A Madonna di Campiglio una delle Q4 e-tron per monitorare la qualità dell’aria

Audi Mountain Progress Lab, a Madonna di Campiglio le Q4 e-tron per monitorare la qualità dell’aria

di Michele Montesano
  • condividi l'articolo

MADONNA DI CAMPIGLIO – Iniziato dodici anni fa, il sodalizio tra la Perla delle Dolomiti e Audi ha portato le due entità a collaborare più attivamente per salvaguardare il territorio. È nato così, esattamente un anno fa, il progetto Mountain Progress Lab che ha visto coinvolte, oltre alla Casa dei Quattro Anelli, le più importanti realtà territoriali. A distanza di dodici mesi, è quindi arrivato il fatidico momento di rendere pubblici i dati raccolti e analizzati, per poi intervenire sempre con un occhio rivolto verso la natura e la sostenibilità.

Il Mountain Progress Lab è l’esempio perfetto tra l’integrazione delle nuove tecnologie al servizio dell’ambiente. Tutto è iniziato un anno fa con Audi che ha messo a disposizione una flotta di Audi Q4 e-tron. Queste vetture sono state dotate di una sofisticata strumentazione, realizzata nei laboratori dell’Università di Trento, in grado di registrare temperatura, pressione, umidità, presenza di biossido di azoto, concentrazioni di polvere sottili e, non per ultimo, i flussi veicolari.

Le vetture sentinella, alla stregua di “laboratori su ruote”, hanno percorso oltre 10.000 km su quattro percorsi prestabiliti chiamati Eco-routes. Su questi tragitti, che hanno toccato zone nevralgiche sia per gli spostamenti quotidiani che a livello naturalistico, sono stati istallati ulteriori sensori fissi che, oltre ai dati registrati dalle auto, hanno monitorato anche l’ozono e la velocità del flusso dell’aria. In totale, tra quelli scaturiti dai sensori montati sulle auto e quelli fissi, sono stati registrati oltre due milioni di dati.

Oltre a quanto registrato dai sensori, coloro che hanno utilizzato le Q4 e-tron come un normale car sharing hanno interagito con l’intelligenza artificiale, tramite un monitor al centro della plancia. Durante il viaggio, conducenti e passeggeri hanno dialogato raccontando la loro percezione in merito alla sostenibilità, allo stile di vita e alle abitudini. Quest’iniziativa ha, inoltre, permesso ai potenziali clienti di sperimentare la guida di una vettura elettrica.

Oltre a essere visibili in tempo reale su un’apposita piattaforma online, i dati raccolti sono stati analizzati dai tecnici di H-Farm, l’incubatore di startup che si è interfacciato con l’Università di Trento. Data la grossa mole di dati, è stata impiegata l’intelligenza artificiale per ridurre significativamente il tempo di analisi, oltre che per ottenere una maggior accuratezza sul piano qualitativo.

I risultati ottenuti confermano che la qualità dell’aria di Madonna di Campiglio e delle zone toccate dalla Eco-routes è entro i limiti di legge. Tuttavia in alcune aree specifiche, come ad esempio nel centro città, si possono raggiungere picchi dI PM10 anche otto volte superiori rispetto al resto dei tratti campionati. Alla luce di quanto mostrato, sono già state individuate delle aree di intervento.

Matteo Bonapace, direttore dell’Azienda Per il Turismo di Madonna di Campiglio, ha confermato che grazie a questi dati si cercherà di implementare una strategia di mobilità alternativa. In particolare si interverrà sulla viabilità che coinvolge il Rifugio Patascoss con un nuovo servizio di mobilità. Questo prevede l’uso di veicoli elettrici che potrà essere utilizzato dagli utenti dopo aver lasciato le proprie vetture in un apposito parcheggio all’ingresso del paese.

  • condividi l'articolo
Martedì 28 Gennaio 2025 - Ultimo aggiornamento: 15:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA