versione di punta con l’arrivo della nuova 1299 Panigale capace di ben 205 cavalli di potenza grazie all’aumento di cilindrata di circa 100 cc rispetto al modello precedente. Anche in questo caso il peso raggiunge il limite record di circa 169 Kg a secco mentre risultano implementati tutti i sistemi elettronici che controllano la dinamica di questo veicolo.

Ma il gioco a rialzo in tema di super sportive viene vinto dalla esoterica Honda RC 213V una replica fedele in chiave stradale della moto che ha dominato con Marc Marquez le ultime due edizioni del Mondiale MotoGP. Si tratta ancora di un prototipo destinato a pochissimi fortunati che riusciranno ad accaparrarsi i pochi esemplari che verranno realizzati di questa moto ad un prezzo che si prevede 8-10 volte superiore a quello di una normale sportiva di questa categoria.

L’escalation prestazionale subita dai modelli supersportivi sembra aver contagiato anche molte sport tourer di nuova generazione, così BMW che ha da poco rinnovato la sua S1000RR anticipando la tendenza dei modelli fin qui citati, in occasione di Eicma sfodera una turistica sportiva da 1.000 cc dotata di borse e ampio bauletto ma capace di ben 160 a 11.000 giri, il suo nome è S 1000 XR e si inserisce in un segmento di mercato in molto particolare e sempre più apprezzato dai motociclisti odierni.

Stessa filosofia per la nuovissima Suzuki GSX-S1000F che prende in prestito il propulsore della supersportiva GSXR versione K5 per realizzare una sport tourer veloce e più confortevole di molte stradali. Sullo stesso filone della BMW S1000 XR si innesta la rinnovata Ducati Multistrada 1.200 oggi più potente grazie ai suoi 160 cv e dotata di sistemi elettronici all’avanguardia. Stesso segmento ma più piccole e di minor cilindrata Yamaha MT-09 Tracer, MV Agusta Turismo Veloce e Honda Crossrunner.

Tre moto dal cuore sportivo ma dotate di parabrezza e manubrio alto, le potenze (tutte molto vicine tra loro) sono rispettivamente di 115, 110, e 106 cv; ma mentre la Yamaha si avvale di un tre cilindri da 850 cc, la MV utilizza ancora un tre cilindri in linea ma da 800 cc, la Honda Crossrunner invece opta per un più sofisticato V4 da 800 cc dal sound inconfondibile.

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Lunedì 17 Novembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 04-12-2014 10:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA