
Acea: proposta UE su Co2 per auto e furgoni offre sollievo, ora far ripartire domanda
«Con la pubblicazione dell'emendamento sugli obiettivi di conformita alle emissioni di CO2 per auto e furgoni, stiamo assistendo al primo grande risultato del Dialogo Strategico sul futuro dell'industria automobilistica». E' quanto si legge in una nota di Acea, l'associazione dei costruttori automotive europei. «La proposta di una media su tre anni e un passo nella giusta direzione, allineando gli obiettivi di decarbonizzazione con le sfide reali del mercato e geopolitiche. Essa offre un respiro tanto necessario per i produttori di auto e furgoni, ma questo deve essere accompagnato da incentivi significativi alla domanda e dalla diffusione capillare delle infrastrutture di ricarica - sottolinea Acea - al fine di affrontare gli ostacoli fondamentali alla trasformazione. Come mostrano gli ultimi dati di mercato, la domanda di veicoli a zero emissioni e ancora lontana da dove dovrebbe essere, con la quota di mercato dei BEV ferma al 15%".
«Invitiamo il Parlamento europeo e il Consiglio a garantire una rapida adozione di questo emendamento», ha dichiarato Sigrid de Vries, Direttore Generale di Acea. «Il prossimo passo importante e quindi valutare attentamente i progressi complessivi della trasformazione, con un focus sull'affinamento dell'approccio - non dell'obiettivo finale - dove necessario. Questo e altrettanto importante per il settore dei veicoli commerciali: con i camion a zero emissioni che rappresentano solo il 2% di tutte le nuove immatricolazioni, questo segmento di veicoli necessita urgentemente di un'accelerazione della revisione dei suoi standard di CO2 al 2025, anche sulla base di una valutazione delle condizioni abilitanti del settore», ha aggiunto de Vries.