Emissioni auto, la sorpresa: con i biocarburanti +16% di CO2 rispetto ai combustibili fossili
Secondo il nuovo studio Cerulogy per T&E i biocarburanti generano in media il 16% di emissioni di CO2 in più rispetto ai combustibili fossili. «I biofuels sono una falsa soluzione e una minaccia concreta per il clima: la loro produzione ha un consumo di suolo incredibile, crea competizione con i beni alimentari e assorbe milioni di sussidi. Senza contare che in termini di riduzione delle emissioni, i biocarburanti sono anche peggiori dei fossili» ha dichiarato Carlo Tritto, Sustainable Fuels Manager per T&E Italia. Secondo lo studio, infatti, emerge che le coltivazioni destinate ai biocarburanti, a livello globale, occupano oggi 32 milioni di ettari di suolo agricolo - un'estensione paragonabile alla superficie dell'Italia - pur coprendo appena il 4% del fabbisogno energetico globale dei trasporti.
Le previsioni - si legge nello studio - indicano che, senza un cambio di rotta, entro il 2030 questa superficie crescerà del 60%, arrivando a 52 milioni di ettari. Secondo l'analisi, inoltre, destinare appena il 3% di questa superficie per la produzione di energia solare genererebbe la stessa quantità di energia. Per quanto riguarda l'acqua lo studio avverte che guidare 100 km con un'auto alimentata con biocarburanti di prima generazione richiederebbe - in media - quasi 3.000 litri d'acqua, mentre ne basterebbero solo 20 per alimentare un'auto elettrica con energia solare. T&E infine invita i governi a riconsiderare drasticamente il ruolo dei biocarburanti nelle politiche climatiche. «I fondi pubblici dovrebbero dare priorità all'elettrificazione diretta dei trasporti, che riduce la domanda primaria, nonché all'efficienza e alle alternative veramente sostenibili» si legge nella nota.




