Smart e Enel X già pronte per la rivoluzione elettrica del 2020. Non solo auto: servizi e vantaggi per le zero emission

Smart e Enel X già pronte per la rivoluzione elettrica del 2020. Non solo auto: servizi e vantaggi per le zero emission

di Sergio Troise
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FIRENZE - «La trazione elettrica rappresenta un elemento essenziale della mobilità futura, per questo, nei prossimi anni, investiremo oltre dieci miliardi di euro in nuovi prodotti marcati EQ e oltre un miliardo nella produzione di batterie». Sono parole pronunciate da Dieter Zetsche, presidente di Daimler AG e responsabile di Mercedes-Benz Cars, la holding di cui fa parte anche il marchio Smart. Che, come è noto, dal 2020 non commercializzerà più auto con motori a benzina e diesel, ma esclusivamente EV (Electric Vehicle) a zero emissioni, contraddistinte dalla sigla EQ, che distinguerà tutte le auto elettriche e ibride del Gruppo tedesco.

Oltre il prodotto. Per prepararsi al radicale cambiamento, in casa Smart sono in corso grandi manovre: in parte legate al prodotto, ovvero ai tre modelli a zero emissioni della gamma (Fortwo, Cabrio e Forfour), in parte alla loro commercializzazione e alla loro gestione. “Il prodotto – dicono in casa Smart – è soltanto uno dei pezzi del programma, in cui rientra anche la fornitura di servizi e di supporti all’interno di un vero e proprio sistema di mobilità che parte dalle città”.

Qualcosa si muove. Tra i principali freni alla crescita dei veicoli elettrici permangono i prezzi alti e la scarsezza di punti di ricarica, conseguenza, in Italia, della mancanza di un piano energetico nazionale mirato alla diffusione della mobilità ecologica. Ciò detto, è vero anche che sul fronte dei rapporti tra pubblico e privato “qualcosa si muove”, come dimostrano gli impegni annunciati da Enel Energia e gli accordi presi dalla stessa compagnia elettrica con il gruppo Daimler Mercedes.

Partnership con Enel X. Al di là del piano quinquennale per l’installazione di 14mila colonnine entro il 2022, Enel X (il comparto dell’azienda destinato all’innovazione) ha sottoscritto un impegno di collaborazione con Smart in base al quale la filiazione italiana della casa automobilistica tedesca offrirà in omaggio ai propri clienti una wallbox nuova, mentre l’azienda elettrica si occuperà del sopralluogo e dell’installazione (in un garage, un cortile, ecc.) assicurando anche tre anni di garanzia e manutenzione.

Mercato da costruire. L’accordo rientra, come detto, tra le iniziative intraprese per sconfiggere la diffidenza verso l’auto elettrica, che ancora condiziona il mercato, soprattutto in Italia. Ciò detto, in casa Smart tengono a sottolineare che le vendite della piccola citycar a zero emissioni sono in crescita: nei primi 8 mesi dell’anno le Smart elettriche immatricolate nel nostro Paese sono state oltre 830 (+277% sul periodo corrispondente dell’anno precedente), pari a circa il 27% del mercato EV italiano, che pure è salito oltre quota 3000 unità.

Il rapporto con la clientela. Il responsabile del programma Smart EQ Maurizio Zaccaria tiene a rammentare che dopo le perplessità sollevate da alcuni giornali sul proposito di mettere in vendita dal 2020 esclusivamente la versione elettrica della piccola citycar (uno dei titoli più vistosi recitava: «I clienti capiranno?»), l’azienda ha commissionato un sondaggio da cui è emerso che il 50% ha risposto “Sì”, il 42% “Non lo escludo” e soltanto l’8% “No”.

Costi a confronto. Tutto ciò premesso, resta per ora irrisolto il problema dei listini, che per le auto elettriche – Smart compresa – sono nettamente superiori rispetto a quelli delle tradizionali auto benzina e diesel. In soldoni: il prezzo di una Smart Passion Fortwo a benzina parte da 17.211 euro; quello di una corrispondente Smart EQ da 24.100 euro. Che fare? In casa Smart hanno fatto un po’ di conti sui costi di gestione di una Fortwo acquistata a rate (36 mensilità) con anticipo di 3000 euro, utilizzata per circa 15.000 km/anno, prevalentemente in città. E sono arrivati alla conclusione che la versione elettrica richiede, in una metropoli come Roma, una spesa media di 439 euro mensili contro i 575 della versione a benzina: 136 euro in meno! Possibile?

Vantaggi in euro. I calcoli sono presto fatti. A fronte di un anticipo comune di 3000 euro, sul cliente della EQ elettrica grava un canone mensile di 320 euro, contro quello da 183 euro della Smart a benzina; ma a svantaggio di quest’ultima pesano tutte le altre voci di spesa (calcolate in media e con un margine di approssimazione legato all’uso personale che si fa dell’auto): 13 euro di bollo contro 5 anni di bollo gratis per 5 anni; assicurazione RCA a 148 euro contro 68; 20 euro per gli ingressi nelle ZTL contro gli accessi gratuiti; 120 euro di carburante contro 45 di ricariche d’energia elettrica; 21 euro contro 6 per spese di manutenzione (i motori elettrici sono notoriamente molto più semplici di quelli termici).

Parcheggio e ricarica. A sostegno dell’opzione EQ, Smart ha avviato anche il programma “Ready to park & charge” (Pronti per parcheggiare e ricaricare) che consente già oggi di lasciare l’auto in 100 parcheggi convenzionati di Roma, 29 di Firenze, 8 di Genova, con tanto di colonnina per fare il “pieno” di energia durante la sosta. Se non bastasse, per la nuova generazione della Smart EQ è prevista la fornitura, a richiesta, di un caricatore di bordo da 22 kW3, utile per una ricarica rapida: in tal modo è possibile ricaricare la batteria, dal 10 all’80%, in meno di 40 minuti.

Una App per decidere. «Il futuro – dicono in casa Smart – è già oggi». Sembra uno slogan pubblicitario, ma è realtà. E se non ci si sente sicuri di essere davvero pronti a tuffarsi subito in questo “nuovo mondo”, è possibile mettersi alla prova. Come? Con un’altra diavoleria studiata da progettisti quanto meno geniali: in casa Mercedes/Smart hanno messo a punto, infatti, una App che aiuta a decidere se una vettura elettrica o ibrida può fare al proprio caso.

La prova virtuale. Il sistema, applicato a un qualsiasi smartphone, registra, se richiesto, i percorsi effettuati dall’utente, analizzando le sue abitudini quotidiane e confrontandole con numerosi parametri di vetture elettriche e ibride. In tal modo sarà possibile sperimentare la mobilità elettrica in modo virtuale, ma comunque realistico. Allo stesso tempo, l’app EQ Ready (già disponibile su Apple Store e su Google Play Store) suggerisce il modello ad alimentazione alternativa (Smart o Mercedes) che meglio si adatta alle specifiche esigenze.

 

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Mercoledì 10 Ottobre 2018 - Ultimo aggiornamento: 11-10-2018 10:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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2 di 2 commenti presenti
2018-10-10 10:51:13
A mio parere questi progetti sui costi minori di uso dell'auto elettrica, che dovrebbero convincere l'eventuale acquirente .di fronte a prezzi di acquisto di molto superiori, sono patetici. Per lanciare l'auto elettrica di massa e non di nicchia occorre rendere l'acquisto, oltre l'uso, vantaggioso.
2018-10-10 11:28:21
E che me ne frega a me...io ciò il diesel !