La Toyota Mirai

Mirai, la berlina Toyota a fuell cell sbarcherà anche in Italia nel 2019

di Mattia Eccheli
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VENEZIA - Il pulsante che nessun’altra macchina ha, si trova alla sinistra del volante. Dice semplicemente H2O. Se lo si schiaccia viene rilasciata acqua. Potabile. Che è lo scarto della reazione chimica dell’idrogeno impiegato per la produzione dell’energia che alimenta la Toyota Mirai. È una berlina fuel cell a quattro posti da 4,9 metri di lunghezza che entro il primo semestre del 2019 verrà commercializzata anche in Italia, nono paese europeo ad averla a listino. Una novità nel panorama automobilistico nazionale, che conta un solo impianto per il rifornimento di idrogeno, a Bolzano.

L’avvio delle vendite della Mirai (il prezzo, Iva inclusa, sarà in linea con quello degli altri paesi del Vecchio Continente, fra i 70 e gli 80 mila euro) coinciderà con l’entrata in funzione di un secondo distributore, realizzato in una grande città del nord Italia da una nota società petrolifera. La nuova stazione di servizio consente a Toyota di offrire un modello in una realtà metropolitana con una “massa critica” più importante. La filiale nazionale del costruttore giapponese, che è tra i promotori del Hyrdrogen Council a livello planetario e che fino al 2020 ha concesso gratuitamente i brevetti fuel cell, ha lavorato sul fronte diplomatico-politico per fare in modo che il Belpaese non sbarrasse le porte alla tecnologia a celle combustibile.

Formalmente, l’idrogeno non è una rinnovabile, ma si può produrre in modo sostenibile e secondo Toyota è una delle soluzioni per affrontare il tema della mobilità del domani. Il piano nazionale riservato alla infrastruttura per i combustibili alternativi (Dafi) contempla 25 impianti entro il 2025. Non esistono né obblighi né finanziamenti: «Ma almeno è un segnale. E non era affatto scontato», ammette Mauro Caruccio, da gennaio nuovo amministratore delegato di Toyota Motor Italia. L’auto di nicchia, per la quale non esistono restrizioni all’acceso ai parcheggi, ha un serbatoio di idrogeno a prova di proiettile. Con 5 litri (circa 50 euro per un pieno) può percorrere fino a mezzo migliaio di chilometri a zero emissioni.

La sua unità elettrica ha una potenza pari a 155 cavalli che la spinge fino a 170 chilometri all’ora. I tempi del rifornimento, che in Danimarca è già self service, non superano i 5 minuti. Il suo utilizzo è identico a quello di qualsiasi altra vettura, non solo a batteria. La Mirai rappresenta l’alternativa di Toyota alle berline con motore a combustione per le lunghe percorrenze. La berlina è già stata venduta in quasi seimila esemplari, concentrati in California e Giappone. In Europa ne sono state consegnate appena 250. Secondo il colosso giapponese quella delle celle a combustibile è un’opzione “pulita” e su misura per i mezzi con determinati ingombri e che non hanno problemi di peso, come i veicoli industriali, gli autocarri e gli autobus. I motori termici a benzina, carburanti sintetici o bio e gas abbinati alla tecnologia ibrida – l’avanguardia di Toyota che ha già 12 venduto milioni di veicoli di questo tipo - continueranno a rappresentare una risposta alle esigenze della mobilità sul medio raggio.
 

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Domenica 27 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 13:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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