
Auto e dazi: Stati Uniti restano mercato chiave per i grandi esportatori: ecco i numeri e da dove arrivano i veicoli
Gli Stati Uniti, che nel 2024 hanno importato 8 milioni di automobili, rappresentano un mercato chiave per molti importanti esportatori di automobili, come Messico, Corea del Sud ed Europa. Dopo l'acciaio e l'alluminio, il presidente americano Donald Trump ha continuato la sua offensiva commerciale annunciando dazi doganali aggiuntivi del 25% sulle automobili. Di seguito i numeri dei principali esportatori in Usa e gli effetti sull'industria dell'automotive.
MESSICO E CANADA - Le case automobilistiche internazionali e i loro fornitori si sono insediati da tempo in Messico e Canada, sfruttando i vantaggi dell'area di libero scambio con gli Stati Uniti (USMCA). Secondo i dati del Dipartimento del Commercio Usa, nel 2024 i produttori americani ed europei hanno esportato quasi 3 milioni di automobili e veicoli commerciali dal Messico e 1,1 milioni dal Canada. Le linee di produzione sono fortemente interconnesse: a volte i componenti devono compiere diversi viaggi attraverso i confini prima di essere assemblati sulle auto, il che complica qualsiasi riorganizzazione alla luce dei dazi doganali annunciati mercoledi da Trump. I tre principali produttori americani, Ford, General Motors (GM) e Stellantis (marchi Jeep e Chrysler), sono generalmente favorevoli ai dazi sulle importazioni di veicoli, ma giovedi hanno chiesto che venga preservata la «competitività» della produzione automobilistica nordamericana, compresi Canada e Messico.
COREA DEL SUD E GIAPPONE - Il Giappone, una delle principali potenze automobilistiche mondiali, è stato a lungo il secondo maggiore esportatore negli Stati Uniti (1,3 milioni di auto nel 2024), ma è stato superato dalla Corea nel 2024 (1,4 milioni), secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. La coreana Hyundai ha confermato lunedi che aprirà una terza fabbrica negli Stati Uniti, mentre la giapponese Toyota rimane il marchio automobilistico leader nel mercato americano e produce il Suv Rav4 e la berlina Corolla nei suoi 11 stabilimenti. Ma Toyota continua a importare poco meno della metà dei veicoli che vende nel Paese, da Giappone, Messico e Canada. Il Giappone ha promesso di fornire «una risposta adeguata» ai dazi di Trump.
EUROPA - Gli Stati Uniti rappresentano anche un mercato chiave per l'industria automobilistica europea, che nel 2024 ha esportato circa 750.000 auto per un valore di 38,5 miliardi di euro, secondo l'Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA). Dagli Usa deriva circa il 25% del fatturato europeo delle esportazioni. Le auto sono il secondo prodotto piu esportato dall'Europa negli Stati Uniti, dopo i medicinali, secondo Eurostat. La Germania produce la maggior parte di queste auto esportate, tra cui berline di lusso, Suv e auto sportive dei marchi Audi, Porsche, BMW e Mercedes. Nel 2024, ad esempio, gli Stati Uniti hanno rappresentato il 23% del fatturato di Mercedes: li la casa automobilistica produce anche i suoi Suv che esporta poi all'estero. È probabile che questi siano colpiti in particolare dalle rappresaglie europee.
L'EXPORT AMERICANO - Gli americani sono invece grandi produttori e consumatori di veicoli, ma non grandi esportatori, con 1,4 milioni di unità nel 2024 per un valore di 58 miliardi di dollari. Le fabbriche americane esportano principalmente in Canada (circa il 50%), Germania, Messico e Cina. Le automobili americane tuttavia non sono mai riuscite ad affermarsi stabilmente in Europa. Solo Ford è presente da tempo nel Vecchio Continente, con veicoli adattati al mercato e un successo altalenante: la casa automobilistica ha tagliato migliaia di posti di lavoro e nei prossimi anni dovra ancora salvare la sua filiale tedesca con una spesa di 4,4 miliardi di euro. Anche Tesla ha fatto un passo avanti con il suo SUV Model Y, prodotto nello stabilimento di Berlino, ma il marchio di proprieta di Elon Musk, controverso consigliere di Donald Trump, ha assistito ad un crollo delle vendite in Ue negli ultimi mesi.