
Auto aziendali salve dalla stretta della Finanziaria, in soccorso i relatori del decreto bollette
Torna il salva-auto aziendali, stavolta sostanzialmente blindato, sotto forma di emendamento dei relatori al decreto bollette. La proposta di modifica esclude le auto ordinate fino al 31 dicembre 2024, ma in consegna nel 2025, dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit introdotto con la legge di bilancio di quest'anno, che sarebbe risultato penalizzante nonostante l'ordine effettuato prima dell'entrata in vigore della manovra. Gli oneri sono valutati in 8,3 milioni di euro per il 2025, 9,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 e in 1,2 milioni di euro per il 2028.
Per la copertura si fa ricorso al Fondo per interventi strutturali di politica economica. In dettaglio, a rientrare nel salvataggio solo quelle «concesse in uso promiscuo dal primo gennaio 2025 al 30 giugno 2025» e non successivamente nel corso dell'anno. Una norma simile era stata proposta anche con un emendamento di FdI allo stesso decreto, giudicato però inammissibile all'esame della Commissione Attività produttive.