PADOVA - Si fa un gran parlare di mobilità sostenibile, quasi sempre riferita alle automobili avviate verso una trasformazione che avanza a piccoli passi verso l’elettrificazione a discapito delle tradizionali motorizzazioni termiche, e benzina o diesel. Assai poco, invece, si parla dei mezzi da trasporto pesanti, ovvero i camion, che rappresentano una voce fondamentale del trasporto su gomma e parte integrante del sistema logistico, all’interno del quale incidono negativamente, e in misura considerevole, per la produzione allo scarico di CO2 e PM10, per non dire dell’inquinamento acustico. Di grande interesse è risultato pertanto il piano per una logistica sostenibile presentato al Green Logistics Expo di Padova da FOUR, primo network italiano del settore, che già nel nome richiama i quattro elementi della natura da cui tutto trae origine (fuoco, aria, acqua, terra).
Nato dall’alleanza strategica tra quattro imprenditori storici nel comparto della logistica (FC Consulting e Lacchi di Roma; Niinivirta di Milano e Rutilli di Mantova), FOUR mira a produrre una pluralità di benefici per tutti in termini di efficienza e rispetto dell’ambiente, impegnandosi a dimostrare, con i fatti, che si può sviluppare un virtuoso sistema logistico abbattendo l’inquinamento atmosferico e quello acustico. In prospettiva, si guarda a liberi accessi nelle ZTL, alla riduzione della manutenzione del parco veicoli e all’ottimizzazione delle capacità di carico con conseguente riduzione dei viaggi di consegna. Ma non solo.
«Innovazione, inclusione sociale, tutela dell’ambiente e rispetto della dignità delle persone sono asset intangibili che insieme ad efficienza, velocità e puntualità, rendono FOUR partner affidabile e unico interlocutore per servizi di logistica sostenibile” ha dichiarato sotto i riflettori dell’Expo di Padova Francesco Carrozzino, che di FOUR Logistics è uno dei fondatori.
Per dare prova tangibile di che cosa sia possibile fare, già oggi, in materia di logistica sostenibile, in occasione dell’evento patavino sono stati organizzati viaggi dimostrativi, da Roma e da Milano, di tre eco-trucks (due elettrici e uno a gas naturale), giunti allo stand dell’area fieristica senza emettere un grammo di sostanze inquinanti. “Un evento nell’evento”, è stato definito il viaggio ecologico compiuto da un camion elettrico da 18 tonnellate di tara e 9 di portata utile, giunto da Roma dopo aver percorso circa 500 km, con una sosta tecnica di circa 6 ore per la ricarica, nei pressi di Arezzo, ed un’altra, brevissima, a Ferrara. Ancora più agevole il viaggio da Milano a Padova (220 km) che ha richiesto soltanto una breve sosta presso lo split point di Travagliato (Brescia) gestito dallo stesso FOUR.
Già presente a Roma, Milano, Brescia, Bergamo, Firenze, Torino, Tampere e Helsinki, entro la fine dell’anno FOUR sarà anche a Verona, Bologna e Napoli ed entro il 2019 a Madrid, Barcellona, Lisbona, Porto, Budapest e Varsavia. Il piano di ampliamento prevede, assieme al potenziamento dei tradizionali servizi di logistica e distribuzione con flotta green, anche sviluppo e condivisione della cultura della sostenibilità con partner, clienti e comunità, sviluppo di progetti di city logistics e di ricerca e sviluppo grazie a partnership con enti, università ed enti pubblici, centri per l’innovazione e associazioni, tra le quali SOS LOGistica, la prima associazione italiana di logistica sostenibile con cui FOUR ha avviato una collaborazione.
Nel corso dell’Expo di Padova è emerso che tutto ciò rientra nell’impegno a 360 gradi di questo network mirato ad assistere imprenditori responsabili nello sviluppo di attività che partono dalle migliori innovazioni tecnologiche e digitali per sviluppare e investire insieme in innovazione operativa, strategica e manageriale, migliorando anche costi ed efficienza. In questa ottica – ha spiegato Anna Elisa Fersini, Strategic & Business Advisor di FOUR - “sono nate sinergie tra i promotori del progetto, che in tal modo possono dimostrare, con i fatti, come sia possibile fare logistica sostenibile a tutto tondo, inglobando non solo l’aspetto ambientale ma anche quello sociale”.