Il PCX 150 della Honda durante il test stradale effettuato sulle strade di Roma

Honda PCX 150, consumi da record:
con lo Stop&Start 45 km al litro in città

di Antonino Pane
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ROMA - Quasi 45 chilometri con un litro di benzina. E, si badi bene, non a velocità costante, come ad un banco i prova per intenderci, ma in media, vale a dire con un test effettuato in città, nel traffico. Honda PCX 150, lo scooter a cui il marchio giapponese ha affidato il compito della risalita nel segmento da 126 a 200 centimetri cubici. Un settore di mercato giudicato buono per investire in questo momento perchė nel disastrato panorama delle due ruote, è quello che perde meno. Una sfida, dunque, lanciata con uno scooter che aggiunge alla tecnologia del 125 (sul mercato già da alcuni mesi) un motore completamente nuovo che esalta ulteriormente la prontezza di risposta ai comandi, la silenziosità, il risparmio.

Start&Stop.
Honda continua nel perfezionare il meccanismo di blocco automatico del motore. È l'unica casa che lo inserisce di serie sulle due ruote, ed è il primo marchio che lo ha lanciato con la gamma @. Ora il dispositivo, ulteriormente perfezionato, ubbidisce a ben sei sensori diversi dislocati sia sulla parte meccanica che sulla scocca. Si attiva, ad esempio, quando la temperatura del liquido di raffreddamento raggiunge i 60 gradi, quando il pilota è seduto al suo posto, quando la manopola del gas è al minimo per almeno 3 secondi. Si disattiva automaticamente a cavalletto laterale aperto, quando il motore è freddo, quando da almeno tre minuti il pilota si è alzato dalla sella. Insomma un meccanismo molto sofisticato che tiene conto di tutte le condizioni di sicurezza per attivarsi. A questo impianto è direttamente collegato quello dell'avviamento in cui opera uno speciale statore capace di mettere in moto il motore in maniera silenziosissima, quasi impercettibile. Un risultato questo ottenuto grazie anche ad un decompressore che riduce la resistenza alla messa in moto.

Il motore.
I tecnici giapponesi hanno lavorato molto sulla riduzione degli attriti. Il monocilindrico quattro tempi e due valvole raffreddato a liquido raggiunge livelli di efficienza che consentono prestazioni super e, contemporaneamente, buone riduzioni di consumi. Un solo esempio per capire la ricerca quasi maniacale della riduzione degli attriti: rispetto ad un altro motore Honda da 150 cc, solo all'interno del sistema di trasmissione le perdite di rendimento sono state ridotte del 20 per cento, grazie all'utilizzo di cuscinetti ideati e sviluppati appositamente per questo risultato. Alla fine i dati sono veramente super: il motore sviluppa una potenza di 13,6 cavalli a 8.500 giri al minuto e una coppia massima di 14 N/m a 5.250 giri. Numeri di tutto rilievo se rapportati a motori di pari cilindrata prodotti della stessa Honda.

La ciclistica.
La precisione di guida è affidata ad un telaio tubolare in acciaio con trave dorsale inferiore. Niente pedana piatta, dunque, ma tunnel centrale per una posizione di guida comoda, quasi motociclistica. Il risultato migliore ottenuto, comunque, è quello dell'altezza sella: solo 761 millimetri, vale a dire che lo scooter è comodo da guidare anche per per chi non ha un super fisico.

I freni.
Un impianto sulla ruota anteriore con pinza a tre pistoncini consente l'utilizzo di un sistema di frenata combinata capace di ripartire efficacemente la forza applicata tra il freno a disco anteriore da 220 millimetri di diametro e il tamburo posteriore da 130 millimetri. Il risultato è un'azione fluida e progressiva anche sui fondi stradali più insidiosi.
I colori e il prezzo. Ai tre colori disponibili per la versione da 125 cc (nero metallizzato, bianco e argento) si aggiunge un nuovo rosso, anche questo in arrivo sul quarto di litro. Il prezzo è in linea con la politica "ingresso facile" della Honda: 2.410 euro franco concessionario.

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Giovedì 19 Luglio 2012 - Ultimo aggiornamento: 19-03-2013 05:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA